Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
La forza della fede fa la differenza - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:21

768

Stampa

La forza della fede fa la differenza

Virginia Cipressi, Reggio Emilia

Dedicandosi con passione alla pratica buddista e perseverando nell’attività con le giovani donne, Virginia è riuscita, nonostante le difficoltà, a trovare un lavoro stabile che le permette di creare valore nel campo della cultura, proprio come desiderava

Dimensione del testo AA

Dedicandosi con passione alla pratica buddista e perseverando nell’attività con le giovani donne, Virginia è riuscita, nonostante le difficoltà, a trovare un lavoro stabile che le permette di creare valore nel campo della cultura, proprio come desiderava

Pratico il Buddismo da sette anni e sono accadute così tante cose… Ogni passo importante, ogni cambiamento graduale o improvviso, ogni sfida e sofferenza sono state occasioni per approfondire la fede e fare un percorso dentro me stessa, sempre più in profondità. In questi anni, avendo deciso di intraprendere un percorso di studi umanistici, il ritornello “con la cultura non si mangia” mi ha sempre accompagnata, e sono riuscita a metterlo a tacere solo con il Daimoku.
Il 2020 è stato un anno particolarmente complesso durante il quale il mio contratto nell’assessorato alla cultura del comune di Reggio Emilia era terminato e la situazione pandemica aveva messo la cultura agli ultimi posti delle priorità globali. Sembrava impossibile trovare un lavoro nel mio campo. Nonostante ciò, iniziai a mettere un’azione dietro l’altra, con la certezza che avrei fatto un’esperienza fondamentale. Inviavo il mio curriculum e affrontavo colloqui con aziende, cooperative e anche realtà che non c’entravano nulla né con l’arte né con la cultura.
La svolta è stata quando ho deciso che avrei dedicato ancora più energie e tempo alla pratica buddista e all’attività con le giovani donne del settore di cui ero responsabile, senza arrendermi finché non avessi trovato il lavoro giusto per me.
Nel pieno dell’inverno, quando la nostra regione era in zona rossa e le istituzioni culturali chiuse o fortemente limitate nei servizi, mi arrivò inaspettatamente una proposta di lavoro nella biblioteca pubblica della mia città. Fu una gioia enorme! Iniziai piena di gratitudine, con queste parole di Sensei incise nel cuore che trovai su Il Nuovo Rinascimento dedicato al tema del lavoro (NR, 648): «Anche se siete neo assunti, o non ricoprite una posizione di rilievo, non dovreste mai perdere il desiderio di impegnarvi e di proteggere la vostra azienda in modo che essa possa svilupparsi ed espandersi, comunicando gioia a chi vi circonda» (NRU, 24, 254).
Il lavoro in biblioteca era entusiasmante, mi sono sentita a casa. Inoltre, mi arrivò inaspettatamente anche un’altra proposta: una collaborazione con una casa editrice di libri illustrati per l’infanzia.
Mi sembrava un sogno, due lavori perfetti che riuscivo a incastrare senza problemi nella vita di tutti i giorni, senza mai rinunciare all’attività buddista!
In seguito, nei primi mesi del 2021 la mia vita è stata travolta da un “terremoto”, emotivo e non solo.
La relazione col mio ex, con il quale convivevo, si è interrotta improvvisamente. Sono tornata a casa dei miei genitori e nel giro di poche ore mi è sembrato di aver perso tutto ciò che mi rendeva felice, la mia indipendenza e il mio obiettivo di costruire una famiglia armoniosa che mi ero illusa fosse quasi realizzato…
È stata un’estate di duro lavoro su me stessa per superare gli attaccamenti, per rimettere insieme i pezzi e ripartire anche nei giorni più duri con la determinazione di fare un’esperienza importante per il mio futuro.
Decisi di iniziare a lavorare anche nel cinema estivo della mia città, così da guadagnare un po’ di soldi per poter andare a vivere da sola all’inizio dell’autunno. Anche quella del cinema è stata un’esperienza davvero bella che ha contribuito a farmi sentire il mio valore.
Dal 1 settembre 2021 abito da sola, anche grazie a quell’estate di lavoro instancabile.
Il presidente Makiguchi affermava che un lavoro di valore è caratterizzato da tre requisiti: bene, guadagno e bellezza.
“Bellezza” significa fare un lavoro che ci piace, e sotto questo punto di vista la biblioteca e la casa editrice erano perfette. “Bene” significa un lavoro che contribuisce al bene della società, e anche qui ci siamo… Poi c’è il “guadagno”. Ecco: ho sempre lavorato con molta passione, con l’obiettivo di creare valore, ma il mio stipendio è sempre stato decisamente basso e mai proporzionato al mio impegno.
All’inizio del 2022 ho deciso di trovare finalmente stabilità nel lavoro e ho recitato Daimoku con questo obiettivo nel cuore mentre mi impegnavo costantemente nell’attività di capitolo insieme a tutti gli altri responsabili, in costante unità.
E così un paio di mesi fa sono stata contattata da ARCI, l’associazione che gestisce il cinema estivo dove ho lavorato la scorsa estate.
Era un pomeriggio piovoso e mentre attraversavo a piedi la città mi chiedevo che bisogno ci fosse di farmi fare tutta quella strada sotto la pioggia per riconfermare una collaborazione occasionale di un paio di mesi. Ma arrivata in sede mi hanno invitata nell’ufficio del presidente per propormi un lavoro a tempo pieno e indeterminato nell’Ufficio cultura, per lavorare sulla programmazione e organizzazione di eventi culturali, “a partire da subito”. Mi hanno detto che avevano visto in me una persona entusiasta, appassionata e intraprendente, e che nel loro ufficio c’era bisogno di questo. Mi sembrava di volare! Ho chiesto un mese di tempo per passare le consegne della biblioteca e ho recitato Daimoku affinché trovassero la persona giusta per sostituirmi. In tempi rapidissimi è stata assunta una giovane donna e da adesso lavorerò, per la prima volta in vita mia, a tempo indeterminato nel campo per cui ho studiato fin da ragazzina, quello dell’arte e della cultura.
Inoltre sarò l’unica donna e l’unica under 35 dell’ufficio, e il mio obiettivo è di portare nel lavoro i valori dell’Ikeda Kayo-kai, come un sole gioioso di felicità.
Questa vittoria è sicuramente frutto dell’attività che ho portato avanti con passione nella Soka Gakkai e vorrei incoraggiare tutti a non perdere mai la speranza, anche quando tutto sembra remare in direzione opposta, perché la forza della nostra fede fa la differenza!

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata