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Una rete di solidarietà per la pace che avvolge il mondo intero - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:17

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Una rete di solidarietà per la pace che avvolge il mondo intero

Il 27 febbraio si è svolta online la riunione generale del Gruppo donne alla quale si sono collegate in diretta webinar 4.065 partecipanti. Inoltre circa 3.800 responsabili di gruppo hanno partecipato alla differita pomeridiana. In questi giorni, fino al 6 marzo, ogni regione sta organizzando delle replicheper dare a tutte la possibilità di unirsi a questa gioiosa ripartenza del Gruppo donne italiano. Nelle pagine che seguono presentiamo un ampio report della riunione

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Il 27 febbraio si è svolta online la riunione generale del Gruppo donne alla quale si sono collegate in diretta webinar 4.065 partecipanti. Inoltre circa 3.800 responsabili di gruppo hanno partecipato alla differita pomeridiana. In questi giorni, fino al 6 marzo, ogni regione sta organizzando delle replicheper dare a tutte la possibilità di unirsi a questa gioiosa ripartenza del Gruppo donne italiano. Nelle pagine che seguono presentiamo un ampio report della riunione

«Che gioia essere qui tutte insieme! Sono certa che per tutte noi questa riunione assume oggi un significato ancora più importante, per rinnovare la nostra decisione di creare la pace in tutto il mondo», ha affermato Giulia Cesaroni, segretaria nazionale donne, aprendo la riunione.
«Il primo volume de La rivoluzione umana inizia con la frase: “Niente è più barbaro della guerra. Niente è più crudele”. E il primo volume de La nuova rivoluzione umana inizia con la frase: “Non c’è nulla di più prezioso della pace; nient’altro è in grado di assicurare felicità maggiore agli esseri umani. La pace è la premessa essenziale per il progresso dell’umanità”. Questo è lo spirito dei nostri maestri, facciamolo nostro!».

La riunione generale delle donne italiane si è aperta con questo appello del maestro Ikeda alla pace, e con la decisione di far emergere una nuova, salda e profonda determinazione per ripartire tutte insieme accompagnate dall’incoraggiamento costante di Sensei e della signora Kaneko.
Il titolo della riunione: “Unite da una preghiera invincibile creiamo ondate di pace e felicità”, esprime il forte desiderio di unirsi sulla base di una profonda preghiera per affermare il rispetto della dignità della vita e diventare il motore del cambiamento nella propria famiglia, nell’ambiente, nel paese e nell’intera umanità.
Infatti, la prima delle cinque guide eterne per il Gruppo donne è: “La preghiera è l’inizio di tutto”, e in questo momento storico è necessario che ognuna di noi tiri fuori tutta la forza della preghiera, proprio come indicato nel Gosho, come per “accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l’acqua dal terreno riarso” (RSND, 1, 395). Questa convinzione è in grado di trasformare qualsiasi veleno in medicina, come hanno testimoniato le due bellissime esperienze raccontate durante la riunione.
«Stiamo vivendo un momento difficile – ha affermato ancora Giulia – e in questi giorni stiamo assistendo a una guerra inconcepibile. Ora è importantissimo unirci in una preghiera invincibile per superare le difficoltà e inondare di Daimoku il mondo intero».

Il sottotitolo della riunione è “Illuminiamo il cammino verso un secolo di rispetto della dignità della vita”.
Il rispetto della dignità della vita è il cuore stesso del Buddismo del Daishonin che si manifesta nell’azione del Bodhisattva Mai Sprezzante, l’azione di ognuna di noi quando ci occupiamo degli altri, quando riusciamo a portare armonia, quando preghiamo per la pace e ci sforziamo di non lasciare nessuno indietro.

Alla riunione hanno partecipato anche la responsabile donne e giovani donne della SGI, Yumiko Kasanuki, collegata da Tokyo, e Suzanne Pritchard, responsabile donne e giovani donne europea, da Londra.
Emozionanti gli interventi artistici e una grande sorpresa per tutte: la canzone del Gruppo donne italiano, di cui riportiamo le parole a pag. 14.

Dopo la riunione le partecipanti si sono suddivise in 400 zadankai dove hanno potuto scambiare le loro esperienze e determinazioni, creando un’ondata di speranza in tutto il paese.

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Una forte preghiera e incoraggiamenti sinceri

di Yumiko Kasanuki responsabile donne e giovani donne della SGI

Questa riunione si tiene il 27 febbraio, compleanno della signora Kaneko Ikeda, che noi amiamo e rispettiamo con tutto il cuore. Mentre tuttie le compagne di fede nel mondo stanno celebrando questo giorno, noi possiamo festeggiarlo con questa riunione del Gruppo donne di tutta Italia. Non esiste gioia più grande!
Sensei e la signora Kaneko ci hanno inviato per questa occasione un meraviglioso messaggio (vedi box a fianco).
Ciò significa che stanno vegliando calorosamente su questa riunione dove noi formuliamo il nostro voto di realizzare un grande progresso dinamico!
Prima di tutto, desidero ringraziare dal profondo del cuore ciascuna di voi che state continuando a incoraggiare ogni singola persona con cui condividete un legame pregando insieme per la pace e la tranquillità del mondo, nonostante stiate affrontando numerose difficoltà dovute alla pandemia che ha colpito l’umanità intera e che continua a generare un senso di grande incertezza per il futuro.

“Un grande male preannuncia un grande bene”

Ne La nuova rivoluzione umana Sensei cita il brano del Gosho Il kalpa della diminuzione in cui si legge: «Un grande male preannuncia l’arrivo di un grande bene» (RSND, 1, 995) e prosegue con questo incoraggiamento: «Il Daishonin viveva in un’epoca di disordini e tumulti, un’epoca sconvolta da terremoti e lotte intestine e dall’invasione delle forze mongole. Ciò nonostante, egli dichiarò che non si doveva cedere al pessimismo, poiché quella era l’epoca in cui si sarebbe manifestato un grande bene sotto forma della vasta diffusione del Buddismo. Stiamo portando avanti kosen-rufu nel mezzo della peggiore crisi economica che il nostro paese abbia mai affrontato dalla fine della Seconda guerra mondiale. Molti di voi sono alle prese con difficoltà indescrivibili ma, quali che siano gli ostacoli che incontrerete sul vostro cammino, vi prego di avere assoluta fiducia nelle parole del Daishonin “Un grande male preannuncia l’arrivo di un grande bene”. Cogliamo questo momento come un’opportunità per imprimere un energico impulso al movimento di kosen-rufu!» (NRU, 18, 224).
Sono convinta che quel momento sia proprio ora.
Il 3 maggio 2020, Sensei ha dedicato questa poesia waka al Gruppo donne:

«Sul nostro pianeta Terra
risuonano le preghiere
delle madri Soka
animate dallo spirito
di non arrendersi;
immancabilmente
questa terra preziosa,
colma di speranza,
si trasformerà in primavera»
(NR, 674, 11).

Mirando al 2030, il centenario della fondazione della Soka Gakkai, continuiamo a pregare incidendo questa poesia nel nostro cuore per realizzare una terra di pace basata sull’insegnamento corretto.
Ricordo una guida di Sensei volta a incoraggiare le compagne di fede del Gruppo donne del Brasile che stavano lottando in mezzo alle difficoltà:
«È nei momenti più difficili che si lotta con più forza. Ed è in quei momenti che si può accumulare un’eterna, immensa fortuna. Questo è il mondo della Legge mistica» (NR, 452, 5).
Vi prego di incoraggiare con tutto il cuore ogni singola persona che incontrate, abbracciando questa guida di Sensei basata sulla sua grande convinzione.

Far crescere i giovani

All’inizio di questo anno Sensei ha scritto:
«Qual è la chiave per far crescere i giovani e realizzare un progresso dinamico? La compassione basata sulla preghiera e gli incoraggiamenti sinceri.
Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, paragonò la compassione del Budda a una mamma uccello che tiene al caldo e cova le sue uova e, una volta che i piccoli sono nati, insegna loro a volare.
In un passo molto conosciuto egli afferma che, proprio come un uccellino nell’uovo sviluppa il becco e gli occhi e alla fine riesce a librarsi in cielo, “anche noi, benché abbiamo un corpo vile chiuso nel guscio dell’ignoranza, covati dalla recitazione di Nam-myoho-renge-kyo [che è come il calore della mamma uccello], sviluppiamo il becco delle trentadue caratteristiche maggiori del Budda e le piume degli ottanta segni minori e possiamo volare nel cielo del vero aspetto di tutti i fenomeni e della realtà di tutte le cose” (cfr. RSND, 1, 914).
In altre parole, se vengono nutrite dalla “recitazione di Nam-myoho-renge-kyo [che è come il calore della mamma uccello]” (Ibidem), tutte le persone possono sicuramente raggiungere la vasta condizione vitale della Buddità.
Tutti gli esseri viventi possiedono le ali per librarsi nel cielo della felicità eterna. Noi praticanti del Buddismo del Daishonin dispieghiamo le nostre ali e ci impegniamo a rafforzarle al massimo, insegnando anche agli altri a fare lo stesso: questa è l’essenza della nostra rivoluzione umana.
Nella società di oggi, sempre più fredda e insensibile, c’è un urgente bisogno di calore che incoraggi le persone e nutra il potenziale dei più giovani.
Con le nostre donne e giovani donne in prima linea, facciamo emergere passione e forza senza pari grazie alla “recitazione di Nam-myoho-renge-kyo [che è come il calore della mamma uccello]”, e impegniamoci al massimo per far sì che la nostra meravigliosa schiera di persone capaci possa librarsi ancora più in alto nel cielo!» (NR, 741, 2).
Ho pensato che questa guida, che manifesta a pieno l’animo di Sensei, sia rivolta proprio a noi del Gruppo donne.

Anche la signora Kaneko ci esorta nel suo messaggio:
«Un nuovo progresso dinamico nasce da una nuova determinazione. Niente può superare le appassionate preghiere di noi donne Soka, unite al maestro da un legame di non dualità. Mentre continuiamo, giorno dopo giorno e mese dopo mese, a incoraggiare e a “scaldare” il cuore delle persone, e a far crescere le “ali” dei giovani basandoci sulla “recitazione di Nam-myoho-renge-kyo, [che è come il calore della mamma uccello]” (cfr. RSND, 1, 914), promettiamo insieme di realizzare uno straordinario progresso dinamico nelle nostre vite e nel movimento di kosen-rufu!» (NR, 745, 2).
Facendo ardere nei nostri cuori la missione di «recitare Nam-myoho-renge-kyo come la mamma uccello», incoraggiamo con il nostro caloroso sorriso i membri del Gruppo futuro e del Gruppo giovani e, unendo il cuore delle persone, costruiamo un castello di individui di valore che possa essere un modello per tutti.

