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Una nuova partenza verso il 2030 - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:26

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Una nuova partenza verso il 2030

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Care compagne di fede italiane dei Gruppi donne e giovani donne!
Congratulazioni vivissime per aver organizzato magnificamente la riunione di oggi, che vi vede riunite online da tutta Italia per celebrare il settantesimo anniversario della fondazione dei Gruppi donne e giovani donne! Sono sicura che anche il maestro Ikeda e la signora Kaneko ne gioiscono incredibilmente!

Ho una splendida notizia da condividere con voi. Abbiamo ricevuto un breve messaggio da parte di Sensei e della signora Kaneko: «Desideriamo trasmettere a tutte le donne e giovani donne italiane i nostri più affettuosi saluti. Vi mandiamo Daimoku! State bene!». Congratulazioni vivissime per questo messaggio!
Sia il maestro Ikeda che la signora Kaneko godono di ottima salute e ogni giorno continuano a recitare Daimoku per la pace, la sicurezza, la felicità e la vittoria di tutti i compagni di fede, mentre ricevono report di attività da ogni parte del mondo.
Nel suo messaggio la signora Kaneko ha parlato del libro di Sensei dal titolo Taho Sho (Selezione “Molti Tesori”), nella cui prefazione il maestro Ikeda esprime il suo attuale stato d’animo con le seguenti parole: «Finché vivrò, continuerò a piantare i semi della speranza, del coraggio e della felicità nella grande “terra del cuore” dei giovani. Continuo inoltre a pregare fino in fondo per il domani, quando questi semi germoglieranno e cresceranno come alberi lussureggianti con le loro foglie rigogliose, fino a diventare una grande foresta di pace che avvolgerà la società globale. Perché credo sia questa la missione e la responsabilità della generazione che ha conosciuto la miseria e la crudeltà della guerra» (traduzione provvisoria).
Sono profondamente commossa e colma di gratitudine per il fatto che, a sessantuno anni dalla nomina a terzo presidente della Soka Gakkai, il maestro Ikeda e la signora Kaneko continuano a pregare per la crescita dei giovani e per la felicità e la vittoria di tutti noi, incoraggiandoci costantemente.
Il 2021 è un anno molto importante in cui intraprendiamo una nuova partenza verso il centenario della Soka Gakkai, nel 2030. Non solo, è un anno in cui celebriamo numerosi anniversari pieni di significato. Tra questi, l’ottocentesimo anniversario della nascita di Nichiren Daishonin, il centocinquantesimo anniversario della nascita del primo presidente della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi, il settantesimo anniversario della nomina a secondo presidente del maestro Toda, il settantesimo anniversario della fondazione dei Gruppi donne e giovani donne e ancora, il sessantesimo anniversario della prima visita del maestro Ikeda in Europa e in Italia. È quindi un anno pieno di significato, sotto questi e molti altri aspetti.

La gioia di propagare la Legge mistica

In occasione della riunione dei responsabili di centro di gennaio, a cui è stato dato il nome di “prima riunione”, il maestro Ikeda ha inviato un messaggio in cui afferma: «Con meravigliosa sincronia, abbiamo scelto di nascere insieme in questo momento storico per dedicarci a realizzare kosen-rufu mondiale. Quando riconosciamo il profondo significato dei nostri legami karmici e della missione che condividiamo dall’infinito passato, è impossibile che il grande e invincibile coraggio, la saggezza e la compassione dei Bodhisattva della Terra non emergano con forza dalle nostre vite» (NR, 689, 3).
Nel Gosho si legge: «Che gioia esser nati nell’Ultimo giorno della Legge e aver potuto partecipare alla propagazione del Sutra del Loto!» (Lettera a Niiike, RSND, 1, 910).
Come afferma il Daishonin, ciascuno di noi, in quanto Bodhisattva della Terra, ha scelto volontariamente questo periodo e questo luogo per nascere insieme a Sensei e compiere la missione di kosen-rufu.

Puntiamo al 6 giugno, giorno di maestro e discepolo per l’europa

Oggi vorrei che tutte noi, donne e giovani donne riunite online da tutta Italia, puntando al 6 giugno, quarantesimo anniversario del Giorno di maestro e discepolo per l’Europa, formulassimo insieme il voto di far progredire kosen-rufu in Italia e in Europa attraverso una rete solidale traboccante di coraggio, speranza e compassione.
Attualmente, i contagi da Coronavirus stanno aumentando in tutto il mondo, e ovunque le persone continuano a lottare contro la minaccia rappresentata da questa pandemia. Lo stesso vale per l’Italia e il Giappone.
Immagino che anche la maggior parte di voi che partecipate a questa riunione stia lottando duramente contro grandi sfide dal punto di vista lavorativo, economico e psicologico.

