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Corso nazionale giovani 2022 - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:31

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Corso nazionale giovani 2022

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In queste pagine riportiamo i contenuti del corso nazionale giovani che si è svolto a Roma il 17 e 18 settembre.
L’entusiasmo di potersi ritrovare dopo due anni e più per condividere nuovi obiettivi gioiosi di crescita per kosen-rufu è stato dirompente!
Nella giornata di sabato si è tenuto uno studio della lezione di Ikeda Sensei della serie Il Buddismo del sole per illuminare il mondo (BS, 224, 4), a cura dei segretari e dei responsabili nazionali giovani, in cui è stato sottolineato come, approfondendo la relazione maestro e discepolo, con la decisione di perseverare incondizionatamente di fronte a qualunque manifestazione del karma, possiamo realizzare il nostro hosshaku kempon (abbandonare il transitorio e rivelare l’originale).
La giornata si è conclusa con gli zadankai durante i quali ogni partecipante ha condiviso le proprie sfide e vittorie nell’attività e nella vita personale. Alla fine di queste riunioni ogni gruppo ha formulato una determinazione condivisa.
Domenica il corso è stato incentrato sull’intervento di lancio della nuova campagna dei giovani (pag. 16) e sull’incoraggiamento per la ripartenza delle attività dei Gruppi sokahan e byakuren.
Anche i responsabili nazionali dei Gruppi futuro e studenti, i successori di kosen-rufu, hanno incoraggiato tutti i partecipanti con la loro fresca e forte convinzione.

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Il desiderio dei giovani discepoli: una grande crescita gioiosa per kosen-rufu

Durante il corso Michele Giuseppone, Jasmina Cipriani e Andrea Ciccorelli hanno approfondito lo spirito che sta alla base della nuova “campagna” dei giovani: far emergere almeno un nuovo giovane in ogni gruppo in Italia entro dicembre 2023

Michele Giuseppone, responsabile nazionale giovani
Jasmina Cipriani, responsabile nazionale giovani donne
Andrea Ciccorelli, responsabile nazionale giovani uomini

Non è scontato, dopo due anni di attività a distanza, manifestare la gioia e l’unità nel realizzare un nuovo obiettivo di crescita per kosen-rufu!
In questi due anni, nonostante le difficoltà personali, ci siamo dati un gran da fare per sostenere le persone. I momenti di stanchezza e i dialoghi tramite piattaforma online hanno anche messo a dura prova i legami umani.
Proprio per questo la nuova “campagna” dei giovani è vincente, perché unisce diversi punti.
Innanzitutto la campagna è incentrata sullo zadankai, nel gruppo, dove ognuno approfondisce la pratica buddista attraverso il sostegno reciproco e quindi, è il luogo in cui ognuno è protagonista grazie al contribuito unico che dà.
La nostra determinazione condivisa è di espandere la rete dei dialoghi sul Buddismo e accompagnare nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre almeno una persona nuova allo zadankai. Sensei afferma:

«L’espansione di kosen-rufu ha sempre inizio dall’incoraggiare una singola persona. Non solo, incoraggiare una singola persona è anche il punto di origine di una salda unità. Quando le persone si alzano con risolutezza come leoni, una dopo l’altra, e continuano a vincere si creano meravigliosi, forti legami cuore a cuore basati sul coraggio e sulla giustizia» (NR, 775, 3).

Qual è quindi il punto di origine di una salda unità, quella che permette a ognuno di diventare felice e realizzare delle vittorie personali? «Incoraggiare una singola persona è il punto di origine di una salda unità».
L’intento della campagna è quello di creare un circolo virtuoso in cui, a livello di gruppo, ci si incoraggi a vicenda impegnandosi insieme con lo stesso obiettivo.
Iniziando a praticare all’interno del gruppo si sviluppa sempre più la capacità di incoraggiare gli altri e si imparano tante cose, tra cui lo shakubuku.
Come giovani dovremmo essere orgogliosi di far parte della Soka Gakkai. Sensei sottolinea sempre quanta forza hanno i giovani Soka. Il suo non è un semplice incoraggiamento a non abbattersi, ma una verità che il nostro maestro ha avuto la forza di riconoscere e quindi di coltivare.
Abbiamo davvero la grande missione e questo onore di poter dedicare ogni attimo della nostra vita a incoraggiare qualcuno. Non c’è gioia più grande, e ogni momento diventa un racconto di kosen-rufu.

Obiettivi della nuova “campagna” giovani

L’obiettivo della nuova campagna è quello di far sì che ogni gruppo di zadankai possa avanzare con la consapevolezza di far parte di una squadra “capitanata” da Sensei e collaborare insieme verso l’obiettivo di consegnare almeno un nuovo Gohonzon a un giovane in ogni gruppo entro la fine del 2023.
Il punto di partenza per realizzare questo obiettivo è rinnovare il nostro atteggiamento nella recitazione del Daimoku.
A questo proposito Sensei afferma: «Il Daimoku non è una formalità. È l’arma più importante di un campione spirituale, la più potente di tutto l’universo. Unire il nostro Daimoku equivale a creare una rete, un’alleanza di giustizia e verità invincibile» (NR, 775, 3).

Questa rete, questa alleanza di cui parla il maestro è la chiave per vincere. Ognuno ha un punto di partenza nella fede legato alla sua relazione diretta con Sensei. La cosa importante è ritornare sempre a quella promessa, poiché è la chiave per continuare ad avanzare in unità.
Sicuramente a volte sorgeranno dubbi, insoddisfazione e stanchezza, ma in quei momenti è importante ricordare che la preghiera è “l’arma più potente” per realizzare la promessa fatta a Sensei di realizzare 100.000 membri felici in Italia e stabilire le basi per la pace mondiale!
Ognuno di noi ha una grande missione e dentro di sé sa precisamente come realizzarla: il primo passo è quello di accendere una scintilla nel cuore dei giovani, che inevitabilmente si uniranno a questa sfida! Sensei prosegue:

«Nell’istante stesso in cui decidiamo “Vincerò assolutamente”, possiamo abbattere i muri del nostro cuore. Si risveglia il leone che è dentro di noi, pronto a sfidare le difficoltà esclamando: “Forza, venite avanti!”. Quando cambia il nostro ichinen, cambiano le nostre azioni, cambia la nostra volontà» (Ibidem).

Diamo il via a una fase che ricorderemo come dorata nella nostra personale rivoluzione umana e nella storia di kosen-rufu in Italia! Facciamo sì che ogni zadankai diventi un’oasi di gioia per gli ospiti che vi accompagneremo e dedichiamoci alla crescita di almeno un giovane nuovo membro in ogni singolo gruppo!

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Una luce nel mezzo della notte più buia

Nel suo intervento Alberto Aprea ha incoraggiato i giovani ad approfondire ognuno la propria relazione diretta con il maestro basandosi sulla preghiera al Gohonzon e sullo studio del Gosho e de La nuova rivoluzione umana, con lo spirito di vincere sulle difficoltà e condurre esistenze costruttive, divertenti e piene di speranza

Alberto Aprea, presidente della Soka Gakkai italiana

Sono felice di partecipare a questo magnifico corso nazionale giovani! Ho ricevuto gioiosi report delle vostre attività, e vi ringrazio per tutti gli sforzi che state portando avanti, nonostante le difficoltà, per lo sviluppo di kosen-rufu nelle vostre regioni.
Il Buddismo è il regno di “diversi corpi, stessa mente”, dove siamo tutti uguali. Nella fede non ci sono gerarchie. Anche il mio ruolo come presidente non indica altro che una funzione nella nostra organizzazione.
Tutti noi siamo discepoli del presidente Ikeda. Siamo tutti compagni di fede, ognuno con ruolo e funzioni diverse.
Nella Soka Gakkai le persone comuni sono le vere protagoniste.
Ogni singola persona è direttamente collegata al Gohonzon e solo una fede che collega ciascuno direttamente al Gohonzon è una chiara affermazione dell’uguaglianza tra le persone. Questo è ciò che rende la Soka Gakkai un’organizzazione unica.
Per questo è fondamentale che ognuno di noi crei un legame diretto con il maestro.
Nella relazione tra maestro e discepolo non devono esserci intermediari, e non bisogna permettere a nessuno di frapporsi tra noi e il maestro. Come discepoli, è importante avere chiaro che maestro e discepolo sono direttamente collegati. Se manca questo, non riusciremo neppure a creare una vera unità di itai doshin tra noi.
Durante la sua visita a Milano nel 1992, il maestro Ikeda confermò che la Soka Gakkai è direttamente collegata a Nichiren Daishonin e si dedicherà sempre a portare avanti il movimento di kosen-rufu.
Stiamo attraversando un periodo sicuramente molto difficile, a livello sociale e personale. Per superare le nostre sofferenze e realizzare i nostri obiettivi, con un cuore coraggioso ripartiamo dal Daimoku, esprimendo le nostre preghiere al Gohonzon in modo sincero e diretto.
Preghiamo con tutto il cuore e apriamo il Gosho come cercando una luce nel mezzo della notte più buia, imprimendolo nella nostra vita proprio come se stessimo dialogando con il Daishonin.
Lo studio del Gosho ha lo scopo di approfondire la fede e di entrare in contatto con lo spirito del Daishonin. Ha lo scopo di fornirci le basi per superare ogni avversità imparando dal comportamento del Budda. Perciò, sforziamoci di leggere con la nostra stessa vita anche una sola riga o due del Gosho.
Inoltre, più si studia il Gosho, più si riesce a comprendere in profondità La nuova rivoluzione umana. Più si studia La nuova rivoluzione umana, più si riesce a comprendere il Gosho, perché vi troviamo gli esempi concreti di come mettere in pratica gli insegnamenti del Daishonin nella vita quotidiana. E mentre studiamo in modo approfondito questo insegnamento e continuiamo a praticare con gioia, prendiamoci cura di ogni persona e aiutiamola a creare un legame con il Buddismo.
Il mio processo di rivoluzione umana iniziò nel 1981, quando cominciai a praticare costantemente. L’anno dopo, a ventidue anni ricevetti il Gohonzon. Grazie agli incoraggiamenti di chi mi aveva fatto shakubuku e dei miei responsabili, cresceva in me il desiderio di incontrare il presidente Ikeda. Ero attratto dalla sua umanità̀, dalla sua dedizione nell’aiutare gli altri a diventare felici.
Nel 1983 ebbi l’opportunità̀ di incontrare Sensei al Centro europeo di Trets, in Francia, in occasione della cerimonia di posa della prima pietra dei nuovi alloggi. Quell’incontro fu fondamentale per la mia pratica e per la mia futura attività̀ nella Soka Gakkai.
La cerimonia ebbe inizio con tre Daimoku guidati da Sensei. Provai una grande gioia e commozione, mi sentivo perfettamente a mio agio. Sentii una perfetta coerenza tra ciò̀ che Sensei scriveva e il suo comportamento da essere umano. Vidi come si comportava con le altre persone, come sorrideva e come accoglieva tutti con una profonda compassione. Fu proprio questo, il suo comportamento da essere umano che mi colpì profondamente e rimarrà per sempre un ricordo indelebile nel mio cuore. Ne fui profondamente colpito e sentii che potevo avere fiducia in lui. Quel giorno nel mio cuore lo scelsi come maestro.
In questo brano tratto dalla La nuova rivoluzione umana, Sensei scrive: «Quali sono i requisiti indispensabili ai responsabili d’ora in poi? Riassumendo in una sola parola, è la sincerità. I responsabili devono servire umilmente i membri. Onestà, gentilezza, responsabilità, convinzione e disponibilità sono le qualità umane che tutti ricercano in un leader. Non è necessario fingere di essere diversi da quello che siete. L’importante è che continuiate a crescere come esseri umani, a modo vostro, basandovi sulla fede» (NRU, 30, 791).
Questo è stato esattamente il comportamento dei tre maestri che ritroviamo ne La rivoluzione umana e ne La nuova rivoluzione umana, che rappresentano il manuale della nostra fede, poiché vi sono racchiusi la non dualità di maestro e discepolo, l’atteggiamento corretto nella fede e la storia della Soka Gakkai.
Avanziamo dunque lungo la strada della rivoluzione umana, nell’unità di itai doshin, con gioia e passione, senza mai dimenticare di rivolgere calde parole di incoraggiamento a ogni singola persona che incontriamo.
Per favore, prendiamoci cura innanzitutto della salute, e facciamo in modo di condurre esistenze costruttive, divertenti e piene di speranza, qualunque cosa accada. Io, da parte mia, vi sosterrò sempre!
Concludo con queste parole di Sensei dedicate a tutti voi: «Assumete la guida, miei giovani amici, affido a voi il completamento della grande missione di kosen-rufu!». Grazie di cuore!

