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La strategia del Sutra del Loto - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:54

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La strategia del Sutra del Loto

Luca Riccioni, Firenze

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«Perciò devi raccogliere più che mai il potere della tua fede. […] Sforzati di raccogliere il potere della fede. […] Usa la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra. Allora “riuscirai […] a sconfiggere tutti gli altri nemici”. Queste auree parole non saranno mai contraddette. […] Un codardo non potrà mai ottenere risposta a nessuna delle sue preghiere»

(Nichiren Daishonin, RSND, 1, 888)

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“La pace è una meta ambiziosa e coraggiosa”
di Luca Riccioni, Firenze

Questa frase tratta dal Gosho La strategia del Sutra del Loto mi ha sempre sostenuto e spronato. Il Buddismo è vincere o perdere, proprio perché la «Legge del Budda riguarda principalmente la vittoria o la sconfitta» (L’eroe del mondo, RSND, 1, 741).
Ho ricevuto il Gohonzon sedici anni fa, il 30 aprile 2006. Appena iniziato a praticare ho affrontato e vinto la mia lotta contro le dipendenze da sostanze.
I compagni di fede sono stati cruciali, condividendo con me le guide dei nostri maestri e riportandomi quotidianamente al Gohonzon.
Negli anni successivi ci sono state tante realizzazioni, ma anche nuove sfide e sofferenze da superare: problemi economici, familiari, di salute e relazionali.
Ogni volta è stata una vera battaglia, iniziata sempre con il Daimoku. Ho imparato ad andare davanti al Gohonzon con sincerità, per mettere in discussione me stesso e le mie convinzioni, lasciando spazio alle parole dei nostri maestri e dando a me stesso la possibilità di cambiare il punto di vista su quelle situazioni che mi facevano soffrire.
La vittoria o la sconfitta si costruiscono nel proprio cuore. Siamo noi che decidiamo che strada percorrere. A volte ho notato un attaccamento alla sofferenza, come se fosse un mio diritto star male: in fin dei conti mi era appena capitata una cosa brutta! Ma, sospinto dall’impeto, sempre presente nella famiglia Soka, di ricercare la via della felicità e della vittoria, ho imparato a non accontentarmi, perché sono in grado di “sconfiggere tutti gli altri nemici”, quali che siano. Per me la vittoria sta nel ricercare e mantenere uno stato vitale alto e un io saldo.
I nostri maestri e i milioni di praticanti nel mondo hanno creato una tradizione di persone dedite a superare i limiti del proprio karma.
La nostra organizzazione è stata per me fonte inesauribile di ispirazione. Sono orgoglioso di farne parte e sono consapevole che ho ancora tanto da imparare, ma mi rincuora che per quante volte cadrò, sarò sempre nella condizione di rialzarmi. L’idea di condividere con gli altri questa visione della vita mi galvanizza!
Mirando al 2030, centenario della Soka Gakkai, desidero allargare la cerchia di persone capaci di vincere sulle proprie debolezze e di realizzarsi coerentemente alle proprie caratteristiche.
La pace alla quale miriamo è una meta ambiziosa e coraggiosa. Sfidando quotidianamente la nostra codardia otterremo sempre una risposta. Non sarà facile, ma i buoni amici ci sosterranno mentre percorriamo la strada di kosen-rufu. Saremo anche forti della buona fortuna, d’altronde dedicare la propria vita a questa nobile missione è «come scambiare sassi con oro e immondizia con riso» (RSND, 1, 679).

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