A inizio gennaio il territorio Tevere centro di Roma ha realizzato una riunione online in cui sono state condivise alcune attività del 2021
Il dialogo per Liberare il nostro potenziale
di Alessio Sementilli
A nome di tutti i responsabili del capitolo Colli Portuensi, vorrei raccontare l’esperienza che abbiamo fatto quest’anno con l’attività di incoraggiamenti e incontri nella nostra zona.
A inizio 2021, come responsabili di capitolo, ci siamo incontrati per definire gli obiettivi dell’anno. Avvertivamo tutti un forte senso di solitudine e mancanza di visione comune, dovuto al periodo della pandemia.
Ma dovevamo fare qualcosa e credere nelle parole del presidente Ikeda quando dice: «Alcune religioni insegnano che si può fare molto poco davanti alle difficoltà e ciò produce un senso di impotenza e un desiderio di fuga dalla realtà. Il Buddismo di Nichiren, invece, incoraggia a vedere anche il problema più doloroso come un’opportunità per diventare più forti; insegna che lottare contro le difficoltà in realtà permette di liberare il proprio potenziale innato».
Abbiamo così deciso di sfidarci e dare inizio a un’intensa attività di visite, ovvero incontri e incoraggiamenti personali, con l’obiettivo di realizzarne cento entro l’anno.
Per monitorare lo stato di avanzamento e avere un quadro comune sempre aggiornato, inserivamo ogni incontro realizzato tramite un’applicazione sul cellulare e ogni settimana condividevamo un report tra Gruppi. Fin dall‘inizio abbiamo stabilito che il requisito per considerare valido un dialogo – che fosse in presenza o tramite zoom o WhatsApp – era la presenza di almeno due responsabili, o di un responsabile e un membro, oltre alla persona che si andava a incontrare.
L’attività è partita con molto entusiasmo e già alla fine di giugno avevamo realizzato centoquindici incontri, superando l’obiettivo che avevamo fissato entro l’anno.
Così, come responsabili di capitolo, abbiamo rilanciato puntando tra settembre e dicembre a 100 ulteriori incontri, questa volta però coinvolgendo anche tutti i responsabili di settore e gruppo e definendo un obiettivo comune per sentirci tutti uniti.
Abbiamo raccontato l’esperienza dei mesi precedenti e abbiamo condiviso con i tre settori il link dove inserire tutte le visite realizzate.
Ogni settimana poi, abbiamo condiviso lo stato di avanzamento e quanto mancava all’obiettivo che ci eravamo prefissati.
Provavo una grande gioia nel vedere che sempre più persone inserivano i dialoghi e che tutti si stavano sfidando in questa attività, uniti verso un obiettivo comune.
Nichiren Daishonin scrive: «Persino una sola persona, se ha scopi contrastanti, finirà sicuramente per fallire. Ma cento o mille persone possono senza dubbio realizzare il loro scopo se hanno lo stesso spirito».
Con nostro grande stupore, a metà novembre avevamo realizzato ben 107 incontri, raggiungendo con un mese di anticipo il nostro obiettivo.
Grazie a questi incontri di incoraggiamento siamo riusciti a creare maggiore coesione tra noi responsabili e a conoscere meglio le persone che fanno attività nel nostro capitolo.
Per il 2022 abbiamo determinato di sfidarci nuovamente e realizzare sempre tutti insieme trecento incontri, e che venti nuove persone decidano di entrare a far parte della Soka Gakkai.
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La gioia di offrire
di Stefania Bonafede
Già da qualche mese, come responsabili del capitolo Porta Portese, avevamo deciso che il nostro scopo fondamentale era l’unità tra di noi basata sul Daimoku, e la condivisione degli obiettivi.
Alla luce di questa unità già forte, quando l’hombu ha organizzato un meeting sullo spirito dell’offerta, ad aprile 2021, in controtendenza con il momento storico che stiamo tuttora vivendo, caratterizzato da paura, problemi economici e difficoltà nei contatti umani, abbiamo preso insieme una decisione importante: coinvolgere tutti, nessuno escluso, in quell’attività sull’offerta, prima di tutto i responsabili di settore e di gruppo.
Ognuno di noi ha rilanciato sia a livello personale che incoraggiando gli altri in ogni occasione: a zadankai, durante gli incontri personali, nei dialoghi telefonici… Senza più timore di affrontare l’argomento dello spirito dell’offerta, ritenuto da molti un tabù.
Così al meeting di aprile sono state raccontate varie esperienze di responsabili e membri del nostro capitolo che, essendosi sfidati nell’offerta per kosen-rufu, avevano realizzato un grande cambiamento nella propria vita, e la gioia che emergeva da questi racconti ha incoraggiato tutti, come un’onda che si propaga.
Abbiamo approfondito il Gosho L’offerta di una veste sfoderata in cui Nichiren Daishonin scrive: «Sii fermamente convinta che i benefici derivanti da questa offerta si estenderanno ai tuoi genitori, ai tuoi nonni e a un infinito numero di esseri viventi, per non parlare di tuo marito che tanto ami» (RSND, 1, 474) .
La nostra determinazione di far sperimentare a tutti la gioia che deriva dallo spirito dell’offerta, anche come attività per gli altri, ha spinto tanti compagni di fede ad alzarsi, ad esempio per sostenere qualcuno incontrandolo per un caffè o una passeggiata…
E per quanto riguarda in particolare l’offerta in denaro, abbiamo realizzato il cento per cento nell’offerta da parte dei responsabili in tutto il capitolo!
Ognuno di noi ha vinto in questa avventura, vincendo soprattutto sulla sfiducia.
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La forza dell’Unità
di Nicoletta Castagni
Nei primi giorni di gennaio del 2021 ci siamo incontrati online con gli altri responsabili del capitolo per confrontarci e dare avvio all’attività del nuovo anno. Nel messaggio inviato dal presidente Ikeda per Capodanno eravamo rimasti colpiti soprattutto dall’appello a prendersi a cuore ogni persona, senza lasciare indietro nessuno.
Dopo il lungo periodo del lockdown, nonostante le difficoltà nella società e nella vita quotidiana, il nostro maestro ci invitava a ripartire con responsabilità e freschezza, tornando alle basi della nostra attività.
Una delle frasi di Sensei contenute ne La nuova rivoluzione umana che più ci ha sostenuto è questa: «Cosa è che fa la forza di un’organizzazione? È mettere in primo piano l’importanza dell’armonia e dell’essere a ritmo gli uni con gli altri. È l’unità, l’armoniosa cooperazione tra i leader. Se non si agisce in sintonia gli uni con gli altri anche le capacità individuali si disperdono» (NRU, 3, 12).
Ci siamo quindi concentrati tutti, responsabili da gruppo a capitolo, nell’avere cura delle persone a cui parliamo del Buddismo e nelle visite ai membri e ai simpatizzanti.
Già a dicembre del 2020 avevamo realizzato una grande riunione online, durante la quale si erano svolti tanti mini zadankai a cui avevano partecipato trentacinque simpatizzanti, e in seguito gli incontri personali si erano moltiplicati.
La maggior parte dei simpatizzanti aveva iniziato a praticare durante la pandemia e grazie alla dedizione di tutti nell’incoraggiarli, uno dopo l’altro esprimevano il desiderio di ricevere il Gohonzon. Il risultato finale nel 2021 è stato di sedici nuovi Gohonzon!
A questi vogliamo aggiungere le consegne del 2 gennaio 2022, in cui sono diventati membri ancora un giovane uomo e un uomo.
Abbiamo vinto tutti insieme, grazie a tutti!