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Riunione generale delle redazioni, 18 dicembre 2021 - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:53

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Riunione generale delle redazioni, 18 dicembre 2021

Sabato 18 dicembre si è tenuta online la riunione annuale delle redazioni, che ha visto la partecipazione di circa 150 collaboratori e collaboratrici da tutte le regioni d’Italia, tra cui numerosi giovani che stanno portando il loro prezioso e fresco contributo nelle nostre riviste e negli staff editoriali

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Sabato 18 dicembre si è tenuta online la riunione annuale delle redazioni, che ha visto la partecipazione di circa 150 collaboratori e collaboratrici da tutte le regioni d’Italia, tra cui numerosi giovani che stanno portando il loro prezioso e fresco contributo nelle nostre riviste e negli staff editoriali. L’incontro è stato l’occasione per ripartire insieme con passione ed entusiasmo, da riversare nello sviluppo delle nostre pubblicazioni e in tutte le attività.
Dopo aver ringraziato i partecipanti per il contributo costante alle nostre pubblicazioni, il presidente Alberto Aprea, riferendosi al titolo del 2022, Anno dei giovani e del progresso dinamico, ha incoraggiato a compiere dinamici progressi ognuno nella propria rivoluzione umana, mentre ci dedichiamo con tutto il cuore a sostenere la crescita dei Gruppi giovani e futuro, che sono il tesoro della Soka Gakkai, e nelle cui mani è il futuro del mondo intero.
«Infatti – ha affermato – per assicurarci che il flusso di kosen-rufu continui a scorrere eternamente, il numero di giovani successori che riusciremo a far emergere nei prossimi anni sarà determinante per la vittoria di tutti».

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Messaggio di Daisaku Ikeda per le riunioni autunnali dei corrispondenti del Seikyo Shimbun
Seikyo Shimbun, 30 novembre 2020

Leader del castello Soka, scrivete pagine dorate nel diario della vostra vita e di kosen-rufu

Questo messaggio è stato letto alla riunione generale delle redazioni di Il Nuovo Rinascimento, Buddismo e società, Il Volo continuo, Esperia e Senzatomica, tenutasi online il 18 dicembre

Grazie infinite per il vostro impegno nel realizzare le riunioni autunnali dei corrispondenti, che adornano meravigliosamente questo autunno in cui celebriamo l’anniversario della fondazione della Soka Gakkai.
In questo periodo in cui il mondo intero si trova ad affrontare prove e avversità senza precedenti, la missione del Seikyo Shimbun di risvegliare l’indomita forza vitale di ogni persona, di far risplendere la saggezza che conduce alla felicità e alla vittoria e di continuare a espandere la nostra rete solidale della giustizia e della speranza, è sconfinata.
L’idea di fondare il Seikyo Shimbun nacque da un dialogo tra maestro e discepolo, in un momento in cui gli affari del presidente Toda versavano in pessime condizioni.
Far emergere il “cuore del re leone” e affrontare anche le difficoltà e le sofferenze più grandi basandosi sulla Legge mistica, sul principio di “trasformare il veleno in medicina”: questo fu il punto di partenza della fondazione del Seikyo Shimbun.
Tutti voi, miei cari corrispondenti, continuate a far ardere insieme a me questo “spirito del Seikyo”.
Mia moglie e io ci inchiniamo profondamente in segno di massimo rispetto di fronte a tutti voi corrispondenti, compagne e compagni di fede uniti a me dal legame di non dualità di maestro e discepolo.
Inviamo un Daimoku colmo di gratitudine, pregando costantemente per la vostra salute e longevità, e affinché le vostre famiglie godano di un’immensa felicità. Grazie infinite per i vostri nobili e preziosi sforzi!

