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22 aprile. Giornata mondiale della Terra - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 07:53

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    22 aprile. Giornata mondiale della Terra

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    Il 22 aprile 1970, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono a difesa della Terra. Quell’evento che univa cittadini provenienti da differenti background ma che condividevano obiettivi comuni – come la profonda comprensione del legame tra l’essere umano e l’ambiente e la necessità di assumersi la responsabilità per contribuire al sostentamento e alla protezione della Terra e di tutti i suoi abitanti – fu un grande successo proprio perché era un evento spontaneo, nato dal basso. 

    L’istituzione della giornata mondiale della Terra era stata già discussa in precedenza, a partire dal 1969 grazie all’attivista John McConnell, il quale aveva compreso fosse giunto il momento di spronare all’azione più persone possibili, successivamente a un disastro ambientale avvenuto a Santa Barbara che aveva causato la fuoriuscita di petrolio. Nello stesso anno lo stesso attivista parlò alla conferenza dell’UNESCO della necessità di iniziare a muoversi concretamente in una direzione volta alla presa in carico di un senso di responsabilità individuale nei confronti dell’ambiente.

    Ma perché dovremmo essere interessati a prenderci cura dell’ambiente e ad agire in prima persona? Perché la Terra è la nostra casa e anche quella delle future generazioni. Spetta quindi a ognuno e ognuna di noi agire per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
    Inoltre, seppur oggi stiamo osservando gli effetti del cambiamento climatico come un aumento dell’inquinamento atmosferico, lo scioglimento dei ghiacciai, l’estinzione di un sempre maggior numero di animali, eventi atmosferici catastrofici e via dicendo, moltissimi sono gli individui che rinnegano l’esistenza del cambiamento climatico o che si sentono fortemente demoralizzati di fronte alla sempre più ampia crisi che stiamo vivendo.


    Negli ultimi anni, soprattutto tra i giovanissimi, abbiamo assistito anche a una sempre più diffusa forma di disagio emotivo denominata “solastagia”, un forte stato di ansia legata ai cambiamenti climatici.
    Se da una parte sono molto numerose le persone che si stanno alzando per sensibilizzare i governi e le grandi industrie a cambiare rotta verso la lotta al cambiamento climatico, sono altrettanti i giovani e i meno giovani che si sentono impotenti di fronte a eventi che sembrano così grandi rispetto alle azioni che i singoli possono compiere nella quotidianità.
    Ma come ci ricorda la nascita di questa giornata internazionale della Terra, è sempre e solo attraverso il senso di urgenza individuale che si trasmuta in una chiamata collettiva, che il cambiamento può manifestarsi concretamente nella realtà quotidiana.

    Possono le nostre azioni avere davvero un impatto?
    Assolutamente sì, e sono proprio le Nazioni Unite a proporci alcune di queste azioni:

    • Ridurre al massimo lo spreco di cibo: fare una spesa intelligente, ossia comprare solo ciò che si ha la certezza di consumare; riutilizzare il cibo che non abbiamo finito al ristorante o nei pasti precedenti per preparare altre ricette; dare cibo al banco alimentare o a chi ne ha più bisogno.
    • Riduzione dell’uso della plastica: usare buste della spesa riutilizzabili; borracce in alluminio o in acciaio invece che in plastica; fare la raccolta differenziata.
    • Ridurre il consumo di acqua: per esempio chiudendo il rubinetto ogni qualvolta non si sta utilizzando l’acqua.
    • Comprare dall’usato: questa azione è molto importante in quanto ha come risultato sia una drastica riduzione nello spreco di indumenti, sia la lotta contro lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, soprattutto in alcuni paesi del mondo.
    • Ridurre il consumo di carne nella propria quotidianità: la produzione della carne, soprattutto negli allevamenti intensivi, non solo sottopone gli animali a vivere in condizioni terribili, ma ha anche un fortissimo impatto nell’emissione di diossido di carbonio nell’aria.
    • Ridurre l’uso delle automobili quando possibile, potendo prediligere l’uso della bicicletta così come dei mezzi di trasporto pubblici.
    • Ridurre l’uso dei condizionatori e dei riscaldamenti quando non strettamente necessario.
    • Contribuire alla raccolta dei rifiuti ogni qualvolta vediamo per strada qualcosa che dovrebbe essere gettato in appositi cassonetti.
    • E sensibilizzare, dialogare con più persone possibili per aumentare il senso di comunità e agire concretamente per il presente e il futuro del nostro pianeta e dei suoi abitanti.

    Possiamo essere parte integrante della soluzione, se decidiamo ogni giorno di agire in tale direzione. Ora facciamo un bel respiro e apprezziamo ancora una volta l’amata Terra.

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