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Riunione generale dei responsabili nazionali e regionali - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:13

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Riunione generale dei responsabili nazionali e regionali

In queste pagine presentiamo il report della riunione dei responsabili nazionali e regionali tenutasi il 17 ottobre 2021 su piattaforma online

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In queste pagine presentiamo il report della riunione dei responsabili nazionali e regionali tenutasi il 17 ottobre 2021 su piattaforma online

Ampliamo la nostra cerchia di fiducia e amicizia

di Alberto Aprea, presidente della Soka Gakkai italiana

Desidero iniziare questo intervento rileggendo insieme il terzo punto della guida che Sensei ci ha inviato per la riunione generale della Soka Gakkai italiana, il 16 settembre 2018:
«Sono trascorsi due anni da quando l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha ottenuto l’Intesa con lo Stato. La vostra missione e responsabilità sta divenendo sempre più grande riguardo alla realizzazione della pace e alla prosperità della nazione, in quanto organizzazione che agisce insieme allo Stato italiano. Vi esorto a sviluppare una fede sempre più forte e vigorosa, ad avanzare con coraggio mirando alla realizzazione della propria e altrui felicità e alla costruzione di una società migliore. C’è un famoso passo del Gosho, tratto da una lettera indirizzata a Shijo Kingo: “Vivi in modo che tutte le persone ti lodino per la devozione al tuo signore, al Buddismo e per il tuo rispetto e attenzione nei confronti degli altri” (cfr. RSND, 1, 755).
È mio desiderio che ognuno di voi sia una persona saggia che manifesta il principio di “fede uguale vita quotidiana” nel suo luogo di lavoro, nel quartiere e nella società in cui vive, che brilli come un eroe del principio di “Buddismo significa vincere o perdere”, dando prova concreta di quella creazione di valore che solo ciascuno di noi può realizzare, e che tutti voi ampliate la vostra cerchia di fiducia e amicizia» (NR, 636, 8).

Grazie alle preghiere di Sensei, ai suoi incoraggiamenti e all’instancabile attività dei membri italiani, dopo molti anni di lavoro dietro le quinte, il 6 e il 7 ottobre la Soka Gakkai Italiana è stata ufficialmente invitata a partecipare alla “Preghiera mondiale per la Pace”, insieme ai leader delle maggiori religioni mondiali.
Nei giorni precedenti, per prepararmi al meglio a questo importante evento – come rappresentante della Soka Gakkai – oltre naturalmente a recitare Daimoku ho pensato intensamente al nostro maestro e ho riletto una parte de La nuova rivoluzione umana in cui racconta la sua visita in Vaticano, avvenuta sessant’anni fa, ed espone il suo punto di vista sul ruolo della religione.
Sensei scrive: «La religione esiste solo ed esclusivamente per il bene degli esseri umani. La sacralità e la dignità della vita umana dovrebbero essere le sue priorità. Discriminare qualcuno per motivi religiosi è profondamente sbagliato. Lo spirito fondamentale del Buddismo è che ogni individuo, al di là del proprio credo religioso, è degno di rispetto. Perché? Perché lo scopo del Buddismo e del vero umanesimo è di raggiungere la pace e rendere capace ogni persona di diventare felice. […] L‘insegnamento del Buddismo inizia con l’amicizia. Si può avere un vero scambio solo quando si rispetta l’altra persona» (NRU, 5, 94).
Mi sono ripromesso di cercare di comportarmi come Sensei con tutte le persone che avrei incontrato, e di creare più amicizie possibili.

La conferenza del 6 ottobre si è tenuta a Roma, presso il nuovo Centro congressi “La Nuvola”, ed è stata introdotta dal presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo.
Con lui hanno dialogato il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, capo della chiesa Ortodossa; Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e primate anglicano; Pinchas Goldschmidt, presidente della conferenza dei rabbini europei; Mohamed Al-Duwaini, in rappresentanza del Grande Imam di al-Azhar; Nahyan bin Mubarak al Nahyan, ministro della Tolleranza e della Convivenza degli Emirati Arabi Uniti, e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
È difficile sintetizzare tutti gli incontri e i dialoghi sviluppati in questi due giorni con i rappresentanti di religioni e istituzioni diverse. Nel mio intervento, oltre a ribadire la linea d’azione del maestro Ikeda sulla salvaguardia del pianeta, ho sottolineato il suo pensiero riguardo all’assoluta importanza dell’unità delle religioni per creare un sodalizio di “religioni per l’essere umano” in grado di divenire la forza più grande per la realizzazione della pace nel mondo. Inoltre, la Soka Gakkai è stata invitata a partecipare anche all’incontro delle delegazioni buddiste che si è svolto nella seconda giornata.