La missione delle donne Soka

Lo scorso 26 gennaio, giorno della SGI, il maestro Ikeda ha presentato la sua quarantesima Proposta di pace.
Mentre le persone di tutto il mondo stanno soffrendo per la pandemia di Coronavirus e le conseguenze che ne derivano, Sensei ha sottolineato l’importanza di costruire una società in cui si riesca a sentire la sofferenza degli altri come se fosse la propria, e al tempo stesso condividere la gioia di vivere.
In particolare, Sensei nutre grandi aspettative riguardo allo sviluppo dell’“empowerment femminile”, e ci ha indicato chiaramente il ruolo e la missione di noi donne Soka.
Nella Proposta di pace scrive:
«Noi esseri umani siamo intrinsecamente dotati del potere di generare insieme valore positivo e di creare un’ondata capace di rivoluzionare i tempi, anche quando ci troviamo nel mezzo delle avversità. Credo che “l’uguaglianza di genere” e “l’empowerment femminile” possano diventare una risorsa per costruire un’economia e una società che sostengono la dignità umana» (traduzione provvisoria).

Lo spirito e le azioni del Bodhisattva

Sul Daibyakurenge di gennaio è stata pubblicata una lezione di Sensei su un Gosho indirizzato a una discepola, intitolato I vestiti e il cibo.
Attraverso un passo di questo Gosho, Sensei spiega che quando incoraggiamo i nostri amici con cuore sincero, in realtà stiamo percorrendo il cammino che conduce alla nostra stessa felicità e vittoria.
Nel Gosho infatti si legge:
«Quando si accende una torcia per qualcuno di notte si fa luce non solo a quella persona, ma anche a se stessi. Così, quando si ravviva la carnagione degli altri si ravviva anche la propria, quando si dà loro forza se ne dà anche a se stessi, quando si prolunga la loro vita si prolunga anche la propria» (RSND, 2, 1002).
In merito a questo passo, il maestro Ikeda afferma:
«Con queste parole, il Daishonin sta indicando chiaramente lo spirito e le azioni del bodhisattva. Non è assolutamente qualcosa di speciale: si tratta di porgere una mano alla persona di fronte a noi che sta soffrendo, di ascoltare le sue preoccupazioni e incoraggiarla con tutto il cuore, animati dal forte desiderio di fare qualcosa per aiutarla, pensando: “Che dispiacere, non posso lasciarla sola!”. La condizione vitale del bodhisattva pulsa in un simile comportamento colmo di umanità.
Attualmente i compagni di fede del Giappone e del mondo intero agiscono instancabilmente per la felicità propria e degli altri, con l’orgoglio di essere Bodhisattva della Terra. In particolare, le nostre amiche del Gruppo femminile, radiose come il sole, stanno illuminando i cuori delle persone con la luce della saggezza e della compassione nei loro rispettivi paesi e territori.
È una rete solidale delle donne estremamente nobile e preziosa, in cui ciascuna risplende della propria missione unica, in accordo con il principio buddista di “ciliegio, susino, pesco e prugno selvatico” (BS, 124, 47). Che magnifica danza di persone comuni emerse dalla terra!» (Daibyakurenge, gennaio 2022).
Queste parole del maestro Ikeda rispecchiano esattamente le attività della Soka Gakkai e di tutte voi che vi impegnate ogni giorno con fede salda e risoluta, senza mai indietreggiare.
Sensei è perfettamente a conoscenza di tutte le sfide che state affrontando in questo momento. Nella sua lezione continua affermando: «Nelle attività della Soka Gakkai, più ci sfidiamo più diventiamo forti e pieni di energia. Quando determiniamo con serietà e sincerità di sostenere e incoraggiare le persone intorno a noi, emergono coraggio e forza. E quando vediamo che gli altri si rialzano più forti di prima, veniamo incoraggiati a nostra volta» (Ibidem).
E ancora: «D’altro canto, se ci impegnassimo solo per gli altri, potremmo tendere a diventare arroganti, convinti che le altre persone siano sempre in debito con noi, oppure assumere un atteggiamento per cui sacrifichiamo noi stessi per dedicarci esclusivamente al bene degli altri, in uno spirito di totale abnegazione.
Possiamo provare gratitudine e gioia solo quando, impegnandoci per la felicità degli altri, diventiamo felici anche noi stessi. Il vero modo di vivere dei Bodhisattva si trova nel comportamento di coloro che, in questo mondo di saha pieno di difficoltà e sofferenze, si impegnano con sincerità e dedizione per sé e per gli altri, per la felicità propria e altrui, senza cercare di fuggire dalle proprie responsabilità e senza assumere un atteggiamento eccessivamente zelante» (Ibidem).
Quando ci rendiamo conto che fare del nostro meglio per gli altri significa in realtà fare del nostro meglio anche per noi stessi, nasce un senso di gratitudine e di rispetto perché diventiamo consapevoli che è un allenamento che ci sta aiutando a crescere e a svilupparci.
Mentre continuiamo a incoraggiarci reciprocamente con lo spirito di “impegnarci per la felicità nostra e degli altri”, diffondiamo lo spirito Soka nelle nostre rispettive comunità locali e nel mondo intero!
Sensei afferma inoltre: «Jules Michelet (1798-1874), storico francese del ventunesimo secolo, disse: “La vita brilla e si attiva quando incontra altre vite, mentre tende a spegnersi se rimane isolata. Più la vita si unisce e si fonde con altre vite diverse, maggiore è la solidarietà che crea con le altre creature. Non solo, sarà sempre più forte, felice e prospera”. Quella che si svolge tra vita e vita è un’interazione sublime.
Le nostre azioni quotidiane volte a incoraggiare i nostri amici potrebbero sembrare modeste e poco significative. Tuttavia, non c’è dubbio che prevengono l’isolamento e la divisione, e al tempo stesso espandono con vivacità e con gioia “il luogo ove si trova il tesoro” (SDL, 205), un’oasi preziosa dove le vite – così diverse tra loro – si incontrano e si uniscono» (Ibidem).

