Risposta a cura della redazione
Dopo oltre due anni di attività online a causa della pandemia, questa è la domanda che tutti noi ci poniamo, seppur consapevoli di quanto sia importante tutelare innanzitutto la salute e l’incolumità di ogni persona.
Fino al mese di marzo, le riunioni in presenza si tenevano solo nei Centri culturali, grazie a un Protocollo di sicurezza che ci ha consentito in questi due anni di organizzare anche le consegne dei Gohonzon ai nuovi membri.
Di recente, a seguito dell’allentamento delle misure adottate dal Governo, il Consiglio nazionale dell’IBISG ha stabilito di riprendere gradualmente le attività in presenza nelle abitazioni private, sulla base di un forte senso di responsabilità individuale e con il desiderio di “non lasciare nessuno indietro”.
Infatti, dall’inizio di aprile sono riprese le cerimonie di apertura dei Gohonzon nelle case per i nuovi membri che lo desiderano, e le visite a casa laddove è possibile, con l’accordo reciproco.
In entrambi i casi è importante considerare la disponibilità della persona ospitante e dei suoi conviventi, senza creare pressioni di alcun tipo. Inoltre si consiglia di limitare la recitazione di Gongyo e Daimoku a 15 minuti, come nei Centri culturali.
Come progetto futuro, a partire dall’ultima settimana di maggio si potranno ricominciare a tenere gli zadankai nelle case.
Per realizzare questo saranno fondamentali il dialogo e la collaborazione tra tutti i responsabili e i membri per verificare localmente, in ogni settore e gruppo, la possibilità di riprendere gli zadankai in presenza, non dimenticando che alla base di tutto ci deve essere la cura di ogni singola persona.
Occorre prestare la massima attenzione ai dettagli e prendere in considerazione vari aspetti, come ad esempio:
- Verificare la disponibilità dei luoghi di riunione confrontandosi con i membri che offrivano la casa prima della pandemia, tenendo conto delle opinioni dei loro familiari e nel rispetto dei vicini che non sono più abituati a vedere flussi di persone che si recano nelle case.
- Considerare anche il numero delle persone che partecipano in un gruppo: se il gruppo è numeroso si potrà dividere in due o più “nuclei” (di cinque/sei persone), da stabilire in base alla capienza dei luoghi disponibili.
- Nel caso in cui ci siano persone che non possono partecipare allo zadankai in presenza, è importante prevedere la possibilità di farlo online, così nessuno si sentirà escluso (ad esempio si potrebbe mantenere uno zadankai online in ogni settore).
In questo modo le nostre attività si terranno in una forma “ibrida” o “mista”: in parte online e in parte in presenza, così da soddisfare le diverse esigenze, senza discriminazioni.
La durata massima dello zadankai sarà di un’ora e 15 minuti, riservando 15 minuti alla recitazione di Daimoku e Gongyo, come nei Centri culturali. E come sempre si raccomanda di terminare le riunioni al massimo entro le 21.30 avendo cura del vicinato e delle persone che ci ospitano.
Gli zadankai, insieme allo studio del Gosho, sono il cuore delle attività della Soka Gakkai.
Sensei li definisce “un’oasi spirituale nel mezzo della dura realtà della società moderna”: riconfermiamo quindi lo spirito originario di questi preziosi incontri e uniamo i nostri sforzi affinché ogni partecipante ne sia ispirato e incoraggiato nella fede ora più che mai.
Per quanto riguarda gli esami di Buddismo, si sta valutando il periodo in cui poterli svolgere: in passato abbiamo sempre utilizzato le scuole e altre strutture esterne, perciò bisognerà verificare diversi aspetti che richiedono più tempo di valutazione.
Per quanto riguarda le riunioni di studio e le riunioni dei Gruppi giovani, donne e uomini, essendo queste a livello di settore o di capitolo, per ragioni di affluenza e di spazi continueranno per il momento su piattaforma online, oppure in presenza nei Centri culturali.
Il maestro Ikeda scrive:
«Non è assolutamente un caso se ci troviamo, in questo momento, a impegnarci insieme nella pratica del Buddismo del Daishonin. Siamo nati nell’Ultimo giorno della Legge per adempiere al voto formulato insieme, uniti da un profondo legame sin dal tempo senza inizio. Quando i compagni di fede svilupperanno la consapevolezza di essere ciò che sono oggi in virtù di tale relazione, potranno creare saldi legami tra loro e faranno emergere un’immensa forza» (NR, 620).
Ispirati da queste parole rinnoviamo la determinazione di vincere insieme, basandoci su una profonda preghiera e su un forte senso di responsabilità personale, con creatività, saggezza e nel rispetto delle esigenze di ogni persona.