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Sokahan e byakuren, con lo stesso cuore del maestro

In questo momento delicato in cui ripartono le riunioni in presenza, la funzione delle attività di protezione assume un’importanza davvero cruciale. Al significato profondo di questo “allenamento del cuore” è stato dedicato un intervento durante il corso giovani

Ilaria Belbusti, vice responsabile nazionale giovani donne
Mirko Lugli, vice responsabile nazionale giovani uomini

Nel contesto delle riaperture di tutte le attività in presenza, uno dei temi che ci ritroviamo ad affrontare è quello degli staff di protezione, byakuren e sokahan.
Ci sono esigenze e realtà molto diverse sul territorio italiano, ma ognuna di queste è accomunata da una questione: la difficoltà di riprendere le attività dopo una lunghissima pausa che porta con sé profondi cambiamenti nelle abitudini delle persone.
È facile sentirsi fuori allenamento in cose che prima facevamo a occhi chiusi, e spesso facciamo i conti con la scarsità di persone disponibili a fare queste attività, provando anche frustrazione nel gestire situazioni spesso “di emergenza”.
Tutto ciò, a latere delle attività istituzionali che sono nella stessa fase di ripartenza e che quindi necessitano di molta attenzione.
Questa situazione evidentemente richiede un nuovo e ulteriore approfondimento della natura delle attività di protezione.

Imparare dal maestro

Basandoci sul capitolo “Protezione assoluta” del volume 26 de La nuova rivoluzione umana, possiamo trovare tante risposte, anche alla luce del momento storico che viviamo.
In questo capitolo Sensei sottolinea che anche in quel periodo lo staff non era abbastanza numeroso per sostenere tutte le attività… Invece di cercare strategie, prese semplicemente la decisione di aumentarlo a dismisura!
I Gruppi sokahan e byakuren sono stati fondati e voluti direttamente dal presidente Ikeda. Pertanto, per quanto possano sembrare attività collaterali, racchiudono una funzione assolutamente non trascurabile.
Sensei ha fondato questi gruppi affinché i giovani si allenino a diventare il faro della società, sviluppando le caratteristiche necessarie a proteggere la vita e a portare avanti la stessa missione del maestro.
Tutti sappiamo bene che decidere di seguire le attività di protezione è faticoso: sostenere le nuove entrate, organizzare le attività, coprire i turni. Ma quanto riusciamo a sentire nel nostro cuore che ci stiamo prendendo cura di un’attività che il maestro stesso ha fondato?
A tal riguardo, Sensei scrive: «Senza allenamento, sarete sconfitti dalle prove della vita e finirete per essere infelici. La gioventù è fugace, passa in un istante. Se cercate di evitarne le sfide, vi ritroverete fuori gioco prima ancora di rendervene conto. Perciò, spero che avrete il coraggio di gettarvi con tutte le vostre forze nelle attività per kosen-rufu della Soka Gakkai!» (NRU, 16, 32).
Molti di noi hanno sperimentato quanto potente sia l’attività di protezione, ma cosa succederà quando smetteremo noi di fare questa attività? Questo è un punto su cui riflettere, poiché il nostro compito è trasmettere lo spirito di questa attività alle nuove generazioni.
Sensei racconta di quanto lui stesso fosse impressionato dalla velocità con cui i membri che si dedicavano all’attività di protezione accrescessero il loro senso di responsabilità. Questo avviene grazie alla consapevolezza maturata dell’importanza di essere puntuali, precisi, attenti, ma soprattutto grazie all’allenamento per sperimentare la stessa condizione vitale del maestro, che prega per la protezione e la sicurezza del movimento di kosen-rufu.

Il significato dell’attività sokahan e byakuren

Continuando ad approfondire il significato dell’attività sokahan e byakuren, se volessimo individuarne il punto cruciale, potremmo dire che consiste nell’allenarsi a sviluppare lo stesso cuore di Sensei che desidera la felicità di tutte le persone e considera ognuno come un Budda insostituibile.
Riflettendo bene, arriviamo alla conclusione che siamo autenticamente felici quando lottiamo con tutti noi stessi e riusciamo a toccare il cuore di un’altra persona vedendola felice. Non esiste una difficoltà, nessuna, che può sconfiggerci quando riusciamo a tirare fuori questo cuore che lotta per la felicità degli altri.
Tutto parte dal Daimoku. Ogni attività di protezione, per essere tale, si basa sul Daimoku. Poter fare questo tipo di allenamento concreto è una fortuna incredibile, come “scambiare sassi con oro o immondizia con riso”, e ci fa provare un’infinita gratitudine per Sensei.
Un altro aspetto importante è che i sokahan e le byakuren si impegnano al massimo per mettere in pratica le guide di Sensei, in particolare La nuova rivoluzione umana. L’attività sokahan e byakuren consiste infatti in questa enorme impresa: cercare di vivere come farebbe il nostro maestro.
Questo significa anche agire basandoci sul principio “Buddismo uguale vita quotidiana”. L’allenamento che facciamo durante l’attività sokahan e byakuren ha lo scopo di essere riversato in ogni aspetto della nostra vita, in ogni situazione. Se in un ambiente c’è un sokahan o una byakuren, quell’ambiente è un luogo protetto. Quando si verifica una difficoltà, noi siamo pronti a trasformarla. Perché le byakuren e i sokahan sono forti e gentili. E, soprattutto, perché siamo discepoli del più grande di tutti i maestri.

Fede e vita quotidiana

Se abbiamo chiaro il principio di “fede uguale vita quotidiana”, riusciamo a essere partecipi delle attività nonostante gli impegni di lavoro o familiari; e allo stesso tempo riusciamo a essere sempre presenti e indispensabili al lavoro, come a casa o con gli amici. Non dipende dalle circostanze esterne, ma solo dalla nostra decisione, dalla nostra preghiera e dalle nostre azioni.
Grazie all’allenamento nell’attività di protezione, i Gruppi sokahan e byakuren sono il fiore all’occhiello del Gruppo giovani. Questo perché ci alziamo da soli con senso di responsabilità per proteggere Sensei, le persone e la Soka Gakkai.
Ciò significa impedire a qualsiasi funzione negativa, piccola o grande, a partire da quelle dentro noi stessi, di rovinare la Soka Gakkai, e anzi di utilizzare con prontezza ogni attacco come occasione di crescita.
Significa anche decidere che adesso è il momento di fare avanzare kosen-rufu.

