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Brani estratti da La nuova rivoluzione umana - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:19

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Brani estratti da La nuova rivoluzione umana

Ne La nuova rivoluzione umana a volte si parla di responsabili generali, a volte di responsabili delle guide personali, a volte di consiglieri: in Italia usiamo il termine sostenitore e sostenitrice, ma lo spirito è lo stesso. Di seguito alcuni brani dal volume 25

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Ne La nuova rivoluzione umana a volte si parla di responsabili generali, a volte di responsabili delle guide personali, a volte di consiglieri: in Italia usiamo il termine sostenitore e sostenitrice, ma lo spirito è lo stesso. Di seguito alcuni brani dal volume 25

NRU, 25, pagg. 7-8
Shin’ichi cominciò a parlare delle qualità delle diverse generazioni di membri: «L’attuale generazione che ora è sulla trentina d’anni costituisce il fulcro della nostra organizzazione a Fukushima e in altre prefetture.
La generazione dei giovani che stanno salendo sul palcoscenico di kosen-rufu è piena di forza ed energia».

NRU, 25, pagg. 37-38
«Avendo lasciato una posizione in prima linea, ora lei si trova in una fase molto importante della sua vita. Non deve pensare di aver portato a termine la sua missione e di potersi rilassare e divertire. Se fa così, la sua fede inizierà a crollare. La sua lotta è solo all’inizio.
Di recente ho chiesto a un responsabile di prefettura del Gruppo guide personali quante persone avesse introdotto al Buddismo negli ultimi sette anni.
In precedenza aveva fatto shakubuku a diverse centinaia di persone. Disse però che negli ultimi sette anni non era stato in grado di introdurre al Buddismo nessuno.
Gli dissi: «Riprendiamo a lottare, con lo spirito pionieristico degli inizi. I traguardi passati non contano. Ciò che importa è cosa si fa adesso e cosa si intende fare in futuro. È di vitale importanza continuare ad avanzare e incoraggiare gli altri finché viviamo, anche a ottanta o a novant’anni. La prego di vivere la sua vita con uno spirito eternamente giovane».

NRU, 25, pagg. 94-95
Considerando le numerose nomine di giovani responsabili all’interno dei Gruppi donne e uomini a livello di prefettura e di territorio avvenute di recente, Shin’ichi passò a spiegare ai membri come trattare i compagni di fede più anziani che un tempo avevano dato importanti contributi all’organizzazione.
«La Soka Gakkai è diventata un’organizzazione globale, energica e dinamica grazie al grande impegno di innumerevoli membri che hanno offerto preziosi contributi da dietro le quinte.
Nonostante la precarietà delle loro condizioni economiche, essi si sono impegnati a diffondere questo Buddismo con sincerità, dovendo spesso affrontare critiche feroci e attacchi immotivati. Ciononostante, hanno lavorato instancabilmente per kosen-rufu. L’organizzazione forte e solida di oggi esiste grazie ai loro sforzi e come giovani responsabili non dovete mai dimenticarlo.
«Alcuni di essi si sono ritirati dalle prime linee della nostra organizzazione per ragioni di salute e di altro genere legate all’avanzare dell’età. Tuttavia, in passato questi nobili pionieri hanno fatto straordinari sforzi altruistici per il Buddismo. Come emissari del Budda, hanno abbracciato il Gohonzon come nessuno aveva fatto prima, dedicandosi a kosen-rufu con determinazione. Essi sono i pionieri e gli esploratori del movimento Soka, e i nostri eterni tesori.
I responsabili di prefettura e tutti gli altri responsabili devono pertanto valorizzarli, trattarli con rispetto e fare tutto il possibile per sostenerli calorosamente in questi anni d’oro della loro vita. Tra venti o trent’anni, la maggior parte di voi avrà la loro età e vi sarete ritirati dalle prime linee per passare il testimone alle nuove generazioni».

NRU, 25, pagg. 126-128
Shin’ichi si rivolse ai membri che avevano fatto attività agli albori del movimento, durante la campagna di Yamaguchi.
«Chi all’epoca aveva una quarantina o cinquantina di anni ora è sulla sessantina o settantina, in una fase in cui si danno gli ultimi ritocchi alla vita. Vorrei parlare del significato di questo aspetto.
Come ho detto prima, in primo luogo è importante avere uno spirito di gratitudine e dedizione a kosen-rufu per tutta la vita e, lungo il percorso, non smettere di lucidare la propria fede.
Anche se non ricoprite più un ruolo di responsabilità, non dovete mai pensare che siate in pensione o che vi siate laureati nella fede. State ancora portando avanti la giusta lotta, solo con un ruolo diverso. Altrimenti, tutto ciò che avete promesso, determinato e annunciato fino a quel momento agli altri, sarà inutile.
«Tutti i membri della Soka Gakkai osservano bene il modo in cui i compagni di fede che praticano da molti anni vivono la vita. È per questo che gli ex responsabili della Gakkai hanno la missione di essere dei modelli dai quali i membri possano trarre ispirazione per tutta la vita, dimostrando la correttezza della Soka Gakkai e del Buddismo.
«È naturale che con l’età la forza fisica venga meno e che per alcuni di voi risulti più difficile muoversi, ma questo fa parte del naturale decorso della vita. Non c’è motivo né di affaticarsi troppo né di sentirsi a disagio. Siate semplicemente voi stessi e continuate a incoraggiare i membri, a fare shakubuku e dare il massimo per realizzare kosen-rufu».