L’evento si è concluso con la cerimonia al Colosseo, che ha visto la partecipazione di Papa Francesco e dei rappresentanti dell’Islam, del Cristianesimo, dell’Ebraismo, del Buddismo, dell’Induismo e dello Sikhismo, oltre alla ex cancelliera Angela Merkel.
Dopo queste due giornate così determinanti, siamo convinti che il nostro dialogo interreligioso farà un grandissimo passo avanti e che la presenza della Soka Gakkai Italiana nel nostro paese si stia davvero consolidando.

Per concludere, vorrei rivolgere a tutti un accorato appello.
Oggi, attraverso Internet, l’odio nei confronti di civiltà, religioni e persone diverse si amplifica alimentando nuovi e pericolosi conflitti.
Anche le attuali tensioni sociali sulle diversità di opinioni riguardo alla vaccinazione o al Green pass stanno causando sofferenze e separazioni, anche fra i nostri membri. Vi chiedo di rispettare le diverse opinioni.
Come afferma Sensei, la soluzione si trova nel “dialogo basato su una spiritualità aperta e senza confini”, mirato alla ricerca dei punti in comune e alla valorizzazione delle rispettive diversità.
Sempre nella guida del 2018 inviata a noi membri italiani, il presidente Ikeda afferma:
«Come scrive il Daishonin: “Quando fra le persone prevale lo spirito di itai doshin, esse realizzeranno tutti i loro scopi” (RSND, 1, 550). Itai significa mettere in luce l’individualità di ciascuno. Doshin significa unire i cuori basandosi sulla fede e portare avanti kosen-rufu in questo modo.
Per fare ciò è necessario uno spirito di ricerca puro e sempre rinnovato, in modo da mantenersi dentro il flusso della corrente fondamentale Soka. In questo modo riuscirete a espandere in modo considerevole la vostra condizione vitale.
Per favore, nella vostra terra del Rinascimento continuate a far fiorire giardini di kosen-rufu ricchi di meravigliosi benefici grazie ai buoni rapporti tra voi, all’aiuto reciproco e alla splendida armonia nella diversità» (NR, 636, 8).

Rendiamo felice il nostro maestro assumendoci in prima persona la responsabilità di kosen-rufu e, coltivando buoni rapporti tra noi, facciamo fiorire giardini ricchi di meravigliosi benefici dando vita a un nuovo corso per la pace dell’umanità. Grazie!

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Il punto di origine della fede è il rispetto della dignità della vita

di Rosanna Sorelli, responsabile nazionale del Gruppo donne

Vorrei leggere prima di tutto due brani dal Gosho. Ne L’Offerta del riso Nichiren Daishonin scrive: «Il primo di tutti i tesori è la vita stessa. È scritto che nemmeno i tesori dell’intero sistema maggiore di mondi possono uguagliare il valore del proprio corpo e della propria vita. Persino tutti i tesori di un intero sistema maggiore di mondi non possono sostituire la vita» (RSND, 1, 997).

E nel Gosho Il prolungamento della vita afferma: «La vita è il più prezioso di tutti i tesori. Anche un solo giorno di vita in più ha maggior valore di dieci milioni di ryo d’oro […]. Se vivi anche un solo giorno di più puoi accumulare una fortuna ancora più grande. Quant’è preziosa la vita!» (RSND, 1, 848).

In un periodo così difficile e complicato, dove i punti di vista sono molteplici e dove prendere delle decisioni diventa una sfida, è fondamentale, come membri della Soka Gakkai, tornare sempre al punto d’origine della nostra fede, e per noi quel punto è il rispetto della dignità della vita.
Sulla base di questo, come responsabili nazionali italiani, insieme ai responsabili europei, ci siamo sempre basati – e continueremo a farlo – su due princìpi: non lasciare indietro nessuno e assicurarci che nessuno si contagi durante le attività della Gakkai.

Per questo motivo il Consiglio Nazionale ha deciso alcuni cambiamenti nelle nostre attività.
Premesso che ancora non ci sono le condizioni per ricominciare a fare le riunioni nelle abitazioni dei membri, gli zadankai, le riunioni di studio, le riunioni dei gruppi ecc. proseguiranno su piattaforme online.

Tuttavia verranno apportati dei cambiamenti che riguardano le riunioni presso i Centri culturali, in modo da proseguire nelle nostre graduali riaperture:

  • Le riunioni nei Centri culturali potranno durare fino a un’ora e quindici minuti.
  • Potranno tenersi anche durante la settimana, laddove ce ne sia richiesta e sia possibile organizzarle in accordo con gli staff e i preposti.
  • Si continua a fare solo un sansho all’inizio e alla fine della riunione, senza recitare Gongyo e Daimoku.

