L’Intesa è il testo di riferimento che regola i rapporti tra l’Istituto buddista italiano e la Repubblica. A giugno 2016 il Parlamento ha approvato in via definitiva, con voto unanime, il disegno di legge dell’Intesa, dove è prevista la possibilità di destinare l’8×100 all’IBISG e la deducibilità delle offerte. Ne abbiamo parlato con Francesco Geracitano, direttore del Comitato direttivo finanziario
A proposito dell’Intesa…
Uno dei punti che balza più agli occhi è l’8×1000.
Il Consiglio nazionale, discutendo questo punto, ha approvato all’unanimità la proposta del presidente Tamotsu Nakajima di utilizzare all’esterno i fondi dell’8×1000: in parte per far fronte alle calamità naturali e alle emergenze, in parte per fini educativi e per la ricerca scientifica. A favore dunque delle esigenze della collettività per rispondere al meglio alla fiducia dei cittadini.
Secondo il testo dell’Intesa, già dalla dichiarazione dei redditi di quest’anno possiamo scegliere a chi destinare l’8×1000 tramite la firma della dichiarazione dei redditi personali (vedi pag. 2).
Noi avremo queste somme – come dice il terzo comma dell’art. 18 dell’Intesa – “disponibili a decorrere dal terzo anno successivo a quello di cui”.
Il testo integrale dell’Intesa è disponibile sul sito:
www.sgi-italia.org
La Deducibilità
Altro aspetto previsto dall’Intesa è quello della deducibilità agli effetti dell’IRPEF dell’offerta per kosen-rufu. Come indicato nell’art. 17 del testo dell’Intesa, a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2016 (presentata nel 2017) si possono portare in deduzione le offerte per kosen-rufu fino a un massimo di 1032,91 euro, avendo cura di rispettare le indicazioni come da decreto del Ministero dell’economia e delle finanze (vedi pag. 22).
Per le offerte fatte nei Centri culturali viene rilasciata una ricevuta numerata progressivamente.
Dallo Spazio Aderenti, nella sezione OFFERTE, cliccando su “riepilogo delle tue offerte” è possibile controllare le offerte fatte a partire dal 1 gennaio 2016. Il riepilogo si può suddividere anche in base alla modalità utilizzata (contanti, carta di credito, bonifici…).
Se leggendo il testo integrale dell’Intesa o il decreto attuativo sorgesse qualche perplessità, è possibile scrivere alle mail:
intesa@sgi-italia.org
8×1000@sgi-italia.org
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Qualche domanda…
Se faccio l’offerta per kosen-rufu presso i nostri Centri culturali, posso poi portarla in deduzione?
Nei Centri culturali le offerte possono essere fatte in varie modalità: con carta di credito, con bancomat, con assegno o in contanti. Per dedurre le offerte fatte con bancomat o carta di credito può essere utilizzato l’estratto conto dell’azienda di credito dal quale risulti il beneficiario. Per quelle fatte tramite assegno vale per la deducibilità la ricevuta che viene rilasciata al momento dell’offerta. LE OFFERTE IN CONTANTI NON POSSONO ESSERE DEDOTTE. Infatti non si trova menzione delle offerte in contanti nell’articolo 1 del decreto attuativo (pag. 22). In definitiva, come leggiamo nel decreto, lo Stato riconosce solo i pagamenti tracciabili.
E se l’offerta viene fatta alla posta?
In questo caso, come dice il decreto, vale l’attestazione o ricevuta postale. Sempre che ci sia nella causale la dicitura “erogazione liberale”.
E se utilizzo bonifici bancari o faccio l’offerta tramite conti on-line?
In questo caso vale la ricevuta che rilascia l’istituto di credito sempre contenente la causale “erogazione liberale”.
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DECRETO 23 febbraio 2017
Individuazione delle modalità per la deduzione delle erogazioni liberali effettuate in favore dell’Istituto buddista italiano Soka Gakkai (17A01902)
(GU n. 60 del 13-3-2017)
IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
Vista la legge 28 giugno 2016, n. 130, recante «Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Istituto buddista italiano Soka Gakkai, in attuazione dell’art. 8, terzo comma, della Costituzione»;
Visto, in particolare, l’art. 17, comma 2, della citata legge n. 130 del 2016, il quale prevede che, a decorrere dall’anno 2016, le persone fisiche possono dedurre dal proprio reddito complessivo, agli effetti dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, le erogazioni liberali in denaro, fino all’importo di euro 1.032,91, a favore dell’Istituto buddista italiano Soka Gakkai, destinate alla realizzazione delle finalità istituzionali dell’Istituto nonché delle attività di religione o di culto di cui all’art. 12, comma 1, lettera a), della medesima legge, dirette al rito del Gongyo e al culto del Gohonzon, alle cerimonie religiose, allo studio dei testi buddisti e in particolare di quelli di Nichiren Daishonin, all’assistenza spirituale, alla formazione dei ministri di culto, alla diffusione dei princìpi buddisti di nonviolenza e di rispetto e compassione per tutte le forme di vita esistenti;
Visto il comma 3 del medesimo art. 17 della citata legge n. 130 del 2016, il quale demanda l’individuazione delle modalità relative alle deduzioni di cui al precedente comma 2 a un apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze;
Decreta:
Art. 1
Modalità per la deduzione delle erogazioni liberali versate a favore dell’Istituto buddista italiano Soka Gakkai.
1 Le erogazioni liberali in denaro versate, a decorrere dal 1° gennaio 2016, dalle persone fisiche a favore dell’Istituto buddista italiano Soka Gakkai e destinate alla realizzazione delle finalità istituzionali dell’Istituto e delle attività di religione o di culto di cui all’art. 12, comma 1, lettera a), della legge 28 giugno 2016, n. 130, debbono risultare, ai fini della loro deduzione dal reddito complessivo fino all’importo di euro 1.032,91, dai seguenti documenti:
a) attestazione o ricevuta di versamento in conto corrente postale intestato all’Istituto buddista italiano Soka Gakkai, contenente la causale dell’erogazione liberale;
b) ricevuta rilasciata dall’azienda di credito al cliente attestante l’avvenuto accreditamento dell’importo dell’erogazione liberale, per detta causale, sul conto corrente bancario o postale intestato all’Istituto buddista italiano Soka Gakkai, in caso di effettuazione dell’erogazione mediante bonifico bancario o postale, ovvero mediante altri mezzi di pagamento bancario o postale;
c) quietanza liberatoria rilasciata, in caso di effettuazione dell’erogazione con assegno bancario, a nome dell’Istituto buddista italiano Soka Gakkai su appositi stampati predisposti e numerati da detto Istituto e contenente: il numero progressivo della quietanza; cognome, nome e comune di residenza del donante; l’importo dell’erogazione liberale; la causale dell’erogazione liberale.
2. I soggetti che effettuano le erogazioni di cui al comma 1 sono tenuti a conservare ed esibire, previa richiesta degli uffici finanziari entro i termini di cui all’art. 43 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, i documenti comprovanti le erogazioni medesime.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 23 febbraio 2017
Il Ministro: Padoan