Un periodo di rinascita

In simili circostanze, il maestro Ikeda ha scritto le seguenti parole di incoraggiamento nella sua lezione della serie “Il Buddismo del sole per illuminare il mondo”, dove parla anche del Rinascimento italiano: «Attualmente, le persone di ogni parte del mondo stanno affrontando un grande momento di crisi a causa della pandemia di Coronavirus, un evento senza precedenti che continua a dilagare in tutto il pianeta. Tuttavia, il Rinascimento italiano fu un periodo di “rinascita” e “rigenerazione” che ebbe inizio dopo aver superato la tragedia dell’epidemia di peste che imperversò durante il quattordicesimo secolo. La storia dell’umanità è caratterizzata dal fatto che ogni volta che è stata minacciata da un pericolo o colpita da una calamità, è sempre riuscita ad affrontare e rispondere a simili circostanze con tutto il proprio coraggio e la propria saggezza, riuscendo a compiere un nuovo, grande progresso. Sono assolutamente convinto che, a prescindere da quanto profonda possa essere l’oscurità, la luce del “Buddismo del sole” illuminerà sicuramente l’intera umanità» (Daibyakurenge, novembre 2020, di prossima pubblicazione su Buddismo e società).
A causa della peste che dilagò in Europa nel Medioevo persero la vita tra gli ottanta e i cento milioni di persone. Tuttavia, una civiltà dell’umanesimo sbocciò e fiorì proprio dopo aver superato quella sofferenza, quella tristezza e quella paura.
Anche il celebre storico inglese Arnold J. Toynbee (1889-1975) affermò: «Una civiltà nasce nel mezzo delle avversità», e ancora: «Una nuova civiltà nasce da una società forte, che non si arrende di fronte alle sfide e avversità che l’ambiente circostante – natura compresa – pone di fronte agli esseri umani, ma che invece le affronta con coraggio».

Come si affrontano e come si risponde a così grandi sfide? Sono necessarie la saggezza e la potente forza vitale di ogni singola persona. Sensei inoltre esprime le sue illimitate aspettative nei confronti dei compagni di fede della SGI di tutto il mondo, affermando: «Attualmente i compagni di fede Soka sono emersi danzando in ogni parte del mondo e, sostenendo e diffondendo la filosofia della speranza e della rivitalizzazione, continuano ad avanzare con spirito indomito. Mentre intonano con fierezza e a gran voce canti di vittoria, stanno aprendo un nuovo, grande cammino per le persone comuni» (di prossima pubblicazione).

Dialoghi cuore a cuore

Lisa, vice responsabile di settore delle giovani donne di San Francisco, negli Stati Uniti, è manager di una delle più importanti società di informatica al mondo e coordina uno staff di ottanta persone.
La pandemia di Covid-19 ha cambiato radicalmente il suo modo di lavorare: tutto è diventato online, dagli incontri di lavoro alle grandi riunioni interne di trecento persone. Ciò che ha reso felice questa giovane donna cresciuta nella famiglia Soka è che anche le attività della SGI sono diventate online, quindi ora può partecipare a tutti gli incontri a cui prima non aveva mai potuto partecipare a causa dei suoi numerosi impegni di lavoro.
Trattandosi di un’azienda di informatica, la pandemia ha avuto un impatto limitato sugli affari, ma Lisa si è resa conto che le interazioni con i membri del suo staff erano diventate esclusivamente di tipo lavorativo. Preoccupata di questo, ha determinato di intraprendere dialoghi cuore a cuore con ogni componente dello staff!
Nonostante i numerosi impegni, ha trovato il tempo per incontrare online singolarmente i suoi ottanta collaboratori. In quelle occasioni ha cercato sempre di dialogare con ciascuno di loro uscendo dagli schemi dei ruoli di “capo” e “dipendente”, e relazionandosi in quanto esseri umani.
Grazie a questi dialoghi, si è resa conto che alcuni di loro provavano un forte senso di solitudine per essere chiusi dentro casa, mentre altri avevano perso la casa poiché i familiari erano rimasti senza lavoro. Quando le veniva chiesto: «Lisa, ma come fai a essere sempre così allegra?», lei rispondeva con naturalezza: «Anch’io vivo momenti difficili. Per questo recito Daimoku ogni giorno!».
Così a volte l’incontro diventava un dialogo sul Buddismo. Ogni volta che qualcuno affermava di sentirsi sollevato dopo che Lisa gli aveva prestato ascolto, lei pensava che tutto questo accade quotidianamente nelle attività della SGI, e si rendeva conto di quanto l’allenamento all’interno della Soka Gakkai sia utile nella società.
Come nell’esempio dimostrato da Lisa, il cuore delle donne Soka che non si lasciano sconfiggere, la loro premura e sincera dedizione nei confronti degli altri sono molto apprezzati in tutto il mondo. Sono convinta che sia giunto il momento in cui possiamo far diventare una realtà l’affermazione del Daishonin: «Quando accade un grande male, seguirà un grande bene» (Grande male e grande bene, RSND, 1, 992).
Desidero che tutte noi vinciamo assolutamente, con la forte convinzione che solo il Buddismo del sole esposto dal Daishonin può disperdere l’oscurità di questo mondo, e che avanziamo con speranza pregando fino in fondo e incoraggiandoci a vicenda!

