Ho diciotto anni e conosco il Buddismo da sempre grazie a mia madre. Ho iniziato a praticare e a fare attività tre anni fa, tuttavia la mia rivoluzione umana è cominciata veramente il 27 giugno 2021, quando sono diventata membro della Soka Gakkai. Da quel giorno la mia vita è cambiata radicalmente. Per quell’evento così importante determinai dei grandi obiettivi: era arrivato il momento di fare delle scelte importanti, soprattutto riguardo la mia carriera artistica. È stato in quel momento che ho deciso di fare della mia passione per la danza il mio lavoro.
Pur nutrendo da sempre il sogno di ballare, non riuscivo purtroppo a fare quel passo in avanti, quel gradino in più che mi avrebbe permesso di aprire le porte del mio futuro ed entrare nel mondo professionale.
Poi ho compreso un aspetto di fondamentale importanza della pratica buddista: l’azione.
Così mi sono buttata in un’esperienza all’apparenza più grande di me: un concorso che prevedeva una performance su un grande palco di una creazione interamente firmata da me, dal costume alla musica, alla coreografia.
Sembrava impossibile, in base ai limiti della mia mente, riuscire a realizzare ciò che avevo deciso.
Eppure grazie alla fede ho sconfitto la paura di non essere all’altezza e ci sono riuscita: grandi coreografi di fama nazionale e internazionale mi hanno premiato con delle borse di studio, offrendomi la possibilità di studiare nelle loro scuole, e oggi mi trovo a prendere un aereo al mese per inseguire il mio sogno…
Durante questo anno accademico si sono presentati diversi ostacoli: la carriera di danzatore non è semplice, il mio corpo è il mio strumento e quando cede è davvero difficile andare avanti.
Sto combattendo contro un infortunio che sembra non darmi tregua, ma non mi fermo e non mi arrendo.
Nichiren Daishonin scrive: «L’oro non può essere bruciato dal fuoco né corroso o spazzato via dall’acqua, mentre il ferro è vulnerabile a entrambi. Una persona saggia è paragonabile all’oro, uno sciocco al ferro. Tu sei come l’oro puro perché abbracci l’oro del Sutra del Loto» (L’eredità della Legge fondamentale della vita, RSND, 1, 190).
Sto combattendo ogni giorno contro la sfiducia, contro l’idea che ciò che sto facendo sia una perdita di tempo. È un giudizio che avverto nel mio ambiente ma soprattutto è una lotta con me stessa che sto portando avanti ogni giorno recitando Nam-myoho-renge-kyo.
Ogni volta che recito Daimoku davanti al Gohonzon sento una grande forza e ho la certezza che ce la farò.
Il 2 giugno 2022 sono riuscita a partecipare al concorso “Italian Dance Award” al teatro Brancaccio di Roma.
Un prestigioso concorso internazionale al quale si accede attraverso una rigida selezione.
Da quando sono diventata membro della Soka Gakkai si sono aperte tante porte, un susseguirsi di splendide opportunità per portare avanti con determinazione il mio percorso di crescita personale e artistica. Ringrazio le tante persone che mi sostengono in questa impresa: i miei genitori, la famiglia, gli amici, i compagni di fede. Tra tutte, una in particolare: il mio maestro Daisaku Ikeda, che ha letto e risposto con parole molto incoraggianti a una lettera in cui gli ho scritto il mio obiettivo di portare nel mondo la danza per diffondere kosen-rufu. Grazie alla pratica buddista tutto è possibile. La strada è ancora lunga… e questo è solo l’inizio.
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