Questo corso nazionale è il primo che si tiene dopo tre anni, ed è un corso del Gruppo giovani. Questo ha un profondo significato: è arrivato davvero il momento che i giovani “si mettano in testa al treno” di kosen-rufu in Italia!
Grazie al nostro impegno possiamo realizzare bellissime attività di propagazione in ogni zona d’Italia, divertendoci, facendo esperienze di shakubuku e rendendo meraviglioso ogni zadankai.
Alla luce della nuova campagna che abbraccia quest’anno e tutto il 2023, con lo scopo che almeno un giovane riceva il Gohonzon in ogni luogo di riunione, mettiamoci allora uno scopo numerico di giovani attivi della nostra regione, condividendolo con i responsabili della nostra regione per realizzarlo insieme.
Come sokahan e byakuren, prendiamoci cura di ogni persona in ogni contesto, lottando con tutto il cuore per la felicità degli altri.
E prendiamoci la responsabilità di fare avanzare kosen-rufu oltre ogni nostra capacità, grazie alla nostra preghiera, allo shakubuku e alle buone relazioni con tutti i nostri compagni di fede, giovani e adulti.
Basandoci sul voto condiviso con Sensei, come giovani mettiamoci alla guida del movimento di kosen-rufu e mostriamo la prova concreta della vittoria!

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Facciamo sorgere innumerevoli luminose stelle di persone capaci

Nei loro interventi i responsabili dei Gruppi futuro e studenti hanno trasmesso l’importanza di far crescere persone di valore per creare un futuro di pace e speranza

Alessja Trama, responsabile nazionale giovani donne Futuro
Lorenzo Console, responsabile nazionale giovani uomini Futuro
Alice Ferrario, responsabile nazionale giovani donne Studenti
Carlo Abrate, responsabile nazionale giovani uomini Studenti

Con lo sguardo rivolto all’eterno futuro
(Gruppo futuro)

Nel ringraziarvi per tutti i vostri sforzi per sostenere il futuro della Soka Gakkai, vorremmo condividere con voi le parole di Sensei rivolte ai responsabili del Gruppo futuro, che sono in realtà rivolte a tutti noi, poiché ogni responsabile giovane è responsabile dei Futuro:

«Non è facile esprimere tutta la gratitudine che sento per i vostri sforzi. Lo spirito di maestro e discepolo che arde nei vostri cuori verrà naturalmente trasmesso ai vostri membri. Si trasmette da cuore a cuore, nella risonanza dei vostri animi. So che voi responsabili visitate e incoraggiate i ragazzi del Gruppo futuro anche quando siete impegnati o stanchi, e che i vostri cuori traboccano dello spirito della Gakkai. Mentre affrontate i vostri problemi, ascoltate anche quelli degli altri giovani e recitate Daimoku con loro. Non ci sono sforzi più nobili per far crescere persone di valore. I vostri sforzi e le vostre preghiere sono permeati dallo spirito di maestro e discepolo. Non possono non toccare i cuori dei giovani che state aiutando. Guardate sempre al futuro della Soka Gakkai insieme a me, condividendo il mio spirito» (Il mondo vi attende, IBISG, pag.127).

Stiamo uscendo da due anni complicati dal punto di vista personale, e anche nell’attività Futuro sicuramente ci siamo confrontati tutti con grandi difficoltà. Ma se conoscete un ragazzo o una ragazza del Gruppo futuro che non sta rispondendo o a cui non mandate un messaggio da tempo, questo è sicuramente il momento giusto per contattarli! Trasmettiamo loro con tutto il cuore questo messaggio: «Io farò sempre il tifo per te, io sarò sempre un tuo alleato!», e incoraggiamoli nel modo in cui avremmo voluto essere incoraggiati noi da adolescenti o da piccoli. Senza alcun rimpianto e senza lasciare nessuno indietro!
Questa azione porterà un grande cambiamento nel nostro cuore. Non è possibile, infatti, che dedicandoci a un ragazzo o una ragazza Futuro non si trasformi qualcosa di profondo nella nostra vita!
Sensei scrive: «Oggi ci sono compagne e compagni di fede in Giappone e nel mondo intero che, facendo proprio il mio spirito, si dedicano a sostenere e a far crescere i giovani che diventeranno “più blu dell’indaco”.
I membri del nostro Gruppo futuro sono tedofori della giustizia che “assicureranno che la Legge duri a lungo nel tempo” (cfr. SDL, 250), da cui dipenderà il futuro di kosen-rufu mondiale, dal centenario della Soka Gakkai nel 2030 fino al ventiduesimo secolo e oltre.
Un proverbio dice: “Non c’è miglior educazione delle avversità”. Le grandi difficoltà che i giovani di oggi devono affrontare equivalgono alla grandezza della loro missione di dare inizio a un’epoca di pace e umanità. Pertanto ripartiamo insieme, traboccanti dell’immensa forza vitale del tempo senza inizio, con lo sguardo rivolto all’eterno futuro dell’Ultimo giorno della Legge! Facciamo sì che innumerevoli, luminose stelle di persone capaci emergano con gioia dalla nostra grande nebulosa di Bodhisattva della Terra e risplendano sempre di più!» (NR, 773, 7).

