Dal 16 marzo al 2 aprile, e poi verso il 3 maggio: sono le tappe importanti che segnano il grande sviluppo della Soka Gakkai.
Con la fioritura dei ciliegi in arrivo, mi viene in mente un’immagine del mio amato maestro Toda, dignitoso e coraggioso. Lottava contro la malvagità che tormenta la gente comune e aveva una fede forte come la roccia.
Tenendo nel cuore il mio maestro che desiderava realizzare kosen-rufu nel mondo e il rissho ankoku (“Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”), l’altro giorno al “Centro commemorativo dedicato ai maestri” ho pregato per la salute, la felicità e la vittoria di tutti i compagni di fede.
Ricordo il 16 marzo del 1958, quando seimila giovani appassionati si riunirono da tutto il Giappone per partecipare alla prova generale di kosen-rufu. Ora essi stanno lottando nel gruppo Molti Tesori con il cuore che continua ad ardere per mantenere il voto formulato in quel giorno. E ci sono anche i giovani successori di cui ho piena fiducia, che ereditano questo spirito coraggioso. Il mio maestro si fidava dei giovani, riversava su di loro tanto amore e li incoraggiava di continuo. Suonava il tamburo giapponese per esortarli, infondendo il suo coraggio in ogni battuta. Avanti, ancora all’attacco! Andiamo dove c’è la lotta più dura! Avanziamo con il ritmo della vittoria!
Questo era lo spirito del mio maestro, ed è anche il mio.
Superando ogni tempesta e ogni onda furiosa, viviamo sempre con spirito giovane perché più profondo è il buio, più vicina è l’alba della speranza.
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Il maestro Toda fece questo appello con grande passione: «Siate discepoli che condividono con il maestro gioie e sofferenze, obiettivi e vittorie!».
Con questo spirito ho vinto su tutti i fronti. Più la situazione si faceva difficile, più rafforzavo la mia fede. Attingendo gioia e coraggio lottavo per vincere assolutamente. Questo è lo spirito di josho: sempre vittorioso. Qualunque cosa accada, non bisogna temere nulla e non bisogna lasciarsi sconfiggere da nessuno, perché abbiamo il Daimoku del ruggito di leone e l’unità di “diversi corpi, stessa mente”.
Ogni azione per kosen-rufu crea relazioni con il Buddismo del Daishonin, attiva le funzioni protettrici dell’universo e si trasforma in benefici.
«Quando fra le persone prevale lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, esse realizzeranno tutti i loro scopi, mentre se hanno uno “stesso corpo e diverse menti” non possono ottenere niente di notevole» (RSND, 1, 550).
Ancora una volta, profondamente convinti di questa affermazione, andiamo avanti! Quanto più siamo impegnati, tanto più incoraggiamoci e lodiamoci a vicenda, e scriviamo una nuova storia. Prego per la salute e il progresso pieno di energia di tutti i compagni di josho, sempre vittoriosi come il sole.
(22 marzo 2015)