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Manteniamo per sempre vivo lo spirito della fondazione - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:28

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Manteniamo per sempre vivo lo spirito della fondazione

In questo saggio dedicato allo spirito della fondazione, il maestro Ikeda ci incoraggia ad affrontare le difficoltà di questo periodo facendo risplendere ancora di più le nostre vite e formulando un voto che si basa su una fede che non retrocede mai

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In questo saggio dedicato allo spirito della fondazione, il maestro Ikeda ci incoraggia ad affrontare le difficoltà di questo periodo facendo risplendere ancora di più le nostre vite e formulando un voto che si basa su una fede che non retrocede mai

In questo momento dell’anno Venere, “la stella del mattino”, brilla luminosa nel cielo, a est, poco prima dell’alba.
A volte si allinea armoniosamente con la luna, come ad attendere insieme a lei il sorgere del sole. Nell’assemblea descritta nel Sutra del Loto, Venere appare come la divinità celeste “Fragranza Diffusa” (la divinità delle stelle) insieme a “Luna Rara” (la divinità della luna) e a “Preziosa Luce” (la divinità del sole), che giungono insieme ai loro seguaci, i diecimila figli del cielo, per ascoltare gli insegnamenti di Shakyamuni (cfr. SDL, 42).
Sono sicuro che questi «tre figli celesti della luce» (La persecuzione di Tatsunokuchi, RSND, 1, 172) avvolgono con la compassionevole luce della buona fortuna i nostri nobili e preziosi “re e regine senza corona” che sfidano silenziosamente il vento freddo del mattino per consegnare ogni giorno il Seikyo Shimbun. Mi raccomando, state attenti a non ammalarvi!
Desidero che tutti noi, con la più profonda gratitudine nei loro confronti, preghiamo affinché trascorrano una vita lunga e in buona salute, non abbiano nessun tipo di incidente e le loro famiglie godano di pace, sicurezza e prosperità.

Risplendiamo ancora di più nelle circostanze avverse

La speranza è un tesoro prezioso della vita.
Il coraggio è la forza trainante che ci permette di vincere.
Nichiren Daishonin ci insegna come far emergere con forza, positività e saggezza la speranza e il coraggio di cui abbiamo bisogno per affrontare le sfide della vita.
Nel Gosho si legge: «La luna brilla più intensamente all’alba che all’inizio della sera ed è più luminosa in autunno e in inverno che in primavera o in estate. In maniera simile, il Sutra del Loto reca più benefici nell’Ultimo giorno della Legge che nei duemila anni del Primo e Medio giorno della Legge» (L’essenza del capitolo “Re della Medicina”, RSND, 1, 82).
La luna brilla più intensamente poco prima dell’alba, quando il buio è più profondo, ed è più luminosa in autunno e in inverno, quando il freddo è rigido e l’aria è tersa.
Allo stesso modo – spiega il Daishonin – i benefici derivanti dal Sutra del Loto risplenderanno al massimo nell’Ultimo giorno della Legge, quando le persone sono avvolte dalle tenebre più profonde delle sofferenze e delle avversità.
In questo periodo di incertezza sul futuro a causa della pandemia di Coronavirus che continua a dilagare in Giappone e nel mondo intero, i membri della nostra famiglia Soka recitano Daimoku costantemente e incoraggiano gli altri senza sosta. Stanno trasmettendo la luce della speranza e del coraggio a una persona dopo l’altra, agli amici, ai compagni di fede e a tutti coloro che li circondano.
Senza dubbio stanno raccogliendo la sfida di realizzare fino in fondo la loro grande missione, mettendo in pratica con saggezza i princìpi del Buddismo nella vita quotidiana e nella società.
Ora che stiamo celebrando il novantesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai tutti voi, ammirevoli compagni di fede, risplendete più che mai come indispensabile fonte di sostegno e sicurezza nelle vostre comunità e nella società, creando meravigliose reti di amicizia e fiducia.
La buona fortuna derivante da questo impegno si manifesterà in modo incredibile nelle vostre vite!
Sono convinto che anche il presidente fondatore Tsunesaburo Makiguchi e il secondo presidente Josei Toda loderebbero ciascuno di voi.
Insieme ai preziosi compagni di fede di tutto il mondo, celebriamo il nostro anniversario lodandoci reciprocamente per gli enormi sforzi e le meravigliose vittorie che abbiamo realizzato, sia individualmente che tutti insieme, con coraggio, perseveranza e determinazione invincibili.

