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Io decido di vincere con la fede - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:19

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Io decido di vincere con la fede

Martina Cainarca Cassina de’Pecchi (MI)

A causa delle sue esperienze durante la sua infanzia, Martina aveva radicato nel suo cuore sentimenti di paura e rabbia e la convinzione di non meritare l’amore. Determinata ad allineare il suo cuore a quello del maestro, si impegna nella pratica buddista e trasforma il suo cuore, riuscendo a decidere con coraggio di realizzare una famiglia armoniosa… i risultati sono meravigliosi

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A causa delle sue esperienze durante la sua infanzia, Martina aveva radicato nel suo cuore sentimenti di paura e rabbia e la convinzione di non meritare l’amore. Determinata ad allineare il suo cuore a quello del maestro, si impegna nella pratica buddista e trasforma il suo cuore, riuscendo a decidere con coraggio di realizzare una famiglia armoniosa… i risultati sono meravigliosi

Pochi mesi dopo la mia nascita, mio padre se ne andò di casa e in seguito ai suoi successivi matrimoni sono diventata la maggiore di sette fratelli e sorelle. Sono cresciuta come una bambina all’apparenza riservata e timida, ma un passato di abusi infantili e dinamiche familiari difficili avevano radicato in me paura, rabbia e fragilità, e la convinzione di non meritare l’amore.
Ho incontrato la pratica buddista nel 2017, in un momento di cambiamenti importanti, tra cui la chiusura di una relazione che mi rendeva profondamente infelice. Ciò che più mi faceva soffrire era la solitudine che sentivo nel mio cuore. Ero convinta di non meritare una relazione felice. Spinta dal bisogno di colmare questo vuoto affettivo, ho iniziato a intrecciare relazioni con uomini che uno dopo l’altro se ne andavano, ripetendo ciclicamente quella straziante sensazione di abbandono.
Sensei scrive: «Se volete provare il vero amore è importante prima di tutto che sviluppiate sinceramente una forte identità. […] perciò è essenziale che decidiate per prima cosa di migliorare voi stessi» (Amore e amicizia, Esperia, pag. 56).
Ho cambiato il mio modo di pregare recitando Daimoku decisa a vincere, ad alzare il mio stato vitale e a diventare “un sole gioioso di felicità”, come ci incoraggia Sensei.
In questi anni l’attività per kosen-rufu mi ha permesso di aprire il mio cuore agli altri e andare oltre il mio piccolo io. Ho continuato a sfidarmi anche quando avevo paura di non farcela e la tentazione di scendere a compromessi si ripresentava. Così ho iniziato a sentirmi una donna nuova, ogni giorno più forte e più felice, proprio come avevo determinato. Ero ripartita da me!
Nel 2020, in piena pandemia, è entrato nella mia vita un uomo di valore, il mio attuale compagno, che poco dopo il nostro incontro è stato colpito da un’esperienza dolorosa. Ho pregato per sostenere lui e i suoi genitori, che mi hanno accolta come una figlia, e il nostro rapporto si è talmente rafforzato che abbiamo iniziato a progettare la nostra famiglia.
Nel frattempo, mentre da un lato costruivo, dall’altro si verificava una forte lite telefonica con mio padre con cui ho avuto negli anni una relazione occasionale e difficile. Emersero dettagli sulla mia infanzia che mi procurarono ancora più dolore.
In preda alla rabbia gli urlai che poteva dimenticarsi di avermi come figlia. Subito dopo mi tornarono in mente le parole di Nichiren Daishonin: «L’inferno è nel cuore di chi interiormente disprezza suo padre e trascura sua madre» (Gosho di Capodanno, RSND, 1, 1008).
Da lì in poi ho indirizzato il mio Daimoku verso il desiderio profondo di sviluppare una fede per realizzare una famiglia armoniosa per kosen-rufu.
La paura ha preso il sopravvento quando da alcune analisi mediche è risultata una grossa difficoltà ad avere figli, e l’età non giocava a mio favore.
Nella spiegazione del Gosho L’apertura degli occhi, il maestro Ikeda scrive che “pace e sicurezza” derivano prima di tutto da uno stato vitale che ci consente di continuare a lottare instancabilmente contro le difficoltà. Dovevo ripartire da un cuore saldo, coraggioso e forte!
Determinata ad allineare il mio cuore a quello del maestro, ho trovato il coraggio, dopo oltre due anni, di scrivere a mio padre.
Sentivo nel profondo del cuore che non volevo più mantenere muri che arrecavano sofferenza, volevo gettare il primo mattone per costruire un ponte e diventare messaggera di pace. Improvvisamente dentro di me sono svanite rabbia, paura e aspettative. Anche il timore che non mi rispondesse, non mi apparteneva più. Mio padre lesse il messaggio ma non rispose.
Con forza e leggerezza, compresi che ognuno ha il suo tempo, che anche io lo avevo ferito e dovevo rispettare i suoi sentimenti. Accettai l’idea che potesse anche non rispondermi mai.
A giugno di quest’anno, contrariamente a quanto i medici ci avevano riferito, ho scoperto di aspettare una bambina. Tra lo stupore e mille emozioni ho continuato a recitare Daimoku con gratitudine pensando a quanto sarebbe stato bello poter condividere questa esperienza anche con mio padre.
Ad agosto ho ricevuto una sua risposta al mio messaggio. Mio padre mi ha donato parole importanti dichiarando il suo intento di ricostruire il nostro legame, ma confidandomi di non sentirsi pronto. Ho accolto con grande gioia questo spiraglio di dialogo e ho realizzato quanto ogni mio sforzo nell’incoraggiare le persone, nello studiare il Buddismo, nel fare l’offerta per kosen-rufu e nell’aprire la mia casa per le riunioni, mi ha dato la straordinaria possibilità di accelerare la trasformazione del mio karma.
Sensei scrive: «Il ciliegio fiorisce come un ciliegio e vive per realizzare la sua unicità; lo stesso è vero per il susino, per il pesco e per il prugno selvatico. Ognuno di noi ha la propria indole e il proprio carattere e ciascuno è nobile e degno di rispetto. Per questo si dovrebbe vivere con un forte senso di sé, rimanendo fedeli a ciò che si è» (Cos’è la rivoluzione umana, Esperia, pag. 117).
Ho lottato in tutti questi anni per capire che dovevo rispettare la mia vita così com’è. Ho messo da parte la mente e ho lasciato andare il cuore.
Non importa quando e come, io decido di vincere con la fede per incoraggiare tante donne che stanno vivendo le mie stesse difficoltà! Ora sento la mia vita fluire finalmente al mio ritmo; sto ricostruendo la mia famiglia d’origine, tra pochi mesi diventerò madre e a fine ottobre mi sposerò, realizzando così la mia vittoria entro il 2022, proprio come avevo determinato!
Ringrazio profondamente i miei compagni di fede e tutte le giovani donne per avermi sostenuto e incoraggiato in questi anni a non indietreggiare mai e a continuare a sfidarmi nella fede.
Dedico questa vittoria a Sensei rinnovando il mio voto di dedicarmi a kosen-rufu, con la promessa di continuare a lottare per sostenere sempre la mia famiglia armoniosa!

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