Per poter fare questi cambiamenti bisogna coinvolgere e condividere con gli staff e i preposti, quindi servirà un po’ di tempo per renderli operativi.
Per questo, in accordo anche con i responsabili europei, tali cambiamenti partiranno dal prossimo 18 novembre.

Concludo con le parole di Sensei dal messaggio per il sessantesimo anniversario di kosen-rufu in Europa, in cui ci esorta a basarci prima di tutto su una forte preghiera: «Qualsiasi cosa accada, vi prego di continuare ad avanzare recitando il Daimoku del ruggito del leone e, con i giovani nella prima linea della vostra rete armoniosa, di aiutare un amico dopo l’altro a creare un legame con il Buddismo. E mentre fate questo, vi prego di costruire ed espandere ulteriormente una preziosa terra di pace e felicità» (NR, 727, 2). Grazie a tutti e a tutte!

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Approfondiamo il nostro spirito di ricerca verso il maestro

di Suzanne Pritchard, esponsabile europea del Gruppo donne e giovani donne

Congratulazioni per questa riunione che celebra il 19 ottobre, Giorno di maestro e discepolo per l’Italia.
Ne La nuova rivoluzione umana Sensei descrive l’immensa commozione che provò quando, sessant’anni fa, vide la Cappella Sistina, e cita lo scrittore tedesco Goethe (1749-1832) che aveva dichiarato: «Fino a quando non si è vista la Cappella Sistina, è impossibile avere un’idea di ciò che una sola persona può essere capace di fare» (NRU, 5, 109).
Sensei dice inoltre che in quel momento «pregò affinché molti Michelangelo della Legge mistica emergessero tra i membri della Soka Gakkai» (Ibidem, 110).
Sono sicura che Sensei sia profondamente felice di vedere che in Italia sono emersi così tanti bodhisattva, “Michelangelo della Legge mistica”. Sebbene non siate artisti di professione, state mostrando “l’arte di vivere” manifestando la vostra Buddità in tanti modi creativi, attraverso il vostro impegno per far progredire kosen-rufu in un momento in cui non solo in Italia, ma ovunque nel mondo si assiste a un’esplosione di rabbia e frustrazione, alle proteste in piazza, ai disordini sociali, mentre la fiducia va sgretolandosi sempre più.

Nell’editoriale di novembre Sensei cita il Sutra del Loto: «Inoltre, nel capitolo “Precedenti vicende del Bodhisattva Re della Medicina”, in merito al potere della Legge mistica, [Shakyamuni] dichiara: “[Questo sutra] può salvare tutti gli esseri viventi”, “può liberare gli esseri viventi dalle sofferenze e dai tormenti”, e “può arrecare grandi benefici a tutti gli esseri viventi ed esaudirne i desideri” (SDL, 392)» (di prossima pubblicazione in NR).

Come possiamo invertire la tendenza della nostra realtà attuale e trasformare questi sentimenti di sofferenza e angoscia che vediamo intorno a noi? L’unico modo è approfondire lo spirito di ricerca per fare nostro il voto del maestro.
Il voto che Sensei aveva inciso nel cuore quando venne in Italia sessant’anni fa è tuttora lo stesso.
È il voto radicato nello spirito del Daishonin che ne L’apertura degli occhi afferma: «Io sarò il pilastro del Giappone. Io sarò gli occhi del Giappone. Io sarò il grande vascello del Giappone. Questo è il mio voto, e io non lo infrangerò mai!» (RSND, 1, 254).
Nella lezione su L’apertura degli occhi, Sensei descrive questo voto: «Una casa senza pilastri crollerà. La società giapponese non aveva alcun pilastro o fondamento spirituale, brulicava di influenze negative e andava alla deriva senza una meta, senza uno scopo. In una tale desolazione spirituale Nichiren si alzò in piedi da solo. Doveva aver deciso: “Diventerò il pilastro spirituale di questo paese devastato. Diventerò il suo occhio così che possa distinguere il vero dal falso in mezzo alla confusione che predomina nel mondo del Buddismo. Diventerò il grande vascello che salverà coloro che sono alla deriva”» (Esperia, pag. 216).