Che ogni studente si rivegli alla propria missione
(Gruppo studenti)

Nonostante siano state poche in questi anni le occasioni per incontrarci tra responsabili nazionali e regionali studenti, abbiamo potuto costruire una forte unità grazie al desiderio condiviso di riportare delle grandi vittorie a Sensei e realizzare un grande sviluppo del Gruppo studenti.
L’obiettivo primario di ogni nostra attività è sempre quello di far sì che ognuno si risvegli alla propria missione unica, illuminando i propri studi con la luce del voto di maestro e discepolo che si impegnano insieme per realizzare kosen-rufu nel mondo.
Sebbene gli studenti possano a volte assentarsi dalle attività della Soka Gakkai quando preparano gli esami, sosteniamoli sempre e incoraggiamoli a vincere nei loro studi con l’obiettivo che possano diventare i leader, come afferma Sensei, che realizzeranno un secolo della dignità della vita.
Per diventare così saggi è fondamentale che gli studenti si sfidino nelle attività della Soka Gakkai, una grande palestra di vita.
Attualmente l’attività studenti si svolge a livello locale ed è coordinata e sostenuta dai responsabili regionali studenti. In alcune regioni ci sono responsabili anche a livello di territorio o di hombu.
Per poter sostenere questa attività vi chiediamo di contattarci quando avete delle domande. Da parte nostra, crediamo sia importante che i responsabili regionali giovani siano a conoscenza di come procedono le attività studenti e le supportino con la loro presenza ed esperienza, ad esempio facendo visite a casa insieme ai responsabili studenti.
Grazie alle attività (riunioni Studenti mensili, corsi nazionali, corsi europei, attività basate sullo studio delle Proposte di pace di Sensei…) i membri del Gruppo studenti stanno rafforzando sempre di più la consapevolezza della loro missione e, pieni di entusiasmo, sono costantemente alla ricerca di nuovi modi per realizzare la visione di Sensei di un secolo per la dignità della vita. Specialmente in questo momento di grandi difficoltà.
Quando è scoppiata la guerra in Ucraina, come responsabili nazionali studenti abbiamo deciso di sfidarci nello scrivere una dichiarazione che potesse infondere in ognuno lo spirito di ergersi in mezzo alle difficoltà. L’abbiamo pubblicata e inviata a Sensei il 30 giugno, in occasione del 65° anniversario della fondazione del Gruppo studenti. Vi si legge tra l’altro: «Il nostro desiderio è dimostrare l’incredibile potere che scaturisce dalla trasformazione del singolo individuo e alzarci nel mezzo delle difficoltà che tutta l’umanità sta vivendo. Approfondendo la nostra missione di studenti Soka, determiniamo di impegnarci in ogni campo della società, facendo del rispetto della dignità della vita l’obiettivo centrale della nostra missione» (NR, 765, 19).
Ispirati dalle guide di Sensei e dal titolo della Proposta di pace di quest’anno “Trasformare la storia umana: la luce della speranza e della dignità”, vorremmo organizzare le attività del 2023 creando dei gruppi di lavoro che possano preparare degli approfondimenti dei temi delle Proposte di pace, su cui basare le riunioni mensili studenti. Sarete aggiornati sugli sviluppi…
Con la determinazione che in ogni regione d’Italia possano emergere valorosi studenti che portino avanti meravigliose rivoluzioni umane, costruiamo un futuro di pace e speranza!

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