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L’inizio di un viaggio meraviglioso - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:27

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L’inizio di un viaggio meraviglioso

Chiara Ferrentino, Roma

Chiara ha iniziato a praticare durante il lockdown e racconta l’immensa gioia provata quando finalmente ha ricevuto il Gohonzon

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Chiara ha iniziato a praticare durante il lockdown e racconta l’immensa gioia provata quando finalmente ha ricevuto il Gohonzon

Ho vent’anni e ho incontrato il Buddismo poco più di un anno fa grazie a Tommaso, a cui durante il lockdown ho chiesto di parlarmi del Buddismo.
Costretta a casa con la mia famiglia, ognuno di noi stava tirando fuori la parte peggiore di sé e avevo bisogno di tornare in armonia con loro. Era molto difficile fare Daimoku da sola, ma già dalla prima volta ho sentito che mi stavo riconnettendo a me stessa. Ho quindi iniziato a studiare tutti i libri che mi mandava Tommaso, che continuava a parlare con me e a rispondere alle mie domande. Ho perso mia madre a dodici anni e mio padre ha fatto tutto il possibile per crescerci al meglio ma quando si è piccoli non è facile vedere il buono nelle azioni dei genitori.
Questo rapporto complicato con papà, ma anche tra noi fratelli, ha fatto sì che iniziassimo ad allontanarci sempre di più. Ho cominciato a recitare Daimoku con tutto il cuore affinché potessero essere felici e per trovare la forza di riavvicinarmi soprattutto a mio padre. Più volte ho pensato che non ci sarei riuscita, tornavo sempre nella condizione di Inferno e ci rimanevo per giorni. Ma finalmente sapevo di avere un mezzo per costruire la vita che desideravo.
In un video proiettato durante una riunione, Sensei racconta che il presidente Makiguchi si rivolse ai suoi carcerieri affermando che nonostante lui fosse imprigionato, il flusso di kosen-rufu non si sarebbe mai fermato grazie all’impegno di Toda e dei suoi discepoli. Percependo la sua convinzione ho sentito per la prima volta che avevo realmente il potere di realizzare la mia vita con le mie azioni. Ho sentito che avrei superato qualsiasi ostacolo perché ero determinata ad arrivare al mio obiettivo. Il Daishonin scrive: «Credere nel mutuo possesso dei dieci mondi è difficile quanto credere che il fuoco esista in una pietra o i fiori all’interno di un albero, eppure nelle giuste condizioni questi fenomeni si manifestano, e allora ci crediamo. La cosa più difficile da credere è che il mondo di Buddità esista nel mondo umano, com’è difficile credere al fuoco dentro l’acqua o all’acqua dentro il fuoco» (L’oggetto di culto per l’osservazione della mente, RSND, 1, 318).
È andata esattamente come desideravo. Ho iniziato a far cadere i muri che avevo creato con la mia famiglia; ho visto cadere anche i loro e abbiamo iniziato a tenderci la mano per riavvicinarci. La strada è ancora lunga, ma ora lottiamo per lo stesso obiettivo.
Ho iniziato a parlare anche a loro del Buddismo e ho trovato un’apertura inaspettata.
A settembre vedendo gli obiettivi che avevo raggiunto, mi sono resa conto di aver fatto passi da gigante. Così ho chiesto di poter ricevere il Gohonzon. La data era fissata per febbraio, ma a causa del Covid le consegne sono state rimandate e mi sono parecchio demoralizzata. Per fortuna non ho mai smesso di partecipare alle riunioni online, e poter condividere le esperienze col mio gruppo mi ha molto incoraggiata. Quando è stata rimandata anche la consegna di marzo, ho pensato che fosse un’occasione per poter praticare e studiare di più: volevo prepararmi bene, volevo essere forte!
Quando finalmente ho ricevuto il Gohonzon, ho pianto come poche volte nella mia vita, ho sentito una gioia che non avevo mai provato. Davanti al Gohonzon del Centro culturale ho sentito la vita scorrermi nel cuore. Tornata a casa, inaspettatamente mio padre aveva preparato un pranzo per festeggiare, mi ha abbracciata facendomi gli auguri e lo stesso mio fratello! Abbiamo parlato molto del Buddismo.
Oggi posso dire che la mia famiglia è molto più unita. Tutti in casa rispettano il Gohonzon e ogni tanto mia sorella recita Daimoku con me.
Ho ancora tantissimo da imparare e migliorare, ma ora so che posso farlo perché ho una forza che non credevo di poter tirare fuori.
Continuerò a praticare e a impegnarmi fino a realizzare totalmente l’armonia familiare, e ad aiutare concretamente i miei amici parlando loro del Buddismo. Nel frattempo continuerò a crescere: questo è solo l’inizio di una meravigliosa vita con grandi obiettivi!

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