Nichiren Daishonin afferma: «Un singolo carattere del Sutra del Loto è come la grande terra che dà origine a tutte le cose. Un singolo carattere è come il grande mare che contiene l’acqua di tutti i fiumi. Un singolo carattere è come il sole e la luna che illuminano i quattro continenti» (Lettera a Onichi, RSND, 1, 965).
È giunto il momento per il Seikyo Shimbun, che sostiene il supremo principio della sacralità della vita, di manifestare ulteriormente la sua forza come «grande terra» di creazione di infinito valore, come «grande mare» della pace che unisce le persone in un’unica famiglia globale, e come «sole e luna» che illuminano il futuro della cittadinanza globale.
La versione digitale del nostro giornale viene letta ogni giorno in duecentocinque paesi e territori del mondo.
Non c’è nulla che non si possa realizzare, se le redazioni locali del Seikyo Shimbun in tutto il Giappone, così come le pubblicazioni gemelle di ogni paese, procedono in una salda unità di itai doshin sotto la guida del Centro mondiale Seikyo.
Tutti voi corrispondenti siete i fieri leader di questo castello della Soka Gakkai.
Nella lingua giapponese uno dei significati della parola “giornale” è “nuove conoscenze” [acquisite attraverso l’osservazione e l’ascolto].
Ripongo la massima fiducia e le più grandi aspettative nelle “nuove prospettive”, nelle “nuove espressioni” e nelle “nuove sfide” di tutti voi che, nella società attuale in sempre più rapido cambiamento, continuate a lottare e a scrivere un meraviglioso poema epico della vittoria delle persone comuni, in quanto “occhi e orecchie” di tutti i Budda, sempre in prima linea nel nostro movimento della rivoluzione umana, che equivale a kosen-rufu.
Ciascuno di voi è un ponte arcobaleno che unisce il Seikyo ai lettori, trasmettendo la fede con la massima sincerità.
Ogni parola, ogni frase che scrivete apre le porte a una nuova era.
Ogni fotografia che scattate esprime un inno di lode alla vita.
E le vostre vittorie quotidiane infondono coraggio agli altri.
Il prossimo anno celebriamo il settantesimo anniversario della fondazione del Seikyo Shimbun.
Compiamo un nuovo, grande progresso realizzando una vittoria dopo l’altra, mirando a migliorare e a svilupparci sempre di più!

Concludo il mio messaggio dedicando una poesia a tutti voi:

Miei cari corrispondenti,
uniti a me dal legame di maestro e discepolo
che attraversa le tre esistenze,
illuminate il pianeta
con la convinzione che la nostra fede
è invincibile!

Anche oggi, insieme, scrivete con gioia e vitalità pagine dorate nel diario della vostra vita e di kosen-rufu!

Daisaku Ikeda

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Il Nuovo Rinascimento sta per compiere 40 anni

di Anna Conti, direttrice editoriale

Questo è il secondo anno che teniamo la nostra riunione delle redazioni online, ma siamo ugualmente felici di incontrarci per rinnovare la nostra determinazione di ripartire tutti insieme verso il 2022 e dare un nuovo slancio alle nostre pubblicazioni, affinché siano sempre di più una fonte di speranza e di incoraggiamento per tutti.
Grazie dal profondo del cuore per tutti gli sforzi di questi due anni: nonostante le difficoltà dovute alla pandemia tutti continuate a dedicarvi alle nostre attività editoriali!

Il prossimo febbraio segna i quarant’anni da quando è stato fondato Il Nuovo Rinascimento, la nostra prima rivista. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito fin da allora!
Nel messaggio che inviò per il primo numero, Sensei scrisse:
«Proteggetelo, amatelo e coltivatelo, cosicché dopo cento, mille numeri, Il Nuovo Rinascimento possa diventare un grande giornale. Infatti la sua crescita e diffusione rifletterà quella di kosen-rufu in Italia» (NR, 1, 1).
Con questo ritmo settimanale, il numero 1000 verrà pubblicato nel 2026. È incredibile lo sviluppo che c’è stato in questi quarant’anni!

Nell’82 è nato Il Nuovo Rinascimento, allora era mensile, oggi è settimanale…
Nell’86 è nato Duemilauno (poi diventato Buddismo e società), allora era trimestrale, oggi è mensile…
Nel ’91 è stata fondata la casa editrice Esperia.
Nel 2001 è nato Il Volo Continuo e nel 2011 Senzatomica.
Via via che le nostre attività di propagazione si sono ampliate, anche le nostre attività editoriali sono fiorite sempre più.
Sono convinta che questa grande crescita sia dovuta prima di tutto agli sforzi instancabili del nostro maestro, che ogni giorno ci incoraggia ad andare avanti con gioia.
E poi è dovuta sicuramente al sostegno dei nostri meravigliosi membri, i nostri principali lettori.
Di questo dovremmo essere sempre grati e chiederci: “Come possiamo migliorare ulteriormente?”.
Rileggendo le pagine de La nuova rivoluzione umana in cui Sensei parla del Seikyo Shimbun (vol. 10 e vol. 18), possiamo estrapolare tre punti utili per migliorare le nostre riviste e ricordarci quali sono i nostri obiettivi e la nostra missione.
Sono punti fondamentali per mantenere vivo il nostro spirito di ricerca.

1. Le nostre riviste, le nostre pubblicazioni sono per kosen-rufu. Sono come delle “lettere di incoraggiamento” indirizzate a ogni persona.

Infatti Sensei scrive: «Prima di tutto il Seikyo è un giornale dedicato a kosen-rufu. Deve infondere nei suoi lettori il desiderio di impegnarsi per la felicità degli altri e per la pace. Deve avere la funzione di una “lettera di incoraggiamento” che dia speranza e coraggio ai suoi lettori. Ogni numero è una lettera di incoraggiamento, una lettera di kosen-rufu per i compagni di fede. […] Inoltre dovrebbe essere un giornale da cui anche chi non pratica possa imparare il modo migliore di vivere e trarre forza vitale ed energia» (NRU, 10, 45-49).

2. Qual è il punto di partenza delle nostre pubblicazioni?

«Il punto di partenza è il voto di maestro e discepolo di dedicare la propria vita a kosen-rufu. Il Seikyo deve essere come il ruggito del leone della lotta condivisa di maestro e discepolo, per kosen-rufu e per la pace mondiale» (NRU, 18, 51).
Pertanto il nostro compito come discepoli è ereditare e portare avanti questo spirito, realizzando i sogni del maestro e trasformando qualsiasi veleno in medicina.

3. Il terzo punto riguarda lo sviluppo della nostra fede e della nostra rivoluzione umana.

«La base spirituale del giornale Seikyo è una grande passione per la realizzazione di kosen-rufu, ovvero lo spirito di abbracciare una fede salda e corretta. […] Pertanto, i redattori devono riflettere costantemente sulla loro fede, senza mai trascurarla. […] Il compito principale è ispirare e incoraggiare i membri nella pratica e nella fede, e raccontare gli eventi e le attività che riguardano il mondo della fede. […]
In che modo si può costruire questo tipo di fede? La chiave è tornare sempre al Gosho, che è il nostro fondamento. […] La Soka Gakkai ha sempre mantenuto un legame diretto con il Daishonin e si è sviluppata fino a questo punto perché si è sempre basata sul Gosho. Se trascuriamo lo studio del Gosho, siamo come un ingranaggio che gira a vuoto. Il Seikyo ha la missione di servire da bussola nella vita dei praticanti. Per questo è importante lo studio del Gosho» (NRU, 18, 50-60).

Questi punti sono fondamentali per tutti noi, per ripartire proprio dalle basi di fede, pratica e studio, e dal legame con il maestro.
Ora più che mai, in un momento in cui stiamo affrontando tante difficoltà dovute alle conseguenze della pandemia, in cui è molto forte la tendenza ai conflitti e alla divisione, è importante tornare allo spirito originale della Soka Gakkai, per rafforzare la nostra fede e fare un balzo in avanti, sia nella nostra vita personale sia nelle attività.

Vi auguro di chiudere in bellezza questo Anno della speranza e della vittoria, soprattutto con tante vittorie… e di partire con grande forza e passione nel prossimo Anno dei giovani e del progresso dinamico!

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Abbattere il muro dei nostri limiti

di Chiara De Paoli, direttrice responsabile de Il Volo Continuo

Il tema scelto per il 2022 è “Anno dei giovani e del progresso dinamico”, dove “progresso dinamico” è un’espressione tradotta dal giapponese hiyaku, che significa spiccare il volo, volare in alto, balzare in avanti.
Pochi giorni fa come responsabili nazionali abbiamo avuto l’occasione di confrontarci con alcuni responsabili della Soka Gakkai in Giappone. Alla nostra richiesta di spiegare più approfonditamente il significato di hiyaku, il direttore generale Yoshitaka Oba ha risposto chiedendoci di approfondire noi stessi questo significato all’interno de La nuova rivoluzione umana, in particolare nei volumi 22, 24 e 30.
Questa risposta mi ha trasmesso indirettamente un punto importante, ovvero di non essere discepoli che aspettano che qualcuno spieghi loro le cose, ma diventare dei discepoli capaci di ricercare direttamente il cuore del maestro.
Un punto importante relativo a hiyaku, su cui si è soffermato anche Makoto Tsutsumi, è la “campagna di febbraio” – di cui nel 2022 ricorre il 70° anniversario – quando Sensei, che all’epoca aveva ventiquattro anni, guidò una crescita incredibile come consigliere del capitolo Kamata, aprendo poi la strada alla realizzazione dello scopo di 750.000 famiglie tanto desiderato dal maestro Toda.
Su questo punto ci è stato consigliato di riguardare attentamente il video della campagna di Kamata (si trova sul Soka Video Player) e di comprendere bene con quale spirito Sensei ha condotto quella lotta, dato che proprio da lì ha avuto origine lo straordinario progresso dinamico della Soka Gakkai nel mondo.

In inglese, il termine utilizzato per spiegare lo sforzo di Sensei e dei membri del capitolo Kamata a febbraio del ‘52, è “breakthrough”, che potremmo tradurre con “rompere il muro” o “aprire una breccia”.
E proprio in riferimento a questo, Tsutsumi ha aggiunto che una cosa importante è il progresso dinamico di ognuno di noi, rompendo il muro dei propri limiti.
Personalmente, mi ha ricordato che la breccia va aperta prima di tutto attraverso la preghiera, quella preghiera combattiva che rompe il muro dei miei limiti, che mi porta ad affrontare di petto e senza scappare proprio quello che ho di fronte a me in questo momento.
Riuscire a recitare Daimoku in questo modo è stata per me fonte di gioia.
E qualche giorno dopo aver sperimentato questo tipo di preghiera, mia sorella ha fatto Gongyo insieme a me per la prima volta, un obiettivo che avevo nel cuore da tanto tempo!

Sensei scrive: «Recitare Daimoku porta di sicuro tanti benefici. Ma quando la nostra preghiera […] viene permeata da un profondo senso di missione, sperimentiamo una trasformazione sostanziale nella vita e nel profondo del nostro essere: quel voto ha innescato un meccanismo per trasformare il karma. Quando recitiamo seriamente col desiderio di realizzare kosen-rufu, emerge lo stato vitale dei Bodhisattva della Terra e comincia a pulsare in noi la vita di Nichiren Daishonin: possiamo manifestare la nostra Buddità innata. è una rivoluzione vera e propria della nostra condizione vitale, che rende possibile una radicale trasformazione del karma. Quando recitiamo e ci sforziamo di diffondere il Buddismo per vincere nelle lotte intraprese per kosen-rufu, inoltre, stiamo già manifestando lo stato vitale dei Bodhisattva della Terra. Se pratichiamo in questo modo, ognuno di noi sarà in grado di superare e risolvere tutti i suoi problemi personali” (NRU, 24, 141).

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Voci dei partecipanti

Parole incise nella mia vita

Alessandra Angelini ha partecipato alla sua prima riunione generale delle redazioni e condivide le sue impressioni

Il primo numero de Il Nuovo Rinascimento che ho ricevuto risale a dicembre 2014, il 547. L’ho letto talmente tante volte da aver quasi consumato le pagine e ora lo tengo con cura per evitare che si rovini del tutto. Quando lo ricevetti, mai avrei pensato che potesse cambiarmi la vita. Qualche anno dopo rileggendo un’esperienza di una giovane donna decisi infatti di ispirarmi al suo coraggio e di cambiare completamente la mia vita. Ed ero così grata a questa ragazza che non conoscevo personalmente, che feci di tutto per contattarla e ringraziarla.
Grazie alla nostra rivista e alla forza delle parole scritte abbiamo creato un legame profondo fatto di incoraggiamento e fiducia.

Non potevo nemmeno immaginare che un giorno avrei partecipato alla riunione nazionale delle redazioni, come è avvenuto il 18 dicembre.
Far parte di questo grande movimento mi ha commossa come non succedeva da tempo. Un movimento che ha l’obiettivo di diffondere il rispetto per la dignità della vita e l’importanza del dialogo e di una comunicazione di valore, in una società come quella odierna in cui la comunicazione può creare valore e dare speranza oppure arrivare a distruggere e creare divisioni.

Le nostre riviste Il Nuovo Rinascimento e Buddismo e società sono piene di esperienze, rubriche, approfondimenti sul Buddismo e sulla società e vedono l’impegno di un gran numero di persone che dietro le quinte si pongono l’obiettivo di avvicinare il proprio cuore e il cuore dei lettori a quello del maestro Ikeda, i cui incoraggiamenti tradotti, arrivano oggi quasi in contemporanea rispetto all’uscita in Giappone.

Determino di essere salda e di approfondire le parole del maestro e le questioni del mondo per poter generare una comunicazione che crei valore e non divisione. Perché ogni parola, immagine, fotografia, video, se basate sul Daimoku, non possono fare altro che contribuire alla trasformazione della società.
E se grazie alla lettura di un numero de Il Nuovo Rinascimento sono riuscita a trasformare la mia vita, durante questa riunione delle redazioni ho risvegliato il mio senso di missione. Non posso fare altro che continuare a impegnarmi e mettere nero su bianco parole di gratitudine, così che rimangano impresse per sempre anche nel mio cuore.

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