Un secolo di storia in un solo anno!

Sessant’anni fa, il primo gennaio del 1961, l’anno in cui Sensei visitò per la prima volta l’Italia e l’Europa, di fronte al Joju Gohonzon della Soka Gakkai che reca l’iscrizione «Per la realizzazione del grande voto di kosen-rufu attraverso la compassionevole propagazione della grande Legge» (NR, 526, 12), Sensei dichiarò ai membri: «Lottiamo con tutte le nostre forze! Ho deciso di realizzare in un solo anno un secolo di storia» (NRU, 3, 5).
Esattamente come dichiarato, dall’inizio dell’anno Sensei iniziò subito a viaggiare in lungo e in largo in tutto il Giappone, e visitò per la prima volta l’Asia e poi l’Europa.
Nel messaggio che Sensei ha inviato alla prima riunione dei responsabili di centro, leggiamo: «Avendo formulato il voto di realizzare un secolo di storia in un solo anno, entrai in azione per aprire nuove strade, basandomi su un potente Daimoku. Fu un viaggio della “non dualità di maestro e discepolo”, durante il quale dialogai costantemente nel mio cuore con il maestro Toda» (NR, 689, 4).
«Se creiamo un legame di non dualità con il nostro maestro e ci uniamo con i compagni di fede nello spirito di itai doshin, riusciamo a far emergere una forza senza limiti, a espandere la nostra cerchia di amicizie, attivare le funzioni protettrici dell’universo e aprire la strada della vittoria. Tutte le nostre preghiere riceveranno risposta e porteremo pace e prosperità nelle terre in cui abbiamo scelto di adempiere il nostro voto di kosen-rufu» (Ibidem).
Questo è l’anno che determinerà la vittoria o la sconfitta nei prossimi dieci anni che ci separano dal centenario della fondazione della Soka Gakkai. Desidero che tutte noi apriamo le porte a un futuro del movimento di kosen-rufu in Italia colmo di speranza e di vittoria, con la forza della solidarietà delle donne e delle giovani donne, incidendo nelle nostre vite la guida traboccante di forza di Sensei di realizzare “un secolo di storia in un solo anno”.

“Un Grande cuore”

