«Non esiste altra Torre preziosa che Myoho-renge-kyo. Il Daimoku del Sutra del Loto è la Torre preziosa e la Torre preziosa è Nam-myoho-renge-kyo. Al momento l’intero corpo dell’Onorevole Abutsu è composto dei cinque elementi di terra, acqua, fuoco, vento e spazio. Questi cinque elementi sono anche i cinque caratteri del Daimoku. Perciò Abutsu-bo è la Torre preziosa stessa, e la Torre preziosa è Abutsu-bo stesso. Al di fuori di questa consapevolezza tutto il resto è inutile» (RSND, 1, 884)
Nichiren Daishonin scrisse questo Gosho nel 1272, quando si trovava in esilio a Sado.
In quei mesi dovette affrontare centinaia di preti e laici di altre scuole buddiste che lo sfidarono in dibattiti religiosi. Alcuni di loro divennero suoi discepoli, tra cui Abutsu-bo, a cui è indirizzata questa lettera, e sua moglie Sennichi-ama. In seguito, quando nel 1274 Nichiren si ritirò sul monte Minobu, Abutsu-bo gli fece visita almeno tre volte affrontando un lungo e pericoloso viaggio, nonostante avesse ottantasei anni. Questo spirito di dedizione verso il proprio maestro commuove e incoraggia immensamente. Nella lezione su questo Gosho Sensei scrive: «L’ex presidente del Sud Africa Nelson Mandela […] parlando della sua fede negli esseri umani disse: “La ricchezza più grande del mio paese è il suo popolo, più bello e autentico del più puro dei diamanti”. È proprio così, le persone sono davvero la ricchezza più grande. L’apparizione di persone tenaci e di buoni princìpi farà inevitabilmente cambiare in meglio la società […] perciò il punto di partenza per qualsiasi cambiamento positivo è la propria rivitalizzazione spirituale» (BS, 152).
Quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo davanti al Gohonzon, la Torre preziosa, lo stato vitale della Buddità, emerge maestosamente dal nostro cuore permettendoci di percepire la meraviglia della vita. Dinanzi a tutte le sofferenze che stanno imperversando sul nostro pianeta, come giovani donne dell’Emilia Romagna Centro determiniamo di realizzare insieme al maestro Ikeda un mondo di pace e felicità in cui ogni vita possa essere rispettata come il supremo dei tesori.
A cura delle giovani donne dell’Emilia Romagna Centro
Per approfondire vedi la lezione su BS, 152