A partire dal 18 novembre, le giovani donne italiane danno avvio alla nuova campagna “Trenta Gosho per l’Ikeda Kayo-kai”, durante la quale si impegneranno ad approfondire insieme i trenta Gosho che il presidente Ikeda ha indicato loro come fondamentali per il periodo della gioventù.
Con questa rubrica accompagneremo il loro rinnovato impegno nello studio del Buddismo pubblicando ogni quindici giorni una frase del Gosho seguita da un commento delle responsabili giovani donne di ciascuna regione.
Il calendario della campagna è consultabile nell’edizione digitale e sulla pagina Facebook de Il Nuovo Rinascimento
Nel 2012, sessantesimo anniversario della pubblicazione del Gosho, avvenuta nel 1952, il maestro Ikeda ha invitato le giovani donne di tutto il mondo ad approfondire trenta Gosho in particolare, nel periodo della gioventù.
Recentemente ha scritto: «È per me fonte di grande gioia sapere che attualmente le giovani donne stanno continuando a studiare i “trenta Gosho per l’Ikeda Kayo-kai” e a espandere con gioia i dialoghi basati sulla fiducia e l’amicizia. […] In riferimento allo studio del Gosho, il mio maestro Josei Toda usava spesso l’analogia di “allenarsi con lo stesso rigore di un maestro di spada”. Grazie allo studio si può percorrere il cammino fondamentale per comprendere come l’essere umano dovrebbe vivere e si è in grado di far risplendere la propria individualità» (cfr. NR, 632, 9).
Ne La nuova rivoluzione umana, sensei indica tre punti chiave per lo studio del Gosho.
Primo: quando leggiamo il Gosho dovremmo farlo con la profonda convinzione che quello che stiamo leggendo è la verità, l’assoluta verità. In altre parole, dovremmo leggere con la fede, ricercare con la fede e capire con la fede.
Secondo: se vogliamo capirlo profondamente, dovremmo prima di tutto leggerlo ad alta voce più volte fino a memorizzarlo.
Terzo: dovremmo leggere il Gosho con le parole, con il pensiero e con le azioni. Ciò significa decidere di vivere secondo il Gosho, condividendone la filosofia con gli altri e mettendolo in pratica in prima persona (NRU, 6, 220).
Attraverso lo studio condiviso di questi trenta Gosho, che durerà fino al 16 marzo 2021, rafforziamo la nostra unità di diversi corpi, stessa mente con le giovani donne di tutto il globo, con lo scopo di diffondere la suprema filosofia umanistica della vita!
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Il conseguimento della Buddità in questa esistenza
«La pratica degli insegnamenti buddisti non ti solleverà affatto dalle sofferenze di nascita e morte a meno che tu non percepisca la vera natura della tua vita. Se cerchi l’Illuminazione al di fuori di te, anche eseguire diecimila pratiche e diecimila buone azioni sarà inutile, come se un povero stesse giorno e notte a contare le ricchezze del suo vicino, senza guadagnare nemmeno mezzo centesimo» (RSND, 1, 3)
In questo Gosho Nichiren Daishonin afferma che non è possibile raggiungere la Buddità in questa esistenza senza un cambiamento interiore. Il Buddismo è prendersi la piena responsabilità della propria vita, decidendo di costruire un io solido. Se perdiamo di vista questo punto, cercando di evadere dai problemi, inizieremo ad accusare gli altri per ciò che accade, e a lamentarci. Il maestro Ikeda scrive: «È importante cercare di liberare la nostra vita dal dubbio e dalla mancanza di fede. Alla base della convinzione errata che Myoho-renge-kyo esista fuori dalla nostra vita c’è l’incapacità di credere che tutte le persone, noi e gli altri, possiedono la natura di Budda. Questa incredulità ha origine dall’oscurità fondamentale o ignoranza» (Lezione su Il conseguimento della Buddità in questa esistenza, Esperia).
Se non ci confrontiamo con la nostra oscurità, tutti i nostri sforzi e le nostre azioni saranno una dolorosa austerità, perché non ci aiuteranno a sradicare il nostro grande male. Nichiren Daishonin ha dato origine al “Buddismo della gente” che permette a chiunque, indipendentemente dal luogo, dal tempo o dalla sua storia personale, di trasformare radicalmente la propria vita attraverso la recitazione del Daimoku. La preghiera è la forza motrice della rivoluzione umana. Una forte preghiera e un incoraggiamento sincero volto a risvegliare la speranza nel cuore della persona che si ha di fronte sono la chiave che permette di cogliere il potenziale della vita stessa.
Il cambiamento del nostro cuore e della nostra mente avrà come naturale conseguenza la trasformazione del nostro ambiente.
Come si legge nel Gosho infatti, non esiste alcuna differenza tra «terre pure e terre impure», l’unica differenza sta nella bontà o malvagità della nostra mente.
Le responsabili nazionali giovani donne