Lo scorso novembre, un mese pieno di significato in cui abbiamo celebrato il novantesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai, Sensei ha inviato un messaggio alla riunione dei responsabili di centro, nel quale ha condiviso con noi una sua calligrafia realizzata in ricordo del maestro Makiguchi, morto in carcere per i propri ideali. In questa calligrafia si legge “grande cuore”, espressione che indica un cuore o uno stato vitale vasto.
Come sapete, il presidente Makiguchi fu imprigionato dalle autorità militariste giapponesi in una cella fredda e angusta. Tuttavia, in simili circostanze affermò: «A seconda del proprio stato d’animo, si può provare gioia anche all’inferno». Il suo spirito rispecchiava esattamente le parole del Daishonin: «Quanto più grandi saranno le difficoltà che incontrerà, tanto più grande la gioia che egli proverà grazie alla sua forte fede» (Una nave per attraversare il mare della sofferenza, RSND, 1, 29).
Prendendo esempio dall’atteggiamento del maestro Makiguchi che riusciva a superare ogni difficoltà, Sensei, sempre nel suo messaggio, afferma quanto segue: «Donando la sua stessa vita, il nostro presidente fondatore ha lasciato un chiaro esempio del “grande cuore” Soka ai suoi discepoli e successori. Questo “grande cuore” è il grande e invincibile spirito di continuare a impegnarsi insieme alla Legge mistica anche nelle circostanze più avverse, per trasformare tutto il veleno in medicina e creare valore liberamente con fiducia, forza, saggezza e ottimismo […]. In quanto legittimi eredi del Daishonin, con un “grande cuore” che abbraccia la terra, il mare, il cielo e l’intero universo, portiamo avanti fino in fondo la più nobile e grande delle preghiere – la preghiera per kosen-rufu e per “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” – e continuiamo a realizzare costantemente ogni voto che abbiamo formulato.
Nel realizzare lo “spettacolo” della nostra rivoluzione umana, più grandi sono le lotte e gli sforzi che intraprendiamo per il Buddismo, per la felicità degli altri e per il benessere della società, più saremo in grado di accumulare i tesori del cuore e conseguire una vasta condizione vitale pervasa dalla “più grande di tutte le gioie” e di aiutare gli altri a fare lo stesso» (NR, 685, 7).
Questo “grande cuore” equivale alla suprema condizione vitale del Budda insita nella vita di ciascuno di noi. Lo spirito fondamentale della Soka Gakkai consiste nell’avvolgere ogni cosa con questo grande cuore e con una profonda compassione, e nell’incoraggiare gli altri fino in fondo avendo cura di ogni singola persona.

“Io sono la Soka Gakkai. Guardate cosa realizzo!”

Inoltre, quest’anno saranno trascorsi esattamente settecentocinquant’anni da quando il Daishonin “abbandonò il transitorio e rivelò l’originale” (hosshaku kempon).
A questo proposito, Sensei nel suo primo saggio di quest’anno della serie “Splende la luce della rivoluzione umana”, ha scritto: «Proprio nei momenti più difficili, possiamo espandere al massimo il nostro stato vitale: questa è l’essenza del Buddismo di Nichiren Daishonin. Non esistono vicoli ciechi che non possiamo superare grazie alla fede nella Legge mistica.
Non dobbiamo rassegnarci e abbassare la testa di fronte alle difficoltà. Piuttosto, spazziamole via con una risata, a testa alta! Facciamo ardere in noi l’invincibile spirito Soka di non lasciarsi mai sconfiggere. Risvegliamo i grandi poteri della fede e della pratica, recitando Nam-myoho-renge-kyo e agendo concretamente.
È proprio sfidando noi stessi in questo processo di rivoluzione umana che possiamo “abbandonare il transitorio e rivelare l’originale” nelle nostre vite.
Possiamo affermare che ora, mentre l’intera umanità si trova in un periodo di svolta, è giunto nuovamente per la Soka Gakkai il momento di “abbandonare il transitorio e rivelare l’originale”.
Non si tratta affatto di qualcosa di lontano dalle nostre vite. Non dimentichiamo mai che tutto ciò è reso possibile grazie agli instancabili sforzi portati avanti da ciascuno di noi, con tenacia, a testa alta, e con una determinazione tale da affermare: «Io sono la Soka Gakkai. Guardate cosa realizzo!» (NR, 691, 7).
Assaporiamo la felicità di poter vivere compiendo la nostra missione insieme a Sensei ora, in questo momento storico.
Invito ciascuna di noi a intraprendere una sfida indomita per poter “abbandonare il transitorio e rivelare l’originale” con lo spirito Soka che ci permette di affermare:
«Io sono la Soka Gakkai. Guardate cosa realizzo!».
Siamo sul grande palcoscenico di kosen-rufu mondiale aperto da Sensei con la determinazione di realizzare il voto formulato al maestro Toda.
Esorto tutte voi, donne e giovani donne italiane, in quanto dirette discepole di Sensei, a continuare il viaggio della non dualità di maestro e discepolo, recitando Daimoku e dialogando nel vostro cuore con Sensei, per costruire la città eterna basata sulla Legge mistica.
Vi prego di avere la massima cura della vostra salute e di porre sempre la sicurezza al primo posto!
Anch’io continuerò a recitare Daimoku per voi ogni giorno, mattina e sera!

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