Ereditando questo voto, i tre presidenti sono riusciti a manifestare una condizione vitale così maestosa da dare vita al nostro movimento di Bodhisattva della Terra su scala mondiale.
Hanno realizzato tutto questo portando avanti la pratica del Bodhisattva Mai Sprezzante, e noi abbiamo avuto il privilegio di essere testimoni delle azioni del nostro maestro che ci ha dimostrato come mettere in pratica lo spirito del Bodhisattva Mai Sprezzante.
Di recente il responsabile del Dipartimento di studio della SGI, Masaaki Morinaka, ci ha incoraggiato con queste parole: «Se dovessimo descrivere la nostra lotta per kosen-rufu, diremmo che si tratta di una battaglia spirituale che combattiamo, proprio come ha fatto il Bodhisattva Mai Sprezzante, per contrastare quella corrente di sfiducia e incredulità nel potenziale degli esseri umani che rappresenta la maggiore fonte di infelicità della nostra epoca».
Il Sutra del Loto descrive il Bodhisattva Mai Sprezzante come un’umile persona comune.
Anche il maestro Toda si era definito “un comune mortale illuminato”; e ora, allo stesso modo, tutti noi, in quanto discepoli di Sensei, formiamo la rete di “comuni mortali illuminati” nati in questo mondo con la missione di portare la felicità a tutti gli esseri viventi. Sensei afferma: «Chi è una persona veramente ammirevole? Non è più il tempo di lasciarsi accecare da aspetti quali lo status, la fama, il potere o la ricchezza. Ciò che conta è quale filosofia abbracciamo e quanto ci impegniamo per il bene delle persone e della società: questo è ciò che colpisce il cuore degli altri» (di prossima traduzione in NR).
Incidendo queste parole nel cuore, manteniamo la ferma convinzione che siamo nati per trasformare il veleno del conflitto, della divisione e della discordia nella medicina di una maggiore comprensione, fiducia e amicizia, e dell’espansione di kosen-rufu.
Di recente Sensei ha citato una massima hawaiana che afferma: «Niente pioggia, niente arcobaleno». E poi ha aggiunto: «L’arcobaleno della felicità risplende solo dopo la pioggia della sofferenza» (vedi pag. 4).

Questo sessantesimo anniversario della prima visita di Sensei in Europa e in Italia assume un grande valore solo se ciascuno di noi approfondisce il proprio voto di essere “il pilastro dell’Italia, gli occhi dell’Italia e il grande vascello d’Italia”. Questo è il nostro voto e non lo abbandoneremo mai!
Con questa determinazione andiamo avanti per trasformare le tempeste e le piogge torrenziali che si stanno abbattendo su di noi in splendidi arcobaleni che riempiranno il cielo e porteranno gioia e felicità a tutti.

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Il Daimoku dei Bodhisattva della Terra

di Michele Giuseppone, responsabile nazionale dei giovani

Sono molto felice che ci si possa incontrare proprio qualche giorno prima del 19 ottobre, 60° anniversario della prima visita di Sensei in Italia. Vorrei citare prima di tutto una guida del nostro maestro:

«Quando recitiamo Daimoku, è importante nutrire la salda convinzione che tutte le nostre preghiere riceveranno una risposta e recitare con intensità.
I maestri e i discepoli, Bodhisattva della Terra impegnati insieme per kosen-rufu, uniscono i loro cuori nella recitazione del Daimoku: è grazie a ciò che le nostre preghiere si realizzeranno infallibilmente.
Se promettiamo sinceramente di realizzare kosen-rufu mentre recitiamo Daimoku, la nostra sarà una recitazione da Bodhisattva della Terra. In quel momento la nostra vita si aprirà e si allargherà a quella dei Bodhisattva della Terra. […] È fondamentale che i nostri obiettivi e le nostre preghiere siano concreti.
Ad esempio: “Oggi parlerò a quella persona di Buddismo”, oppure: “Inviterò questa persona a uno zadankai”, o ancora: “Voglio trovare un lavoro per dare prova concreta di questa pratica buddista”, oppure: “Voglio guarire da questa malattia così posso partecipare pienamente alle attività della Gakkai» (NRU, 23, 298).
Sulla base di questa determinazione, ripaghiamo il debito di gratitudine verso il nostro maestro realizzando delle bellissime riunioni a partire da sabato 23 ottobre fino alla fine del mese, in cui ognuno di noi possa incoraggiare gli amici e le amiche che abbiamo invitato. Il nostro scopo è trasmettere la prova concreta della nostra felicità, soprattutto alle persone che non praticano il Buddismo, proprio in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.

Per questa occasione i giovani hanno realizzato un video che sarà fruibile dallo Spazio Aderenti e che servirà per dare avvio alle riunioni che terremo nei vari gruppi e settori e che trasmette lo spirito di Sensei e la sua grande determinazione.
Inoltre, nel video è stata inserita la canzone che è stata composta per questo 19 ottobre.

