Le giovani donne dell’Ikeda Kayo-kai stanno studiando ogni giorno il Gosho seguendo la campagna #100giornidivittoria. Di seguito Zaira Orlando, dalla Campania, racconta la sua esperienza a partire dal Gosho e dalle guide di Sensei
La prima volta che mi hanno invitata a uno zadankai ho chiesto subito di leggere qualcosa, così è nato il mio amore per lo studio del Gosho che, insieme agli incoraggiamenti del maestro Ikeda, mi hanno sempre supportata nel corso di questi anni, arrivando dritti al mio cuore. Dall’inizio della pandemia ho trascorso periodi molto difficili sia di salute che nel lavoro. Inoltre con la perdita improvvisa del mio cane, il dolore e la sofferenza si sono intensificati e non avevo più stimoli per andare avanti…
Nell’Apertura degli occhi il Daishonin scrive:
«Sebbene io e i miei discepoli possiamo incontrare difficoltà, se non nutriamo dubbi nei nostri cuori, conseguiremo naturalmente la Buddità. Non dubitate semplicemente perché il cielo non vi protegge. Non scoraggiatevi perchè non godete di un’esistenza facile e tranquilla in questa vita. Questo è quello che ho insegnato ai miei discepoli mattina e sera, ma tuttavia hanno cominciato a nutrire dubbi e ad abbandonare la loro fede. Gli stupidi sono soliti dimenticare le loro promesse quando viene il momento cruciale» (RSND, 1, 256).
Ero molto scoraggiata e la mia solita vitalità affievolita, ma grazie al supporto dei miei compagni di fede e alle attività con il Gruppo futuro e con le giovani donne del mio hombu sono riuscita a riprendere in mano la mia vita. Ho trovato dei medici che mi stanno aiutando, ho iniziato a elaborare un progetto lavorativo tutto mio, faccio tanto Daimoku per la mia cagnolina.
Nella lezione di Sensei sull’ Apertura degli occhi si legge: «Per quanto siano dolorose le prove che incontriamo, non dobbiamo nutrire dubbi nel nostro cuore. Né dobbiamo scoraggiarci o cedere alle lamentele se non godiamo della protezione delle divinità celesti o non abbiamo una vita facile e sicura. Coloro che mantengono una fede con lo spirito di non retrocedere mai sono veri vincitori» (pag. 236).
Sto imparando che le mie emozioni non mi rendono debole, ma possono essere un punto di forza per adempiere alla mia missione.
Voglio vincere, voglio essere felice e voglio sentire nel profondo del mio cuore di meritarlo!
Per la campagna #100giornidivittoria sono determinata a incoraggiare una giovane donna ogni giorno, far emergere dieci giovani donne nel mio hombu senza lasciare nessuna indietro, sfidarmi nei dialoghi cuore a cuore e accompagnare due persone a ricevere il Gohonzon.