A testa alta di fronte alle difficoltà

Il 18 novembre è anche il giorno in cui il maestro Tsunesaburo Makiguchi, che non si piegò di fronte alla violenza e all’oppressione del governo militarista giapponese dell’epoca, morì in carcere offrendo la propria vita per la propagazione della Legge mistica (1944).
Sebbene fosse stato arrestato e imprigionato ingiustamente, la fede del maestro Makiguchi non vacillò minimamente. In una delle lettere inviate alla sua famiglia mentre sopportava le atrocità del carcere, che durarono un anno e quattro mesi, scrisse: «Le difficoltà che stiamo affrontando ora sono piccole e insignificanti rispetto a quelle incontrate dal Daishonin» (BS, 202).
Nella sua copia del Gosho sottolineò più volte il passo de L’apertura degli occhi in cui il Daishonin dichiara: «Qui io faccio un grande voto» (RSND, 1, 254) annotando accanto, con grandi caratteri in rosso: “Grande voto”.
Lo spirito della fondazione consiste nel formulare un voto.
A prescindere dalle circostanze, il maestro Makiguchi non abbandonò mai il voto formulato quando fondò la nostra organizzazione, quello di realizzare la felicità e la pace dell’intera umanità.
Egli continuò ad avanzare con coraggio e spirito indomito, con la ferma convinzione che per quanto violente potessero soffiare le tempeste delle avversità, non erano altro che «polvere al vento» (Ibidem).
Anche il Mahatma Gandhi (1869-1948), padre dell’indipendenza dell’India, fu arrestato più volte per aver dato vita e guidato un movimento non violento di disobbedienza civile per la liberazione dal dominio coloniale. Fu anche incarcerato per aver intrapreso la celebre “Marcia del sale” nel 1930, proprio lo stesso anno della fondazione della Soka Gakkai.
Durante la prigionia, Gandhi scrisse a un suo discepolo dell’importanza di formulare un voto: «“Voto” significa determinazione incrollabile», e ancora: «Portare a compimento ciò che si deve fare, costi quel che costi: questo è un voto. Ciò diventa un baluardo di forza».
Durante la riunione mondiale dei giovani che si è tenuta lo scorso 27 settembre, i giovani Soka di tutto il mondo hanno intrapreso una nuova partenza verso il centesimo anniversario della fondazione, incidendo nel loro cuore il voto portato avanti con orgoglio dai tre presidenti. Niente mi rende più felice. Niente è più rassicurante.
Laddove i giovani Bodhisattva della Terra si alzano e prendono l’iniziativa basandosi sul voto: “Io farò avanzare assolutamente kosen-rufu mondiale!”, si aprirà il sipario di un nuovo spettacolo della rivoluzione umana e della trasformazione del karma.
A tutti voi, miei amati discepoli e successori che emergete danzando con coraggio sul palcoscenico della vostra missione, in quest’epoca caratterizzata da prove e avversità, vorrei dedicare queste parole del maestro Toda che trascrissi quand’ero giovane: «Più grande è la sofferenza, più grande sarà la gioia che ne deriverà. Affronta con risolutezza la sofferenza e recita fino in fondo Nam-myoho-renge-kyo. E non dimenticarti mai del Gohonzon, sia nei momenti difficili che in quelli felici».

Puntando al futuro

Il libro del maestro Makiguchi Soka kyoikugaku taikei (Il sistema pedagogico per la creazione di valore), che costituisce il punto di origine della nostra organizzazione, fu pubblicato in un periodo in cui il mondo era nel pieno della Grande depressione, e sia il maestro Makiguchi che il suo discepolo Josei Toda stavano affrontando con tenacia numerose difficoltà personali.
Il desiderio del maestro Makiguchi era che l’educazione incentrata sulla creazione di valore mettesse in grado ogni singolo giovane di diventare felice, conducendo infine alla «vittoria eterna dell’umanità».
Anche il maestro Toda si affidò alla saggezza che deriva dall’educazione per eliminare il dogmatismo religioso e riunire tutta l’umanità in un’unica famiglia globale illuminata dalla luce universale della pace.
In questo periodo in cui il campo dell’educazione sta sperimentando restrizioni senza precedenti a causa della pandemia, gli studenti delle scuole Soka in tutto il mondo – tra cui l’Università Soka di Tokyo, le scuole Soka del Kansai, l’Università Soka d’America e le scuole Soka del Brasile, così come le scuole materne Soka di Sapporo, Hong Kong, Singapore, Malesia e Corea del Sud – continuano a impegnarsi seriamente nello studio con lo spirito di non lasciarsi mai sconfiggere, forgiando il proprio carattere e crescendo forti e vitali.
Anche lo storico britannico Arnold J. Toynbee (1889-1975) espresse le sue grandi aspettative nei confronti dell’educazione Soka.
Espresse inoltre la sua ammirazione per lo storico Ibn Khaldûn (1332-1406), uno dei grandi filosofi del mondo islamico, che visse il flagello della peste nera.
Superato il dolore di aver perso entrambi i genitori all’età di sedici anni a causa della peste, Khaldûn si risvegliò alla “missione della sua vita” di scrivere tutte le sue esperienze da lasciare come testimonianza per le generazioni future. Nel suo libro Muqaddimah (Introduzione alla storia universale), dichiarò con orgoglio che la sua opera avrebbe dovuto essere «un modello da seguire per gli storici delle generazioni future».
Quando i giovani riescono a superare dolori e sofferenze personali per portare fino in fondo il loro voto di contribuire a un futuro migliore per il nostro pianeta, allora diventano infinitamente forti e sono in grado di sviluppare grande saggezza, creatività e solidarietà.
Attualmente i giovani Soka in ogni parte del mondo si stanno sfidando in numerose questioni di carattere globale. Stanno portando avanti dialoghi pieni di premura e sincerità con una persona dopo l’altra, per trasformare la divisione, l’ansia e la sfiducia che albergano nel cuore delle persone in cooperazione, tranquillità e fiducia. Credo fermamente che i loro sforzi risoluti e costanti per aprire una nuova via diventeranno fonte di speranza e un modello esemplare per le generazioni future.

L’impegno condiviso di maestro e discepolo

L’anno prossimo, il 2021, saranno trascorsi ottocento anni dalla nascita di Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge (secondo il modo tradizionale giapponese di contare gli anni, una persona ha un anno al momento della nascita, n.d.r.).
Nel Gosho Ripagare i debiti di gratitudine, dopo la metafora: «Più lontana è la sorgente, più lungo è il corso del fiume», il Daishonin afferma: «Se la compassione di Nichiren è veramente grande e omnicomprensiva, Nam-myoho-renge-kyo si diffonderà per diecimila anni e più, per tutta l’eternità» (RSND, 1, 658).
I membri della Soka Gakkai, persone comuni che hanno ereditato direttamente questa “compassione grande e omnicomprensiva” del Daishonin – a cominciare dalle donne, così degne di lode – hanno diffuso la Legge mistica in centonovantadue paesi e territori del mondo. Questa è, indiscutibilmente, la storia della Soka Gakkai.
In ogni zona, tutto ha avuto origine da una sola persona – un “singolo seme” prezioso – o da una minuscola riunione. Tutto questo rispecchia perfettamente l’espressione: «Anche il grande fiume Gange ha origine da una singola goccia». Sebbene piccola, questa “singola goccia” non è affatto insignificante. Nel Gosho si legge: «Il vasto mare si è originato da una sola goccia di rugiada» (I benefici del Sutra del Loto, RSND, 1, 595). In un altro scritto il Daishonin afferma: «È come l’acqua del grande mare: ogni singola goccia contiene l’acqua di innumerevoli fiumi e torrenti» (La recitazione dei capitoli “Espedienti” e “Durata della vita”, RSND, 1, 61). Allo stesso modo, la vita di ciascuno di noi possiede dentro di sé infinite potenzialità, incredibilmente preziose.
Tutti noi ci troviamo a lottare contro le tempeste di ogni tipo di karma, tra cui difficoltà finanziarie, la perdita o la mancanza del lavoro, malattie, discordie familiari o altri problemi. A volte, l’intera società è colpita da guerre, calamità o epidemie. Vivere in mezzo alle difficoltà: questa è la dura realtà dell’esistenza umana.
Nel dopoguerra, quando la Soka Gakkai diede inizio al suo processo di ricostruzione, molte persone vivevano nella disperazione, senza nessuna speranza di poter diventare felici. Furono i membri pionieri della Soka Gakkai che riaccesero nei loro cuori congelati la luce calda e brillante della dignità della vita e trasmisero loro il coraggio di rialzarsi a testa alta.
Anche ora, in questo preciso istante, ci sono sicuramente dei compagni di fede che recitano Daimoku e agiscono per la felicità propria e degli altri, col forte desiderio di incoraggiare e aiutare coloro che soffrono.
Mentre affrontano le proprie difficoltà e sofferenze personali, incoraggiano e sostengono con tutto il cuore gli altri, determinati a non lasciare indietro nessuno e a condurre insieme una vita vittoriosa. Il loro spirito è sinonimo della “compassione grande e omnicomprensiva” del Budda e il loro comportamento rispecchia quello del Bodhisattva Mai Sprezzante di mostrare rispetto a tutte le persone che incontrava.
Traendo ispirazione dalla grande compassione del Daishonin che desiderava salvare tutte le persone dell’Ultimo giorno della Legge, siamo determinati a diffondere il comportamento del Bodhisattva Mai Sprezzante e dei Bodhisattva della Terra nelle nostre comunità locali e nella società intera, e a creare una grande corrente verso la realizzazione di pace e felicità durature per tutta l’umanità. Questo è il significato del nostro movimento di kosen-rufu.

Con il cuore del re leone

Il maestro Makiguchi morì il 18 novembre del 1944, poco dopo le sei del mattino. Per una mistica coincidenza, più o meno nello stesso periodo il maestro Toda – che era rinchiuso nello stesso carcere – si risvegliò profondamente alla sua missione di Bodhisattva della Terra, dando così inizio a una nuova fase della sua vita. Lo spirito combattivo di alzarsi da soli e prendere l’iniziativa assicura che il voto di kosen-rufu, il testimone della Legge mistica, venga trasmesso da persona a persona.
Nel Gosho si legge: «Myo [di myoho, la Legge mistica] significa rivitalizzare» (Il Daimoku del Sutra del Loto, RSND, 1, 132).
Basandoci sulla non dualità di maestro e discepolo, noi discepoli e successori determiniamo di risvegliare in noi ogni giorno, ogni mattina, lo spirito del “cuore del re leone” dimostrato dal nostro presidente fondatore.
Come i maestri Makiguchi e Toda prima di noi, impegniamoci al massimo anche oggi in quanto “campioni e campionesse di kosen-rufu”, ovvero “creatori di valore per la giustizia, l’umanesimo e la pace”, e scriviamo un’altra vittoriosa pagina della storia della lotta condivisa di maestro e discepolo!

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