Ringraziamo dal profondo del cuore tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del video e della canzone!

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Lo spirito dell’offerta e l’importanza delle nostre riviste

di Giuseppe Palatucci, segretario nazionale del Gruppo uomini

Dallo scorso anno, come sapete, il 18 novembre, anniversario della fondazione della Soka Gakkai, è diventato anche il “Giorno dell’offerta in Italia”.
Vorremmo ringraziare tutti i referenti dello staff offerte e abbonamenti che si è formato quest’anno.
Inoltre, un ringraziamento speciale va alla redazione e ai traduttori, che con il nuovo ritmo delle riviste hanno moltiplicato i loro sforzi, permettendo a tutti noi di leggere in tempo reale le guide di Sensei e di ricevere subito, “a caldo”, i report delle nostre attività, in modo da sentirci sempre più partecipi della vita del nostro Istituto.

Quando nell’81 il presidente Ikeda venne in Italia, mi fu chiesto di partecipare al garden party a Firenze, ma io decisi di non andare: avevo pochi soldi e il viaggio mi scoraggiò. In realtà non conoscevo la figura del presidente Ikeda, cosa che ho potuto approfondire a partire dall’82, quando cominciò la pubblicazione de Il Nuovo Rinascimento.
Ricordo che andavo a Napoli ogni mese per ritirare le copie del giornale per poi distribuirle a Salerno.
Molti di noi facevamo più di un abbonamento per sostenere la pubblicazione della nostra giovane rivista. Personalmente conservo questi ricordi come un tesoro prezioso e il mio spirito di ricerca non è cambiato nel tempo.
Quest’anno sono stati creati dei referenti dell’offerta e degli abbonamenti fino a livello di capitolo, per dare un forte incoraggiamento a tutti i membri.
L’attività che stiamo svolgendo non ha altro obiettivo che trasmettere con tutto il cuore lo spirito dell’offerta e l’importanza delle nostre riviste, per far sì che ognuno possa fare delle fantastiche esperienze a riguardo.
In quest’ultimo anno e mezzo che ci ha visti affrontare una difficoltà inaspettata come la pandemia, ci siamo alzati affrontando numerose sfide, basandoci su fede, pratica e studio insieme al nostro maestro che ci incoraggia continuamente.
Con profonda gratitudine tutti noi dello staff stiamo concentrando la nostra attenzione sui responsabili di gruppo, di settore e sui membri, perché più giovani e con meno esperienze nella fede.
Siamo determinati ad approfondire insieme a loro lo spirito dell’offerta e l’importanza delle nostre riviste, con il desiderio che ogni persona possa rafforzare la propria fede e sperimentare i benefici e la gioia derivanti dalla pratica buddista.
Le offerte per kosen-rufu e lo studio delle riviste, infatti, sostengono sia la nostra vita personale che lo sviluppo dell’organizzazione che sta realizzando kosen-rufu in tutto il mondo.
L’anno scorso, in piena pandemia e con tutti i nostri Centri culturali chiusi, dopo l’annuncio da parte del presidente Aprea che il 18 novembre sarebbe diventata la giornata dell’offerta in Italia, è partita una bellissima attività che ha unito tutta l’organizzazione, e siamo riusciti a realizzare un grande risultato.
Anche quest’anno determiniamo di realizzare un risultato ancora più grande entro il 18 novembre: facciamo in modo che tutti i nostri membri possano partecipare con gioia all’offerta per kosen-rufu, con il desiderio di ripagare la gratitudine verso il maestro e la Soka Gakkai.

Dal 23 al 31 ottobre si terranno le riunioni per il 60° anniversario della prima visita di Sensei. In questa occasione, proprio come farebbe Shin’ichi Yamamoto, rinnoviamo le nostre determinazioni personali e decidiamo ancora di più di vincere, aiutando gli altri a fare altrettanto.
Vorrei condividere una frase del presidente Ikeda che descrive lo spirito dei nostri pionieri:
«Ciascuno dei nostri membri in Europa si è alzato con un forte senso di responsabilità personale, incarnando lo spirito: “Io sono la Soka Gakkai!”. Hanno condiviso la mia determinazione di vincere anche le sfide più ardue che si fossero presentate e di avanzare con orgoglio attraversando l’Arco di Trionfo di kosen-rufu» (NR, 728, 2).
Continuiamo a fare del nostro meglio in prima linea, sempre gentili, con lo spirito di essere un buon esempio nella fede, senza arrenderci di fronte alle difficoltà.

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