NRU, 25, pagg. 132- 136
«In terzo luogo, sia nella vostra famiglia che nella Soka Gakkai, cercate di far crescere degli ottimi successori. «Se i vostri figli non hanno abbracciato questa pratica, allora cercate di trasmetterla ai figli dei vostri figli.
Se non avete figli, trasmettetela ai figli dei vostri fratelli e sorelle. Per il bene della vostra famiglia, vi prego di non lasciare che la fiamma della Legge mistica si estingua. All’interno della Soka Gakkai, trattate i membri più giovani come se fossero i vostri stessi figli e trasmettete loro la vostra fede con cura.
Dovreste inoltre impegnarvi a far crescere, proteggere e sostenere i successori anche all’interno dell’organizzazione.
Per assicurare un futuro alla Soka Gakkai, abbiamo bisogno di una schiera di successori che uno dopo l’altro spicchino il volo nel cielo come giovani responsabili.

«Da questo momento in avanti, coloro che ricoprono cariche come la responsabilità di prefettura avranno probabilmente dieci o venti anni in meno di chi ha lottato con spirito altruistico quando la nostra organizzazione muoveva ancora i primi passi. Giungerà prima o poi il momento in cui i responsabili centrali delle varie zone dell’organizzazione avranno anche trenta o quaranta anni in meno di voi. Questo è il modo in cui assicuriamo il perpetuarsi eterno della Legge.

«I giovani hanno un grande potenziale, ma spesso sono senza esperienza. Come loro compagni di fede con maggiore esperienza non li dobbiamo considerare incompetenti o dire: “Alla tua età facevo molto di più”. Nemmeno dovremmo risentirci pensando: “Beh, non si sono mai rivolti a me per chiedere consigli” oppure: “Non ho mai sentito qualcosa del genere”.
Dal momento che disponete di grande ricchezza in termini di esperienza, è fondamentale che li sosteniate, senza giudicarli.

«È dai giovani che possiamo misurare i risultati ottenuti dai più anziani nella fede. Quando i membri con più esperienza si lamentano dell’immaturità o incompetenza dei membri più giovani, essi non fanno altro che dimostrare la propria mancanza di capacità e di responsabilità.

Il tono di Shin’ichi si fece leggermente severo: «I compagni di fede con maggiore esperienza sono come i giardinieri e i membri giovani i giardini. Se questi ultimi, che sono il cuore dell’organizzazione, non sono in grado di dimostrare il loro pieno potenziale, la colpa è dei primi, ossia il problema sta nel fatto che essi non hanno saputo sostenere i nuovi membri come avrebbero dovuto.

«Spero che vi alzerete tutti con la determinazione di proteggere i vostri compagni di fede che, pur relativamente giovani nella pratica, sono stati nominati responsabili. Quando si nominano nuovi responsabili, di prefettura o di settore, cercate di fare in modo che anche gli altri li sostengano, dicendo a tutti: “Il nuovo responsabile di prefettura è giovane, ma è meraviglioso!” oppure: “Quel nuovo responsabile di settore è molto in gamba. Sosteniamolo!”.
Cercate di dire al nuovo responsabile: “Se hai bisogno di qualsiasi cosa, chiedi pure a me. Farò di tutto per aiutarti”.

«Se tutti i pionieri si comportano in questo modo e sostengono i nuovi responsabili, a loro risulterà molto più leggero portare avanti le attività. Questo è il vero ruolo di un compagno di fede con più esperienza. È così che dovrebbe funzionare nel mondo della famiglia Soka».
Il cambio generazionale nelle responsabilità a livello di prefettura e di quartiere era uno dei problemi della Soka Gakkai. Shin’ichi Yamamoto desiderava stabilire una tradizione che fungesse da modello nella prefettura di Yamaguchi.

Proseguì dicendo: «Sono certo che alcuni di voi, che agli albori del nostro movimento si sono dati da fare, venivano di tanto in tanto sgridati dai membri con più esperienza.
Tuttavia, il metodo con il quale si formano persone capaci cambia con i tempi. Non dovremmo allenare i membri nuovi nel modo in cui siamo stati formati noi.
Questa è l’era della lode e dell’incoraggiamento. È necessario valutare accuratamente l’impegno dei giovani e spendere parole di elogio nei loro confronti.
Ciò infonderà loro coraggio e li ispirerà a fare del loro meglio. Dovremmo lodare concretamente ogni loro azione. Anche la tempestività è importante. Spero che diventiate tutti esperti nel far emergere persone capaci».

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