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Ora è il momento di alzarci con coraggio - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:04

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Ora è il momento di alzarci con coraggio

Questa serie è dedicata alle attività dei giovani in tutta Italia. In questa puntata intervistiamo i responsabili giovani della regione Firenze: Marianna, Cesare, Marta e Alessio rispondono insieme raccontando le loro attività e condividendo le determinazioni legate all’evento che si terrà il 26 giugno in occasione del 30° anniversario dell’inaugurazione ufficiale da parte di Sensei del Centro culturale italiano a Firenze (25 giugno 1992)

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Questa serie è dedicata alle attività dei giovani in tutta Italia. In questa puntata intervistiamo i responsabili giovani della regione Firenze: Marianna, Cesare, Marta e Alessio rispondono insieme raccontando le loro attività e condividendo le determinazioni legate all’evento che si terrà il 26 giugno in occasione del 30° anniversario dell’inaugurazione ufficiale da parte di Sensei del Centro culturale italiano a Firenze (25 giugno 1992)

La regione Firenze è nata a dicembre 2021. È composta da tre territori, Centro Talenti, Firenze nord e Firenze sud, e dall’hombu Mugello. In totale ci sono 720 giovani che si stanno sfidando e portando avanti la propria rivoluzione umana!

Con quali determinazioni avete cominciato la vostra attività nella neonata regione Firenze?

La nostra regione è giovanissima, è nata a dicembre 2021, e la prima volta che noi quattro responsabili regionali giovani ci siamo visti è stato per scrivere a Sensei. Non ci conoscevamo ancora, è stato emozionante e quell’incontro resta un ricordo indimenticabile. Abbiamo sentito l’importanza dell’eredità dello spirito dei “ragazzi dell’81”, che incontrarono Sensei nel 1981, e ci siamo rinominati “i ragazzi del 2021”.
Nella nostra lettera a Sensei abbiamo espresso le nostre determinazioni verso il 2030, con il desiderio di propagare la Legge, e tramite la nostra rivoluzione umana creare una Soka Gakkai per le persone, eternamente giovane, per realizzare kosen-rufu nella nostra città. La nostra determinazione è di sfidarci ogni giorno per costruire un’unità inamovibile come il monte Fuji affinché venga trasmessa ai futuri “ragazzi del 2031”!
Desideriamo rendere ancora più vivo quel passaggio de La nuova rivoluzione umana in cui, sulla collina di Fiesole, dialogando con i giovani, Sensei disse: ««Verrà sicuramente il giorno in cui la luce della Legge mistica risplenderà dalle finestre di molte delle case che potete vedere da qui. Il tempo di realizzare kosen-rufu è vicino. Ora è il momento per ognuno di voi di alzarvi da soli con coraggio» (NRU, 30, 380)».

È iniziata una nuova fase di ripartenza delle nostre attività in presenza. Quali iniziative state portando avanti nella vostra regione?

Le nostre attività in presenza stanno ripartendo dagli zadankai, dalle visite a casa e fuori, all’aperto, incontrandoci per un aperitivo o un caffè. Inoltre stiamo utilizzando il nostro Centro culturale per le attività dei vari territori e per le guide personali nella fede.
Un evento importante si è tenuto l’8 maggio, quando abbiamo realizzato un festival del Gruppo futuro insieme alle altre regioni della Toscana. È stata una giornata bellissima, con incoraggiamenti sia ai giovanissimi che ai genitori, con un concerto finale!
Un’altra attività molto importante è stata la riunione generale delle giovani donne, che ha visto la partecipazione di 120 ragazze dalle regioni Firenze, Toscana Nord e Toscana Est. è stata molto leggera e significativa, naturale e spontanea. Dopo questa riunione, tante giovani donne hanno condiviso quanto sia importante e meraviglioso avere legami così profondi, amicizie sincere basate sulla fede.
Il desiderio di riportare una vittoria a Sensei ci ha portato a condividere con lui ogni passo di questa attività, dall’inizio alla fine. È stato bellissimo!
Ora, il 26 giugno, si terrà un evento in occasione del trentesimo anniversario dell’inaugurazione ufficiale del nostro Centro culturale (25 giugno 1992). L’obiettivo condiviso è che ciascuno di noi accompagni almeno un ospite e la nostra determinazione è che questo evento dia slancio alle nostre attività in presenza, che possano essere anche meglio di prima!

in che modo vi state impegnando nell’ereditare il profondo significato di questo 30° anniversario dell’inaugurazione del Centro culturale italiano a Firenze, che coincide con la settima visita di Sensei in Italia?

