«Forgiando il ferro, tutti i suoi difetti vengono in superficie. Una roccia messa sul fuoco si ridurrà in cenere, mentre l’oro diverrà oro puro» (RSND, 1, 442)
In questa lettera indirizzata ai fratelli Ikegami, Nichiren Daishonin insegna che le difficoltà che stanno incontrando sono le conseguenze della loro fede nel Sutra del Loto e li esorta a rimanere uniti.
Gli ostacoli e le funzioni negative che incontriamo nella vita divengono la via diretta per conseguire la Buddità in questa esistenza, sono la dimostrazione che stiamo trasformando il nostro karma.
Come possiamo far emergere il nostro infinito potenziale se non siamo coraggiosi nel combattere l’oscurità fondamentale che esiste nel nostro cuore? Le avversità sono un’opportunità per sviluppare la nostra fede e far brillare la nostra vita come mai potevamo immaginare. Tutto questo non esiste fuori di noi, è una costante lotta che avviene nel nostro cuore.
Nei momenti cruciali, quando ci troviamo davanti a un bivio, se scegliamo la strada di maestro e discepolo non saremo mai sconfitti.
Il maestro Ikeda scrive: «Era un onore affrontare le difficoltà insieme al mio maestro. Temprare la propria vita in mezzo alle avversità è il sentiero per la vittoria» (Lezione su Lettera ai fratelli, Esperia, pag. 103).
Noi abbiamo la grande fortuna di aver incontrato un maestro che nei momenti di smarrimento diventa la nostra bussola.
La chiave della vittoria è alzarsi con il suo stesso spirito e incoraggiare gli altri a fare lo stesso.
Così realizzeremo delle vite colme di felicità.
Essere discepoli significa imparare a percorrere la strada tracciata dai nostri maestri, con la consapevolezza che «non c’è bisogno di cercare di catturare qualche lontana stella in cielo, perché la fonte di ogni vittoria è dentro di noi» (Ibidem, pag. 117).
Noi giovani donne della Lombardia Nord determiniamo di costruire una fede forte e autentica e di essere unite al cuore del nostro maestro!
A cura delle giovani donne della Lombardia Nord
Per approfondire vedi la lezione di Daisaku Ikeda pubblicata da Esperia o su BS, 137 e 138