Durante la scorsa estate, come responsabili di regione abbiamo recitato molto Daimoku per progettare un’attività che potesse rivitalizzare tutti i giovani calabresi. Così è emersa l’idea di realizzare ogni mese a partire da settembre un festival regionale, la cui realizzazione e responsabilità era affidata ogni volta a un capitolo diverso.
Da settembre a gennaio si sono tenuti cinque festival su piattaforma online. Al primo ci sono stati quaranta partecipanti, che poi sono aumentati sempre più: a dicembre e gennaio eravamo oltre cento giovani!
È un risultato che ci ha molto colpito.
Ogni persona che si è impegnata nella preparazione dei festival ha realizzato una prova concreta in aspetti importanti della sua vita, impegnandosi nella sua personale rivoluzione umana.
I festival sono stati pieni di esperienze, video-interviste con domande sul Buddismo, interventi artistici con danzatori, cantanti, poeti, attori…
Prima di ogni evento i giovani sono stati coinvolti con chiamate e incontri personali volti a un sincero incoraggiamento.
Questo ha generato un grande dinamismo.
Adesso noi giovani della Calabria miriamo tutti al 16 marzo. Puntando a questa data stiamo facendo tantissimi incontri cuore a cuore, che – anche se online – si rivelano ogni volta decisivi e ci portano tutti a fare nuovi passi in avanti!
Le voci dei protagonisti
Di seguito riportiamo alcuni commenti dei ragazzi che hanno organizzato i festival
Antonella: Questa attività è stata la prova concreta del principio di “diversi corpi, stessa mente”. Abbiamo deciso di mettere un obiettivo di cento partecipanti: per quanto a tutti noi sembrasse irrealizzabile, abbiamo deciso di puntare ugualmente a questo scopo e vincere con il Daimoku. Alla fine si sono collegati centodieci giovani, e tra questi molti partecipavano per la prima volta a un’attività della Soka Gakkai!
Manuel: Il mio desiderio era che i giovani uomini si sfidassero e provassero la gioia che sarebbe derivata dalla partecipazione a queste attività, soprattutto quelli che avevano difficoltà nella pratica buddista dopo un periodo così difficile. Incoraggiare i ragazzi e vedere le loro vittorie mi ha permesso di contrastare quell’oscurità che ultimamente mi stava sfinendo ed ha regalato a me una grandissima gioia.
Erica: Organizzare e partecipare a questi festival è stato per me un ritorno alle attività dopo un periodo difficile. È stato bellissimo sentire di nuovo il calore della famiglia Soka!