Questo importante anniversario rappresenta la prima grande attività dopo la pandemia, quindi è una vera e propria ripartenza, e corrisponde a un rilancio nella fede di ciascuno di noi.
Stiamo coinvolgendo tantissimi giovani che si stanno sfidando nelle varie attività, con l’obiettivo di rinnovare lo spirito di “alzarsi da soli” e costruire il nostro futuro. Noi in primis ci siamo presi la responsabilità organizzativa e del successo di questo evento, che abbiamo chiamato “K30” (da kaikan – Centro culturale – e 30 anni).
Siamo ispirati e incoraggiati dallo spirito pioneristico, dalla grinta e dal cuore colmo di gratitudine degli adulti e tutto ciò rappresenta una grande opportunità per rafforzare la nostra unità di itai doshin.
Sicuramente è una grande sfida riuscire a conciliare tutti gli impegni, ma siamo animati da un’immensa gratitudine verso Sensei. Stringere un legame con gli adulti è un aspetto fondamentale, sentiamo che in questa occasione è come se ci stessero passando un testimone, come in una staffetta: lo spirito pionieristico con cui hanno costruito il movimento di kosen-rufu in Italia.
Dopo la pandemia non è scontato che tutti i giovani decidano immediatamente di partecipare alle attività, ci vuole una forte determinazione. Questa determinazione viene dal prendersi la responsabilità della vittoria.
È una grande opportunità per la nostra vita e per tutti i giovani di Firenze, e di conseguenza per lo sviluppo di kosen-rufu in Italia.
Sentiamo che è un momento storico. Qualsiasi cosa accada vogliamo andare fino in fondo, non importa quali difficoltà possano emergere!

Quali sono le vostre determinazioni per il futuro?

In cima alla lista delle nostre determinazioni c’è la crescita dei Gruppi futuro e studenti. Abbiamo il desiderio che i giovani siano protagonisti delle attività, che ognuno si senta a proprio agio, con uno spirito attivo.
Adesso che stiamo riprendendo le riunioni in presenza, vogliamo essere dei giovani vittoriosi che con il loro esempio diffondono un entusiasmo contagioso. Desideriamo instaurare un legame di amicizia con ogni singolo giovane, per essere felici e realizzare grandi prove concrete. E, condividendo i benefici che sperimentiamo grazie allo shakubuku, vogliamo dare un forte impulso alla nostra crescita.
Firenze è il centro dello sviluppo storico di kosen-rufu in Italia. Il nostro compito è trasmettere il cuore del nostro maestro grazie a profondi legami di amicizia. Il “K30” è l’inizio di tutto questo.
È come se Sensei tornasse in Italia. Il kaikan di Firenze apre le porte a tutta Firenze, a tutta Italia, a tutto il mondo. È veramente un nuovo Rinascimento!

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La gioia che deriva dallo shakubuku
di Marianna Galaverni

Da quattro anni chiedo consigli nella fede sul tema dello shakubuku, che per me è sempre stata una sofferenza enorme, poiché non sono mai riuscita a farlo con leggerezza e spontaneità. Ho promesso a Sensei che sarei migliorata molto su questo aspetto, poi quando è iniziata la pandemia mi sono chiesta: ma come faccio ora a realizzare questa promessa a Sensei?
Sono partita da una cosa apparentemente semplice: recitare Daimoku per fare shakubuku. Da quel momento tutto è cambiato. Grazie a questo desiderio coltivato davanti al Gohonzon sto facendo delle esperienze incredibili. L’ultima è stata con Ilda, una ragazza albanese che frequenta la mia università, che un giorno mi ha detto: «Sto cercando una filosofia che mi permetta di essere felice». In pratica è venuta a chiedermi di parlarle del Buddismo!
Ho cominciato quindi a condividere le mie esperienze e le mie lotte, abbiamo stretto una bellissima amicizia.
Poi l’ho invitata a una riunione ed è stato incredibile: dal primo momento sembrava che fosse tornata a casa sua; completamente a suo agio, ha recitato Daimoku con grande impegno e ha condiviso aspetti profondi della sua vita.
Ora grazie al Buddismo sta facendo esperienze meravigliose.
Sto capendo con la mia vita cosa significa quando diciamo che lo shakubuku regala gioia alla nostra vita.

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Una profonda gratitudine per la Soka Gakkai
di Cesare Filiberto Tenuta

Sono arrivato a Firenze lo scorso settembre, dopo un trasferimento a scuola dalla Calabria.
Nella nuova scuola ho trovato persone che già conoscevo, questo mi ha incoraggiato molto.
Ma la cosa più bella è trovarmi in una realtà in cui il Buddismo è conosciuto e la Soka Gakkai è molto apprezzata. Questo mi sta aiutando nel creare legami di fiducia: grazie al fatto che sono un membro della Soka Gakkai i miei colleghi si fidano di me. Adesso sto mirando all’anniversario dell’inaugurazione del nostro Centro culturale per portare quattro amici all’evento.
Inoltre ogni giorno apro la mia vita e condivido le mie esperienze con la mia compagna che non è praticante. Proprio l’altro giorno mi ha detto: «Se vuoi, per questo evento che state organizzando posso dare una mano anch’io!».
Sono determinato a dare il meglio in questa attività e a riversare nella mia vita i benefici che ne deriveranno per realizzare una prova concreta.

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