In queste pagine presentiamo alcuni brani del decimo capitolo del libro Cos’è la rivoluzione umana (pag. 207-230); vedi anche BS, 180, 34-43
1 Una vita realizzata e libera dai rimpianti
«Per quanto la vostra vita possa apparire piena di divertimenti, se non provate un senso di realizzazione non può definirsi davvero felice. Un’esistenza priva di un vero e proprio scopo, che lascia un senso di vuoto, è infelice. È importante scegliere il miglioramento personale rispetto al piacere. Le persone che si dedicano all’automiglioramento hanno profondità, attrattiva e speranza. E bisogna decidere di sforzarsi seriamente invece di rassegnarsi, osare invece di ritirarsi. Chi fa così trabocca di energia e vitalità» (pag. 209).
2 Le cause e gli effetti nel presente
«Il Buddismo insegna che la nostra vita adesso, nel momento presente, contiene tutte le cause del passato e tutti i risultati o effetti che si manifesteranno nel futuro. Questa simultaneità di causa ed effetto indica che l’eternità è incapsulata nel momento presente. Perciò è l’istante presente che conta, non qualche tempo futuro. Dobbiamo sforzarci assiduamente nella fede, approfondendo la nostra dedizione alla pratica buddista e trasformando il nostro karma, qui e adesso. Questo è il modo di accumulare le cause per la felicità, che contiene anche l’effetto di essere felici» (pag. 210).
3 “Adesso è l’ultimo momento della nostra vita”
«“Con la profonda consapevolezza che adesso è l’ultimo momento della sua vita” (RSND, 1, 189) non significa semplicemente essere pronti o determinati. “Con la profonda consapevolezza” significa riconoscere e comprendere profondamente che questa è la reale natura della vita.
Tutti pensiamo di avere ancora molto tempo davanti a noi. Ma nessuno sa quando arriverà la morte, potremmo morire nel prossimo istante. Questa è la vera realtà della vita.
La frase “adesso è l’ultimo momento della nostra vita” ci esorta quindi a concentrarci completamente sul momento presente vivendo ogni giorno con tutto il cuore, impegnandoci al massimo per la realizzazione di kosen-rufu e il conseguimento della Buddità in questa esistenza» (pag. 211).
4 Ogni giorno è il “tempo senza inizio”
«“Tempo senza inizio” è sinonimo di “vita che non ha inizio né fine”. Non si riferisce a una dimensione temporale ma alla verità più profonda della vita, la vita dell’universo stesso, che continua la sua attività senza inizio né fine.
[…] Dovremmo considerare questo momento presente di vita come la causa per manifestare un effetto futuro. Questa è la “vera causa”, che penetra nelle più intime profondità della nostra vita» (pag. 214).
5 “Rafforza la tua fede giorno dopo giorno e mese dopo mese”
«Una volta una persona compilò una lista di “sintomi” di ristagno nella fede, fra cui vi erano cose come avere solo scopi vaghi; fare Gongyo ma non avere preghiere specifiche; fare gongyo e svolgere le attività della SGI in modo passivo, con un senso di obbligo; essere inclini al lamento; non provare gioia, entusiasmo e gratitudine; avere un debole spirito di ricerca; essere negligenti nel proprio lavoro e dimenticare l’importanza di mettere in pratica la fede nella vita quotidiana.
Indubbiamente tutti possiamo identificarci in qualche misura con queste tendenze. Dopo tutto siamo esseri umani e quindi non siamo perfetti. Ma il Daishonin ci ammonisce: “Se la tua fede si indebolisce e non raggiungi la Buddità in questa esistenza, non rimproverare me”» (pag. 217).
6 Per vincere nella vita partiamo bene al mattino
«Un buon inizio e uno stile di vita regolare sono indispensabili per rendere ogni giorno produttivo e soddisfacente. Tutte le persone che raggiungono l’eccellenza considerano importanti questi aspetti.
Come discepoli di Nichiren Daishonin recitiamo e pratichiamo la Legge mistica giorno dopo giorno. […] Come spiega la frase “Mattina dopo mattina ci svegliamo con il Budda”, è particolarmente importante fare una cerimonia di Gongyo mattina davvero rinfrescante. Una mancata vittoria al mattino può portare a una giornata insoddisfacente: e un’infinita successione di giornate simili può risultare in una vita insoddisfacente. D’altro canto vincere la mattina, iniziare bene la giornata, conduce a un giorno produttivo e vi orienta nella direzione di un progresso costante che alla fine culminerà in una vita piena di soddisfazione e senso di vittoria» (pag. 219).
7 Quattro massime per la buona salute
«Una volta, mentre parlavo con i membri del Gruppo medici del Kansai e del Gruppo infermiere giovani donne, proposi quattro massime per vivere in buona salute. Fattori quali la dieta, l’esercizio fisico, il sonno e la riduzione dello stress sono spesso citati come elementi fondamentali per la buona salute e sono tutti inclusi nelle quattro massime che ho suggerito.
Le quattro massime sono:
- fate un Gongyo rinfrescante
- abbiate uno stile di vita equilibrato e produttivo
- contribuite al benessere degli altri
- mangiate con saggezza»
(pag. 222).
8 Lo studio del Buddismo di Nichiren è la forza trainante della rivoluzione umana
«Leggere gli scritti del Daishonin con la propria vita significa leggerli non come qualcosa che riguarda gli altri e che racconta di eventi passati, ma come qualcosa che riguarda direttamente noi e il presente, vuol dire applicarli alle sfide che incontriamo nella nostra vita. Questo è il modo corretto di manifestare lo spirito solenne di non dualità di maestro e discepolo. […] Non c’è Buddismo senza studio. E un Buddismo senza fede non è Buddismo» (pag. 228).