L’11 febbraio è il compleanno del mio maestro Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai. Quest’anno [2020] segna il centoventesimo anniversario della sua nascita. Il Signor Toda, cresciuto nelle fredde regioni del nord del Giappone, si è sempre rivolto ai ragazzi e alle ragazze dicendo: “Sviluppate la vostra forza durante l’inverno!”.
Per quanto freddo sia l’inverno, le piante, i fiori, gli animali e gli insetti si preparano alla primavera, poco alla volta. Allo stesso modo, vi prego di continuare ad avanzare verso i vostri obiettivi, senza farvi sconfiggere dal freddo!
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La primavera è la stagione dei fiori. I fiori di pruno sbocciano prima di tutti gli altri, quando l’inverno è ancora gelido. Poi tanti altri fiori, di altri colori, li seguono, finché viene il tempo dei fiori di ciliegio, che annunciano la primavera.
Alcuni fiori sbocciano presto, mentre altri si prendono il loro tempo. I fiori si aprono in tutte le loro diverse forme e colori.
Il Buddismo di Nichiren Daishonin insegna il principio dei “fiori di ciliegio, prugno, pesco e susino”. Ciò significa che ogni persona è differente, così come ciascuno di questi fiori è dotato della sua bellezza unica. I visi, i corpi, la personalità e i gusti di ciascuno di noi sono differenti. È proprio questo che ci rende speciali. Poiché siamo tutti differenti, siamo insostituibili e preziosi.
Talvolta potresti desiderare di essere come qualcun altro. Ma così come i fiori di ciliegio non possono diventare prugne, pesche o susine, gli altri sono ciò che sono, e tu sei ciò che sei. L’importante è far sì che il grande fiore del tuo potenziale arrivi a sbocciare, nel tuo modo unico.
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Avete mai ascoltato la musica di Ludwig van Beethoven (1770–1827)? È nato in Germania, duecentocinquanta anni fa, ed è uno dei più grandi compositori al mondo.
Amo la musica di Beethoven. Mi sono spesso sentito ispirato ascoltando le potenti note iniziali – “Da-da-da-daa!” – della sua Quinta Sinfonia – detta anche “Sinfonia del Destino” – così come la sua Nona Sinfonia, con la sua famosa sezione corale dell’Inno alla Gioia.
Quando Beethoven era giovane, il padre severo gli imponeva di esercitarsi al pianoforte per molte ore al giorno. Lui faceva del suo meglio, supportato dal caldo incoraggiamento di sua madre. Tuttavia, quando compì sedici anni, sua madre morì di malattia.
A partire dall’età di trent’anni, Beethoven iniziò gradualmente a perdere l’udito. In quanto musicista, l’udito era per lui prezioso come la vita stessa. Quanto doloroso e frustrante dev’essere stato per lui!
Ma una luce immortale ardeva nel suo cuore. Era la luce della musica – il suono del pianoforte su cui si era esercitato per così tanti anni, le melodie che aveva amato e le voci delle persone che cantavano.
Più Beethoven si sforzava di migliorare la sua musica, più intensa quella luce risplendeva e il suo talento fioriva nella sua pienezza. Compose più di trecento opere nel corso della sua vita, e oggi i suoi capolavori vengono eseguiti in tutto il mondo.
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Voi avete la fede nella Legge mistica, che vi rende invincibili. Anche quando vi sentite giù o state lottando con qualche difficoltà, se recitate Nam-myoho-renge-kyo potete far sorgere il sole nei vostri cuori. Così come la luce del sole nutre i fiori, recitare Nam-myoho-renge-kyo può aiutarvi a sviluppare con costanza le vostre migliori qualità e la più grande forza.
Ciascuno di voi possiede il proprio fiore speciale, il fiore della propria missione.
Spero che reciterete Nam-myoho-renge-kyo con ottimismo avanzando sulla via che porta verso i vostri sogni.
La primavera, con tutti i suoi fiori, presto arriverà. Vi prego di far sbocciare ognuno il proprio fiore, completamente e liberamente, così come siete! Spero anche che vi incoraggerete a vicenda collaborando insieme ai vostri amici per creare un giardino variopinto in cui tutti possano sbocciare nella loro meravigliosa diversità!