Diffondiamo la luce della speranza

Tutte insieme, ciascuna dal luogo in cui si trova in questo momento, continuiamo a diffondere con fierezza la grande luce di speranza del Buddismo del sole, per il bene delle nostre famiglie, dei nostri amici e di tutte le persone!
Non c’è dubbio che questa luce trasmetterà coraggio e una traboccante energia per vivere, espanderà la nostra condizione vitale e si trasformerà in forza e saggezza per superare i momenti di crisi.
A conclusione della sua lezione, Sensei ci esorta con le seguenti parole:
«Kosen-rufu mondiale è un movimento di dialogo e incoraggiamento delle persone comuni, su scala mondiale. Incoraggiare significa infondere coraggio e aiutare l’altro a manifestare a pieno le proprie capacità, il proprio empowerment.
Quando le persone di tutto il mondo si risveglieranno alla loro grande missione e al loro straordinario potenziale innato grazie all’incoraggiamento reciproco, il futuro dell’umanità diventerà incredibilmente luminoso.
Miei cari giovani successori, miei amati compagni di fede emersi dalla terra che percorrete questo grande cammino di trasformazione, realizzate tutti – nessuno escluso – un trionfante e dinamico balzo in avanti nella vostra rivoluzione umana! Esibitevi in una danza coraggiosa come fieri pionieri di kosen-rufu mondiale! E scrivete la gloriosa storia delle indomite e vittoriose persone comuni!» (Ibidem).
Che esortazione potente e traboccante di speranza!
Incidendo nel cuore il ruggito del leone del nostro maestro, miriamo prima di tutto al 3 maggio, settantesimo anniversario del matrimonio di Sensei e Kaneko, e diamo inizio con gioia a un progresso esemplare che guidi l’Europa intera!

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Per una cultura del rispetto della dignità della vita

