Pubblichiamo la lettera inviata dai responsabili nazionali a tutti i membri italiani in vista del 19 ottobre
Il 19 ottobre 1961 il presidente Ikeda arrivò in Italia per la prima volta, a Roma, da dove ripartì per Tokyo il 22 ottobre.
Nonostante la situazione di emergenza che stiamo ancora vivendo, la nostra determinazione è di celebrare questo sessantesimo anniversario affinché ogni praticante possa approfondire lo spirito di non dualità con il maestro e sviluppare il desiderio di ripagare il debito di gratitudine come discepoli.
Concretamente, proponiamo di creare un movimento di shakubuku, partendo da adesso verso il 19 ottobre, mirando al 18 novembre e poi alla fine dell’anno, grazie al quale ogni capitolo sia protagonista, insieme ai gruppi e ai settori, con obiettivi concreti di crescita e di shakubuku, al fine di realizzare delle riunioni di zadankai rivitalizzanti a cui invitare i nostri amici, colleghi, familiari ecc.
Le riunioni si terranno nella settimana dello zadankai, con la possibilità di iniziare già da sabato 23 ottobre.
Il periodo indicato per organizzare le riunioni commemorative va quindi da sabato 23 a domenica 31 ottobre.
Verrà preparato un contributo video di breve durata da proiettare per questa occasione.
[Per quanto riguarda la modalità delle riunioni, se ne riparlerà a settembre dopo aver valutato con cura l’andamento della pandemia].
In quest’ottica, le riunioni dal 23 al 31 ottobre saranno il punto conclusivo di un percorso che mira a mettere in moto ogni singolo capitolo, settore e gruppo attraverso scopi chiari, utilizzando le date della Gakkai come punti di svolta in cui rideterminare e stabilire obiettivi per la tappa successiva.
Cosa significa commemorare la prima visita del maestro nel nostro paese? Alla base di tutto ci deve essere il desiderio di rendere felice Sensei e incoraggiare più persone possibili creando ondate di dialoghi per la speranza.
Quest’anno sicuramente non è stato facile e quindi il nostro compito deve essere quello di rivitalizzare ogni singola persona, senza lasciare indietro nessuno.
In tutto ciò, il ruolo dei giovani diventa cruciale per creare degli zadankai che possano trasmettere speranza e gioia ai nostri amici e alle nostre comunità.
Lanciamoci insieme in questa nuova sfida determinati a realizzare obiettivi impossibili!
I responsabili nazionali dei quattro Gruppi