«Se una persona comprende e pratica il Sutra del Loto come esso stesso insegna, in accordo col tempo e la capacità delle persone, allora questi sette ostacoli e demoni appariranno per affrontarla» (RSND, 1, 684)
Questo scritto è un resoconto autobiografico di un periodo cruciale nella vita del Daishonin, che inizia prima della persecuzione di Tatsunokuchi, comprende i due anni e mezzo dell’esilio a Sado e termina con il suo ritiro sul monte Minobu, da dove scrisse questa lettera.
Si tratta di un periodo contrassegnato da persecuzioni, attacchi e grandi sofferenze, dinanzi a cui il Daishonin non si scoraggia e con animo fiero e uno stato vitale indomito continua a proclamare l’insegnamento corretto della Legge mistica. Con il suo esempio esorta i suoi discepoli a fare lo stesso.
Nella nostra vita quotidiana queste funzioni possono manifestarsi nel modo più disparato, come difficoltà finanziarie, malattie, problemi in famiglia, mettendo alla prova la nostra fede e cercando di farci vacillare.
È in quelle situazioni che Nichiren Daishonin ci invita ad avere coraggio. Sono proprio quelli i momenti cruciali dai quali dipende il conseguimento della Buddità.
Ecco perché non bisogna abbandonare la fede nella Legge mistica.
E più avanti il Daishonin dichiara: «Il destino del Giappone dipende esclusivamente da Nichiren. Una casa senza pilastri crolla, una persona senz’anima è morta. Nichiren è l’anima del popolo di questo paese».
Il maestro Ikeda scrive: «Toda dichiarò: “I giovani sono il pilastro del paese. Giovani, alzatevi come individui!”. Anch’io vorrei rinnovare il mio appello ai giovani: “Voi siete il pilastro del ventunesimo secolo. Giovani di tutto il mondo, alzatevi!”» (BS, 157, 36).
Facendo nostro questo spirito, avanziamo con la salda convinzione di essere il pilastro del mondo intero, unite per creare un futuro di speranza.
A cura delle giovani donne della Sicilia
Per approfondire vedi la lezione di Daisaku Ikeda pubblicata su BS, 156 e 157