di Suzanne Pritchard, responsabile europea donne e giovani donne

Care donne d’Italia, grazie per i vostri incredibili sforzi nell’offrire speranza e incoraggiamento a tutte le persone intorno a voi in questo periodo di due anni straordinariamente impegnativo!
E ancora grazie a ciascuna di voi che, in quanto grande discepola di Sensei, costituisce la forza trainante per creare una cultura della dignità, del rispetto e della felicità qui in Italia.
Sensei ha affermato questa verità in una guida rivolta al Gruppo donne in cui afferma:
«Le donne della Soka Gakkai sono al centro degli sforzi per costruire una società pacifica e compassionevole che rispetti la dignità della vita.
Incoraggiando una donna, il mio maestro Josei Toda una volta disse: “Recitare Daimoku è una battaglia per accendere la fiamma del coraggio nella nostra vita.
Tu puoi sicuramente far emergere grandi benefici sotto forma di cambiamenti positivi sorprendenti, trasformando il veleno in medicina. E quando lo farai, il tuo esempio aprirà gli occhi delle altre persone, dimostrando il potere della Legge mistica. Hai una missione incredibile nella vita”» (NR, 490, 7).
Sensei ha definito il ventunesimo secolo il secolo delle donne! Come abbiamo appena letto, la nostra incredibile missione è quella di rivelare la condizione vitale di Buddità in noi stesse, divenendo un esempio che aprirà gli occhi delle altre persone e ci consentirà di metterle in contatto ognuna con la propria natura di Budda.
Ne La raccolta degli insegnamenti orali Nichiren Daishonin afferma: «Le menti degli esseri viventi sono e sono sempre state il Budda» (BS, 124, 52).
Questo è il modo in cui un Budda percepisce le nostre vite – questa convinzione che “siete e siete sempre state il Budda”.
La nostra sfida quindi è allineare i nostri cuori alla percezione del Budda, alla visione del nostro maestro, superando i limiti che noi stesse ci imponiamo, e pregare partendo da questo punto di riferimento, cioè che ognuna di noi è ed è sempre stata il Budda.
È questo tipo di preghiera che ci permette di superare i nostri limiti e di vivere lo spirito di hiyaku, l’ideogramma che nel nostro tema di quest’anno è tradotto come “progresso dinamico”.
Durante la sua recente lezione on line, il responsabile del dipartimento di studio della SGI, Masaaki Morinaka, ha descritto così la relazione maestro discepolo:
«Il maestro è come un compagno di corsa nella maratona, che aiuta le persone a diventare felici e a realizzare la pace mondiale!».
Trovo che quest’immagine sia così ispirante! Quando recitate Daimoku, per favore cercate di percepire o immaginare Sensei che sta correndo accanto a voi. In questo modo non ci sarà nessuna distanza tra voi e il vostro maestro. Sensei corre accanto a noi nel nostro viaggio della vita, crede assolutamente in noi e fa il tifo per noi.
Sensei scrive: «Noi sosteniamo la salda filosofia di vita del Buddismo di Nichiren per sviluppare un io forte e invincibile» (NR, 536, 7).
Questa è l’incredibile missione delle donne Soka in Italia: costruire un io forte e invincibile che non sia mai sottomesso a nessuno.
Nella stessa guida Sensei cita alcune frasi di Gosho molto note e le commenta con parole che alcune di voi potranno trovare sorprendente.
Il Daishonin afferma: «In una battaglia il generale è l’anima per i soldati e se il generale si perde di coraggio, i soldati diventeranno codardi», e ancora: «Più forte è la fede, maggiore è la protezione degli dei» (La supremazia della Legge, RSND, 1, 545).
«Alcune di voi forse hanno pensato che queste parole fossero dirette a un uomo, essendo forti e vigorose. Il Daishonin, tuttavia, nutriva il più alto rispetto per l’eccezionale forza delle donne. […] E, come vediamo, espresse una fiducia assoluta [in Nichimyo] come “generale”, o grande leader, nella lotta per kosen-rufu» (NR, 536, 7).
Può sembrare strano parlare di battaglie e generali alla luce di quello che sta succedendo oggi in Europa… ma prego che da oggi voi donne Soka d’Italia, incarnando il più profondo rispetto e orgoglio per la vostra eterna missione di discepole di Sensei, vi alziate come invincibili, sagge, compassionevoli generalesse e grandi leader di kosen-rufu nelle vostre famiglie, nei vostri luoghi di lavoro e nelle vostre attività, così da diventare promotrici di una grande, nuova corrente di giovanile progresso dinamico e di pace.

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Piantiamo i semi della pace nel cuore di ogni persona

di Anna Conti, responsabile generale donne

È bello ritrovarci insieme proprio il giorno del compleanno della signora Kaneko! è come se lei fosse qui con noi, e sono certa che i nostri cuori sono colmi di gratitudine per tutti i suoi sforzi per kosen-rufu, per la pace nel mondo.
Come scrive nel suo messaggio dedicato alle donne e alle giovani donne, lei è entrata a far parte della Soka Gakkai più di ottant’anni fa, insieme alla sua famiglia. Era una bambina, e spesso partecipava agli zadankai insieme al presidente Makiguchi.
Mi emoziona tanto pensare che è cresciuta a fianco dei tre presidenti fondatori, percorrendo la via di maestro e discepolo insieme a loro: ha iniziato con Makiguchi, è stata discepola di Toda e poi, da settant’anni, è a fianco del presidente Ikeda e lo ha sempre sostenuto condividendo con lui la decisione e l’impegno instancabile di realizzare la pace e la felicità di ogni persona.
Fin dal 1964 ha accompagnato Sensei nei suoi viaggi per la pace, anche in Italia, nell’81, nel ‘92 e nel ‘94.
Per noi donne della Soka Gakkai la signora Kaneko rappresenta un esempio di profonda umanità e di dedizione totale alla costruzione della pace.
Per me personalmente è sempre stata un esempio di grande forza e coraggio, che mi ha ispirata nei momenti più duri della mia vita, proprio perché è sempre rimasta salda di fronte a qualsiasi tempesta, senza lamentarsi e senza mai perdere il sorriso.
Dietro al suo sorriso possiamo percepire una profonda fede e convinzione; e con il suo sorriso riesce a trasmettere la speranza invincibile che nutre nel cuore.
Proprio per questo è una fonte di ispirazione per tutte noi!
Il presidente Ikeda la descrive così nel libro La forza del sorriso:
«Mia moglie è la compagna della mia vita. A volte è la mia infermiera, la mia segretaria, mia madre, mia figlia o mia sorella minore. Ma il più delle volte, e soprattutto, è la mia compagna di lotta. Se ho potuto sostenere l’intenso programma di impegni che ho mantenuto finora, è grazie agli sforzi e al buon senso di mia moglie. Se dovessi conferirle un attestato di riconoscimento, sarebbe certamente un “premio al sorriso”» (cfr. Esperia, pag. 77).
In questi ultimi due anni in cui abbiamo dovuto affrontare tante sfide e difficoltà dovute alla pandemia, la signora Kaneko nei suoi messaggi ci ha sempre incoraggiato a recitare Daimoku con una fede invincibile per aprire un varco in ogni vicolo cieco e superare ogni ostacolo, senza arrendersi mai.
Allo stesso tempo, ci ha sempre esortato ad espandere la nostra rete di incoraggiamento reciproco. Infatti scrive:
«Stiamo affrontando un periodo difficile, in cui molte persone si sentono sopraffatte dall’ansia e dalla solitudine. Proprio per questo, il nostro impegno di avvicinarci agli altri con un sorriso e rimanere in contatto con loro, forgiando legami gioiosi che traboccano di saggezza e compassione, è senza dubbio una luminosa fonte di speranza e ispirazione senza limiti» (NR, 694, 4).
E in un altro messaggio scrive:
«Le donne e le madri sono il sole che illumina l’esistenza delle persone e della società. Cerchiamo di risplendere anche noi di una luce ancora più intensa e di ispirare gli altri, che seguiranno le nostre orme, a fare lo stesso! […] Impegniamoci insieme con gioia e armonia, continuiamo a condurre un’esistenza attiva, dedite al benessere dei nostri quartieri e delle nostre comunità, e alla costruzione della pace» (NR, 508, 8).
Credo che queste parole siano oggi più attuali che mai e ci spingono a pregare ancora più intensamente per creare e mantenere la pace in ogni angolo del pianeta!
Buon compleanno signora Kaneko! Tantissimi auguri da tutte le donne italiane e grazie infinite per i suoi sforzi accanto a Sensei per costruire la pace nel mondo!
A partire da oggi, noi ci impegneremo ancora di più per piantare i semi della pace nel cuore di tutte le persone intorno a noi!

