Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Hosshaku kempon: “abbandonare il transitorio e rivelare l’originale” - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 06:57

723

Stampa

Hosshaku kempon: “abbandonare il transitorio e rivelare l’originale”

Sono passati 750 anni da quando Nichiren Daishonin trionfò nella persecuzione di Tatsunokuchi, il 12 settembre 1271, realizzando così il proprio hosshaku kempon, ovvero quando abbandonò la sua condizione transitoria di persona comune e rivelò la sua vera identità di Budda dal tempo senza inizio

Dimensione del testo AA

Sono passati 750 anni da quando Nichiren Daishonin trionfò nella persecuzione di Tatsunokuchi, il 12 settembre 1271, realizzando così il proprio hosshaku kempon, ovvero quando abbandonò la sua condizione transitoria di persona comune e rivelò la sua vera identità di Budda dal tempo senza inizio. In queste pagine presentiamo un articolo del Dipartimento di studio per approfondire insieme il significato che ha per noi questo importante principio del Buddismo di Nichiren Daishonin

Nel trattato L’apertura degli occhi, scritto a Sado dopo la mancata decapitazione a Tatsunokuchi nel 1271, il Daishonin dichiara: «Nel dodicesimo giorno del nono mese dello scorso anno [12 settembre 1271], tra le ore del topo e del bue [dalle ventitré alle tre] questa persona chiamata Nichiren fu decapitata [a Tatsunokuchi]. La sua anima è arrivata in quest’isola di Sado» (RSND, 1, 243).
Nell’approfondire questo passo il maestro Ikeda afferma: «Qui il Daishonin dichiara di aver “abbandonato il transitorio e rivelato l’originale (hosshaku kempon in giapp)”. Egli abbandonò la sua condizione transitoria di persona comune appesantita dal karma e dalle sofferenze e, pur rimanendo un essere umano, rivelò la sua vera identità di Budda dal tempo senza inizio che incarna una condizione di completa libertà che è una sola cosa con la Legge mistica eterna» (BS, 178, 56).

Il 12 settembre di quest’anno ricorrono settecentocinquanta anni da quando il Daishonin trionfò nella persecuzione di Tatsunokuchi realizzando così il proprio hosshaku kempon.
Egli dovette subire dure persecuzioni per aver propagato Nam-myoho-renge-kyo, la Legge mistica. In seguito alla sua mancata decapitazione fu esiliato a Sado, dove si trovò ad affrontare privazioni e difficoltà; nonostante ciò, rimase fedele al suo voto di guidare alla felicità ogni persona. La sua determinazione è racchiusa nella dichiarazione: «Questo io affermo. Che gli dèi mi abbandonino. Che tutte le persecuzioni mi assalgano. Io continuerò a dare la mia vita per la Legge!» (L’apertura degli occhi, RSND, 1, 253).
Proprio a Tatsunokuchi il Daishonin rivelò il potere della grande Legge inerente alla propria vita. Questo non riguarda una sola persona: tutti siamo dotati di questo potere, attraverso il quale possiamo trasformare qualsiasi difficoltà. Il Daishonin ha fatto da esempio per tutti. Egli rappresenta un campione di umanità che dichiara ai propri discepoli: guardate la mia vittoria!
Il Buddismo nasce come religione basata sulla non dualità di maestro e discepolo. Il maestro manifesta una condizione vitale fulgida come il diamante e insegna che anche i discepoli possono raggiungerla.
Per questo è fondamentale che i discepoli agiscano concretamente per propagare il Buddismo formulando lo stesso voto del maestro.
Chi riconosce la Buddità inerente alla propria vita la riconosce invariabilmente anche negli altri.
In questo senso hosshaku kempon significa aprire questa condizione estremamente nobile nella propria vita e condurre gli altri a fare altrettanto.
L’hosshaku kempon di un singolo individuo condurrà all’hosshaku kempon di tutta l’umanità. Questo è lo spirito su cui si basa la Soka Gakkai. Ognuno di noi, impegnandosi nelle attività della Soka Gakkai, si alza con la consapevolezza di essere un Bodhisattva della Terra. In tutto il globo i discepoli si impegnano per realizzare kosen-rufu insieme al maestro: è la nuova era di kosen-rufu mondiale.
Così scrive il presidente Ikeda nel messaggio inviato alla quarta riunione di Centro del 13 luglio: «Direttamente collegati a Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo Giorno della Legge, noi membri della Soka Gakkai ci impegniamo al massimo nella società senza paura, dialogando e intraprendendo azioni per “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”. Ci sforziamo instancabilmente per kosen-rufu, abbattendo i muri nel nostro cuore e in quello degli altri, superando tutti gli ostacoli e le battute d’arresto ed espandendo il nostro stato vitale attraverso la rivoluzione umana. Stiamo costruendo terre preziose di felicità e di pace nel luogo in cui ci sfidiamo in questo momento. Questo è il nostro hosshaku kempon, il nostro “abbandonare il transitorio e rivelare l’originale”» (NR, 715, 3).

Come realizzare il “nostro” hosshaku kempon

Nel saggio del 19 gennaio il maestro Ikeda indica la strada per realizzare il nostro hosshaku kempon e afferma: «Proprio nei momenti più difficili possiamo espandere al massimo il nostro stato vitale: questa è l’essenza del Buddismo di Nichiren Daishonin. Non esistono vicoli ciechi che non possiamo superare grazie alla fede nella Legge mistica. Non dobbiamo rassegnarci e abbassare la testa di fronte alle difficoltà. Piuttosto, spazziamole via con una risata, a testa alta! Facciamo ardere in noi l’invincibile spirito Soka di non lasciarsi mai sconfiggere. Risvegliamo i grandi poteri della fede e della pratica, recitando Nam-myoho-renge-kyo e agendo concretamente. È proprio sfidando noi stessi in questo processo di rivoluzione umana che possiamo “abbandonare il transitorio e rivelare l’originale” nelle nostre vite. Possiamo affermare che ora, mentre l’intera umanità si trova in un periodo di svolta, è giunto nuovamente per la Soka Gakkai il momento di “abbandonare il transitorio e rivelare l’originale”. Non si tratta affatto di qualcosa di lontano dalle nostre vite. Non dimentichiamo mai che tutto ciò è reso possibile grazie agli instancabili sforzi portati avanti da ciascuno di noi, con tenacia, a testa alta, e con una determinazione tale da affermare: “Io sono la Soka Gakkai!”, “Guardate cosa realizzo!”» (NR, 691, 7).

Con tutto il nostro coraggio

In questo momento così cruciale per l’umanità, il nostro maestro ci sta incoraggiando a compiere il nostro personale hosshaku kempon facendo emergere tutto il nostro coraggio e rinnovando, ancora più profondamente, il voto per kosen-rufu. La fonte di questo coraggio è proprio la fede nella Legge mistica.
Come scrive il presidente Ikeda: «La fede è la forma suprema di coraggio» (Ibidem, 4).
Così saremo in grado di affrontare ogni sfida e difficoltà con una condizione vitale elevata, e di manifestare la nostra vera identità di Bodhisattva della Terra, persone comuni che si dedicano alla realizzazione della pace e della felicità di tutta l’umanità.

(Per approfondire vedi Dizionario di Buddismo, IBISG, pag. 3).

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata