«Poiché non c’è cosa più preziosa della vita, se la si dedica a praticare il Buddismo, si consegue sicuramente la Buddità. Chi è pronto a dare la propria vita, perché dovrebbe lesinare altri tesori per la Legge buddista? D’altra parte, chi esita a offrire al Buddismo i propri beni materiali, come potrà dare la vita che ha un valore di gran lunga maggiore?» (RSND, 1, 266)
La vita è il più prezioso dei tesori. Tutti temono la morte e sono attaccati alla vita, e nonostante ciò si dedicano a cose superficiali.
Se ci facciamo controllare dalle illusioni il nostro cuore diventa infelice. Avere una visione corretta della vita e della morte, avere uno scopo, affrontare ogni difficoltà senza indietreggiare: tutto questo ci dà gioia.
Se si dedica la vita al Buddismo, senza lesinarla e con un cuore da leone, si è certi di godere di benefici nelle tre esistenze di passato, presente e futuro, poiché manifestando la Buddità, trasformiamo il nostro karma.
Il Daishonin ha dato un esempio grandioso del comportamento da Bodhisattva della Terra di infinita compassione: nonostante fosse in pericolo di vita, il suo unico scopo era lasciare l’insegnamento corretto per la felicità dell’umanità. È il desiderio sincero della felicità altrui che gli ha permesso di manifestare uno stato vitale imperturbabile in grado di superare qualsiasi avversità. Egli spiega che le persecuzioni non sono altro che un’impareggiabile occasione per manifestare tale desiderio, perciò non dovremmo avere paura di nulla. Nel momento cruciale recitiamo Daimoku e impegniamoci con tutto il cuore per dare una prova concreta nella fede. I problemi e le sofferenze diventano così un’opportunità per trasformare il nostro karma in missione, ovvero l’espediente per dimostrare la grandezza della nostra pratica. Il Daishonin spiega che il suo karma derivava dall’offesa alla Legge commessa nel passato e che lo ha trasformato proteggendo e propagando la Legge stessa. Anche noi possiamo farlo impegnandoci per kosen-rufu con lo stesso cuore del maestro.
A cura delle giovani donne della Calabria
Per approfondire vedi le lezioni di Daisaku Ikeda sul Gosho Lettera da Sado in BS, 135, 22 e BS, 136, 8 e 19