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Creatrici di armonia e di pace

di Rosanna Sorelli, responsabile nazionale donne

Grazie infinite a tutte coloro che hanno contribuito dietro le quinte alla realizzazione di questa riunione, e a tutte voi, meravigliose partecipanti!
Questa riunione si tiene nel mese di febbraio, che per la Soka Gakkai significa shakubuku, cioè condividere con altre persone la nostra pratica buddista.
Questo spirito fondamentale ci porta a dialogare con le persone a noi vicine e a condividere con loro le nostre esperienze.
Non sempre abbiamo modo di parlare con le persone. Soprattutto negli ultimi tempi abbiamo avuto meno occasioni di socializzare.
Il Buddismo ci insegna che la strada per mostrare agli altri la grandezza di Nam-myoho-renge-kyo è nel nostro comportamento.
Ciò che gli altri “sentono” è il nostro stato vitale, che va al di là delle parole. Si percepisce in un sorriso, in un gesto gentile, “si sente nell’aria” quando c’è armonia.
Allo stesso tempo sappiamo bene cosa riescono a trasmettere uno stato vitale basso e le relative azioni…
Per questo è così importante la preghiera. La preghiera prima di tutto, prima di ogni altra azione. Proprio in un periodo come questo, dove le persone stanno affrontando tante difficoltà e dove la pandemia ha portato tanta disunità nella società, noi discepole di Sensei possiamo fare la differenza. E oggi, con una guerra in corso, così vicino a noi, che sta causando grande sofferenza, questa differenza si deve sentire, ora più che mai.
A partire dalle nostre riunioni, dai nostri incontri basati sulla fede, sullo studio del Buddismo, sulla relazione di maestro e discepolo e sullo scambio delle nostre esperienze.
Questo ci serve per rivitalizzarci e portare la nostra energia, il nostro stato vitale, il nostro comportamento positivo, nella società, dove ci sono guerre e conflitti più o meno visibili.
Possiamo influenzare l’ambiente intorno a noi e portare armonia e gioia, e non viceversa. Riguardo a questo noi donne abbiamo una grande missione, come creatrici di armonia e di pace.
Nel video di apertura abbiamo voluto presentare tutte le regioni d’Italia, in rappresentanza di tutte le donne. Un bouquet di fiori, tutti diversi. Colori diversi, forme diverse, fragranze diverse…
Personalmente vedere questo video mi ha molto commossa perché ho sentito che in Italia siamo veramente tutte diverse, ma così piene di calore e generosità! E anche così pronte a unirci nei momenti di difficoltà.
È veramente un onore far parte di un gruppo di persone così ricche di qualità!
Per il Buddismo la fragranza interna si manifesta all’esterno permeando tutto l’ambiente intorno a noi. Quella fragranza è il nostro stato vitale e si percepisce ovunque, oltre lo spazio e il tempo, nella vicinanza e nella lontananza, quindi anche online.
Sensei ci insegna con la sua stessa vita in che modo ottenere uno stato vitale di assoluta libertà.
Per questo è necessario ricercare costantemente la relazione con il maestro. Fondamentalmente Sensei ci sprona a non arrenderci mai, qualunque cosa accada.
Ci incoraggia così: «“Sempre vittorioso” è un’altra espressione per indicare uno spirito indomito. È la grande convinzione e il grande spirito combattivo che ci permette di affermare: “Vincerò assolutamente!”, “Alla fine vincerò”» (NR, 746, 2).
Quanta forza, quanta passione in queste parole!
Definendo le caratteristiche della rivoluzione umana, Sensei afferma: «La passione è un requisito anche per la felicità. Nella maggior parte dei casi, l’essere o meno felici dipende dall’essere o meno in grado di provare passione per le cose che fanno parte della nostra vita” (Cos’è la rivoluzione umana, Esperia, pag. 10).
Adesso miriamo a uno stato vitale “sempre vittorioso” e vinciamo su qualsiasi avversità!
Sensei, le donne italiane sono pronte a sostenere i nostri meravigliosi giovani in questo “Anno dei giovani e del progresso dinamico”, unite in una preghiera potente che ci vedrà intraprendere azioni coraggiose!
Vogliamo creare ondate di pace e felicità, perché è ciò di cui oggi la nostra società e le persone intorno a noi hanno bisogno. Vogliamo sconfiggere tutte le guerre, ovunque esse siano!
Grazie a tutte voi, meravigliose donne italiane!

