Questo mese approfondiremo il saggio “Le persone comuni sono Budda” dal libro Maestro e discepolo, Esperia, pagg. 35-45. Sensei spiega che il Budda non è un essere straordinario ma una persona comune che si basa sulla Legge mistica. Dimenticarsi di ciò significa allontanarsi dall’essenza del Buddismo.
In quanto studenti, Sensei ci esorta a non usare la nostra formazione con arroganza ma, al contrario, utilizzare tutte le conoscenze che accumuliamo per il bene degli altri. Impegniamoci allora a prenderci cura di tutte le persone! Portiamo avanti i nostri studi tenendo sempre nel cuore la relazione maestro-discepolo, la nostra “università di umanità” più preziosa!
Alcuni estratti dal saggio del presidente Ikeda
«Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, una volta disse: “Conseguire la Buddità […] significa credere con tutto il cuore nell’insegnamento del Daishonin del vero aspetto di tutti i fenomeni e della Buddità insita nella vita delle persone comuni. Significa risvegliarsi al fatto che – proprio così come sei – sei un Budda, lo sei stato dal remoto passato e lo sarai per l’eterno futuro”.
[…] Coloro che si sforzano di diffondere l’insegnamento del Daishonin, lavorano con serietà per kosen-rufu e contribuiscono alla felicità degli altri, sono degni del massimo rispetto. Neanche i più eminenti studiosi o i più potenti leader politici possono competere con tali persone.
[…] Dal mio punto di vista, le università esistono per essere al servizio di coloro che non hanno avuto l’opportunità di frequentarle. Mi auguro che i nostri brillanti giovani utilizzino la loro istruzione per essere al servizio degli altri, diventando “persone che proteggono altre persone”. Spero che si impegnino attivamente in una grande varietà di settori, lottando instancabilmente per la felicità degli altri e per la prosperità della società».
(Maestro e discepolo, Esperia, pag. 38)
Il materiale di riferimento per il prossimo mese
- A novembre studieremo una lezione speciale del presidente Ikeda sul Gosho L’apertura degli occhi, scritta in occasione del 18 novembre 2014, anniversario della fondazione della Soka Gakkai, e pubblicata su BS, 169, 52