66 anni fa, l’8 settembre 1957 il maestro Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, pronunciò una Dichiarazione contro le armi nucleari davanti a 50.000 giovani. Questa data segna l’inizio dell’impegno della Soka Gakkai per il disarmo nucleare. Con la forza di un ruggito del leone dichiarò:
«Vorrei condividere con i presenti quelle che spero voi consideriate parte delle mie istruzioni finali per il futuro. Come dico da tempo, la responsabilità del futuro riposa sulle spalle dei giovani. Non è necessario che vi dica che la nostra missione è kosen-rufu. Dobbiamo assolutamente portarla a termine. Ma oggi vorrei esprimere con chiarezza i miei sentimenti e la mia posizione riguardo alla sperimentazione delle armi nucleari, argomento aspramente dibattuto a livello sociale. Spero che, come miei discepoli, farete vostra questa mia dichiarazione e che diffonderete il suo scopo nel mondo intero, al meglio delle vostre possibilità. Anche se un movimento che si propone la messa al bando delle armi nucleari si va delineando a livello internazionale, desidero affrontare il problema direttamente ed estirparne le radici in profondità. Perché dico questo? Perché noi, cittadini del mondo, abbiamo il diritto inviolabile di vivere. Chiunque metta in pericolo questo diritto è un demone, un mostro […]. Anche se un paese dovesse conquistare il mondo con l’uso di armi nucleari, i conquistatori devono essere visti come diavoli, come l’incarnazione del male. Credo che divulgare quest’idea in tutto il mondo sia la missione di ogni membro del Gruppo giovani in Giappone» (NR, 610)
L’impegno di Daisaku Ikeda per rendere concreta la Dichiarazione per l’abolizione delle armi nucleari del suo maestro Josei Toda si è concretizzato nei numerosi dialoghi che ha intrapreso e nell’invio annuale alle Nazioni Unite di una Proposta di pace, in cui ha sempre sottolineato l’urgenza della messa al bando delle armi nucleari. Grazie al suo impegno e ai suoi costanti incoraggiamenti, milioni di persone in tutto il mondo, con i giovani in testa, hanno dato avvio ad attività volte a diffondere la consapevolezza dell’urgenza della messa al bando delle armi nucleari.
Oggi, di fronte allo scenario internazionale in cui ci troviamo, sta a ognuno e ognuna di noi raccogliere questo testimone e impegnarsi perché queste armi di distruzione vengano eliminate dalla faccia della Terra. Scrive Daisaku Ikeda:
«Se vogliamo lasciarci alle spalle l’era del terrore nucleare dobbiamo combattere contro il vero “nemico”. Quel nemico non sono le armi nucleari in quanto tali, né gli Stati che le possiedono o che le costruiscono. Il vero nemico da affrontare è il modo di pensare che giustifica le armi nucleari: l’essere pronti ad annientare gli altri qualora essi siano considerati una minaccia o un intralcio alla realizzazione dei propri interessi» (BS, 139, 54)
In Italia, la campagna Senzatomica sta lavorando per realizzare questo grande e fondamentale obiettivo. Presto, a novembre, a Brescia – capitale della cultura 2023 insieme a Bergamo – sarà inaugurata la nuova versione della mostra Senzatomica, totalmente rinnovata. L’obiettivo è continuare a risvegliare ogni singola persona al ruolo cruciale che riveste nel percorso che ci porterà ad abolire le armi nucleari, partendo dalla trasformazione del proprio cuore.