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Messaggere di pace

Durante la riunione è stata presentata la Canzone delle donne Soka italiane, di cui pubblichiamo il testo

Sorge già di luce dorata
il sole di un tempo nuovo
quando nel mondo, la mia terra amata,
un passo avanti io muovo.

Aprirò coraggiosa ogni confine
con questo canto alla vita
rinascerò in ogni luogo
dando speranza infinita.

Messaggere di pace
uniamo i cuori
uniamo la voce
creiamo ondate
ondate di pace e di felicità.

Messaggere di pace
splendiamo di luce
coraggio e valore
creiamo ondate
ondate di pace e di felicità.

Come un giardino di stelle
brillano e spiccano il volo
mano per mano
dal tempo lontano
per rinnovare il voto.
Messaggere di pace
uniamo i cuori
uniamo la voce
creiamo ondate
ondate di pace e di felicità.

Messaggere di pace
splendiamo di luce
coraggio e valore
creiamo ondate
ondate di pace e di felicità.

Mai dimenticherò il mio voto
“Mai sconfitte” è il nostro nome
Sensei con te, Sensei con te.

Messaggere di pace
uniamo i cuori
uniamo la voce
creiamo ondate
ondate di pace e di felicità.

Sensei con te unite
per l’eternità.

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Determinazioni

Valentina Dughera e Tamiko Kaneda hanno condiviso le determinazioni delle Giovani mamme e della generazione dei Giovani gigli bianchi

Giovani mamme
di Valentina Dughera

Nell’Anno dei giovani e del progresso dinamico, con lo sguardo rivolto al 2030, noi giovani mamme desideriamo costruire nel nostro cuore la profonda consapevolezza che ogni sforzo, anche quello che ci sembra più scontato, ha la forza di lastricare la strada per trasformare in modo radicale la società secondo gli ideali umanistici portati avanti dai nostri tre maestri.
Molto spesso le madri cadono nello sconforto e nell’isolamento e talvolta pensano di non poter avere un forte impatto perché oberate dalle incombenze di tutti i giorni.
Conoscendo molto bene questa condizione, siamo determinate a non lasciare nessuna sola e a condividere con ognuna i caldi incoraggiamenti del nostro maestro, mettendoli in pratica noi per prime.
Sono proprio la vita quotidiana e le attività di tutti i giorni il nostro palcoscenico!
È il Daimoku che recitiamo al mattino presto, mentre i nostri figli dormono, a scuotere la terra! Sono i nostri sforzi sinceri in famiglia, nel lavoro e nella società a creare ondate di pace e di concreto umanesimo!
Continuando a recitare Daimoku con serietà unite al nostro maestro, preghiamo affinché i nostri figli e successori, i figli del mondo intero, possano manifestare le loro potenzialità e prendere il testimone per continuare la nostra eterna staffetta per la pace e per il bene della gente comune.
Desideriamo stabilire con forza questa decisione nel nostro cuore affinché, anche quando tutto ci sembra inutile o ci sembra che i nostri figli si comportino come noi non vorremmo, possiamo tornare ad essa con la fiducia che attraverso il nostro esempio stiamo “educando” il futuro di kosen-rufu.
Vogliamo inoltre essere le prime a sostenere i giovani alimentando nei loro confronti la più profonda fiducia, impegnandoci a “far crescere le loro ali”, sostenendoli senza appesantirli.
In questi otto anni che conducono al 2030, decidiamo di realizzare ogni nostra preghiera stabilendo nel nostro cuore la fede corretta dell’eterna vittoria di maestro e discepolo, da tramandare alle future generazioni.
Ognuna a proprio modo, ognuna con la propria fragranza, illuminiamo le nostre comunità e facciamo sbocciare innumerevoli “fiori umani” in ogni angolo della società attraverso la nostra rivoluzione umana e l’incoraggiamento reciproco.
Questa è la promessa che, come giovani mamme, oggi facciamo al nostro maestro!

Giovani gigli bianchi
di Tamiko Kaneda

Quasi tre anni fa in Lombardia un gruppo di pioniere dei Giovani gigli bianchi prendeva piede e nonostante le condizioni avverse causate dalla pandemia, l’attività di questo gruppo ha cominciato a sbocciare in varie regioni italiane fino ad arrivare a oggi, dove questi “fiori” sono presenti in tutte le regioni italiane!
Colgo l’occasione per ringraziare ciascuna di voi, perché senza l’unione delle nostre forze e della nostra passione, tutto questo non sarebbe stato possibile.

In uno dei suoi incoraggiamenti rivolto alla generazione dei Giovani gigli bianchi, Sensei fa riferimento al principio buddista di “ciliegio, susino, pesco e prugno selvatico” (BS, 124, 47) e afferma:
«Non esiste – né tantomeno è necessario – un unico modo corretto, una risposta valida per tutte che indichi esattamente cosa si debba o non si debba fare.
È semplice evidenziare i punti deboli e i difetti degli altri.
Ma è solo scoprendo e mettendo in risalto le loro qualità e i punti di forza, aiutandoli a migliorare sempre più, incoraggiandoli con lungimiranza e continuando a vegliare sulla loro crescita che sarà possibile far sbocciare un gioioso giardino di “fiori umani”, in cui ognuno risplenda delle proprie caratteristiche uniche» (NR, 700, 7).
La generazione dei Giovani gigli bianchi ha l’obiettivo di creare un’ulteriore occasione di approfondimento della fede attraverso lo “studio attivo” de La nuova rivoluzione umana, in particolare il volume 30. Inoltre, come dice l’espressione “studio attivo”, l’obiettivo è cercare di applicare nella vita quotidiana ciò che più ci è rimasto impresso e poi, negli incontri successivi, condividere la nostra esperienza, le nostre lotte quotidiane, le battute d’arresto e ciò che abbiamo compreso.
È un momento in cui ci alleniamo a mettere in pratica ciò che ci dice Sensei: mettere in risalto le qualità, i punti di forza e l’unicità di ognuna.
In questo modo riusciremo a farlo anche negli altri ambiti della nostra vita quotidiana e con il nostro comportamento riusciremo a trasformare la nostra società, basata sul giudizio e sul pregiudizio, in una società inclusiva che rispetta l’unicità e non lascia indietro nessuna persona, una società pacifica.
Abbiamo davvero un’importante missione da realizzare e il nostro maestro ha totale fiducia in ognuna di noi.
Perciò da oggi, mirando al 2030, ripartiamo rinnovando il nostro voto di Bodhisattva della Terra e diamo prova concreta delle nostre vite felici che rispecchiano la nostra unicità.

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Voci dagli zadankai

Subito dopo la riunione generale, le donne si sono divise in 400 zadankai. Di seguito alcuni commenti

Lucilla, Roma: La riunione è stata un’ondata di gioia e gratitudine per aver incontrato questa pratica che ci incoraggia a essere più forti delle nostre difficoltà, a essere gioiose vincitrici qualunque cosa accada.

Barbara, Palermo: Mi ha colpito il richiamo costante al rispetto per la diversità di ciascuno, alla libertà e alla dignità del pesco, del ciliegio del susino e del prugno selvatico. E l’invito al sorriso come strumento per unire il cuore delle persone. Grazie.

Elena, Firenze: È stato così intenso che non mi sembrava di essere sola davanti al computer ma di essere veramente tutte insieme!

Barbara, Fano: Non esistono barriere quando c’è la famiglia Soka! Questa riunione è stata spettacolare, ho il cuore che vibra. è come se ognuna di noi fosse stata rappresentata con la sua fragranza. Credo che ognuna si sia ritrovata e questo è bellissimo, è veramente un’emozione unica. Ho gli occhi e il cuore pieni di lacrime di gioia! Un grazie a tutte. Non è vero che lo schermo è un limite. Non esistono limiti quando parla il cuore.

Gavina, Roma: Riunione intensa, pieni di obiettivi diversi, di umanità e determinazione. Molta allegria e desiderio di andare avanti con una fede più salda e decisa. Allo zadankai abbiamo parlato di armi nucleari, guerra, puntare sui giovani, relazione maestro discepolo, shakubuku, non aver paura delle difficoltà, senso di missione…

Nilla, Cosenza: Sicuramente diventare sempre più una buona discepola del maestro, stare accanto a lui in questa maratona anche quando perdo il fiato… Rafforzare questa preghiera potente, in questo momento così difficile per l’umanità, ruggire davanti al Gohonzon per fare esperienze che trasmettano speranza e fiducia.

Alice, Palermo: Questa è la mia determinazione generata dalla riunione: decidere ogni giorno attraverso la preghiera di essere un sole. Percepire il legame che esiste dall’infinito passato con le nostre compagne di fede. Non scoraggiarsi, rideterminare e agire per la pace verso un 2030 luminoso per le nostre comunità e per tutta l’umanità! Sentire di essere la persona giusta al momento giusto.

Simon, Torino: È stata una riunione molto intensa e incoraggiante, grazie agli interventi molto profondi e bellissimi sorrisi. Le esperienze sono state molto toccanti. Ho sentito come davvero la nostra trasformazione interiore e la manifestazione della gioia e della libertà dentro di noi sarà la causa per trasformare questo mondo. Quindi tanta speranza, tanto incoraggiamento e tantissima luce. Viva le donne Soka!

Alessandra, Roma: È stato entusiasmante condividere la preparazione con tutte le compagne di fede, perseverare insieme nello studio de La nuova rivoluzione umana, nello shakubuku, sfidarci per mantenere l’obiettivo di Daimoku e raccontarci via via i nostri progressi sostenendoci una con l’altra in queste settimane. Questo ci ha permesso di approfondire il legame tra noi e di arrivare alla riunione con un senso di profonda motivazione! Grazie di cuore.

Simona, Bari: Un calore incredibile nel cuore, una brezza fresca che ha dipanato le nubi della paura e del pessimismo, un immenso incoraggiamento per essere parte del cambiamento, che è possibile e vicino.

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