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Nessuna onda sarà troppo alta da superare - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:13

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Nessuna onda sarà troppo alta da superare

Insieme alle difficoltà nel percorso universitario, Chiara si trova ad affrontare le sue tendenze negative e grazie alla pratica buddista e alle attività nella Soka Gakkai riesce a compiere passi importanti verso la realizzazione dei suoi sogni

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Insieme alle difficoltà nel percorso universitario, Chiara si trova ad affrontare le sue tendenze negative e grazie alla pratica buddista e alle attività nella Soka Gakkai riesce a compiere passi importanti verso la realizzazione dei suoi sogni

Ho conosciuto la pratica buddista a diciannove anni in Calabria, grazie alla mia migliore amica.
Poco dopo mi trasferii a Pisa per iniziare il mio percorso di studi alla triennale di Lingue e letterature straniere, e lì iniziai a vivere dei periodi di grossa sofferenza dovuti alla convivenza con mia nonna, alla relazione a distanza con il mio ragazzo di allora e alle prime difficoltà con i nuovi ritmi dello studio universitario.

Mi sono resa conto che studiavo solo per accontentare i professori e soprattutto i miei genitori, molto esigenti. Nel frattempo, continuavo a recitare Daimoku e il 3 aprile del 2016 ricevetti il Gohonzon.
Non riuscivo a superare gli esami oppure prendevo voti bassi, inoltre il mio ragazzo decise di lasciarmi. Mentre lottavo con le mie tendenze autodistruttive e autolesioniste, recitavo un forte Daimoku tenendo a mente che, come il fiore di loto sboccia dalla melma, allo stesso modo anch’io facevo emergere il mio valore compiendo la mia rivoluzione umana.
Il primo gennaio 2018, nonostante fossi indietro con diversi esami, determinai di finire l’università entro un anno e di realizzare il mio sogno di lavorare nel campo cinematografico.

Nel frattempo mi fu affidata la responsabilità prima di settore e poi di capitolo delle giovani donne. La responsabilità è stata ed è tutt’ora un forte acceleratore della mia rivoluzione umana perché ogni vittoria è sempre condivisa. Nei momenti di sconforto bastava ricordarmi che le sfide che stavo affrontando erano utili anche per incoraggiare gli altri a dare sempre il massimo e a non mollare mai.
Nel 2019 finalmente mi laureai in Lingue e letterature straniere, ma durante la discussione della tesi il mio relatore mi umiliò di fronte alla commissione, ai miei genitori e ai miei amici, affermando che non sapevo scrivere. Mi ferì molto. Sin da bambina, il cinema e la scrittura sono sempre state le mie passioni, ma sembrava che non riuscissi a concretizzarle in alcun modo.
Mi iscrissi alla magistrale di Critica letteraria della lingua inglese.
Durante il lockdown persi mio zio e mia nonna subì un tale shock da cadere in depressione e non essere più autosufficiente. Le mie tendenze negative facevano a gara per emergere e promisi di costruire un forte io e mantenere una fede salda.
In quel periodo ricevetti una guida da una responsabile la quale mi lesse un incoraggiamento di Sensei: «Il sentiero sulla collina della vita non è diritto. Ci sono successi ed errori. Qualche volta vinciamo e qualche volta perdiamo. A ogni passo che facciamo sul nostro cammino, a ogni curva e angolo che superiamo, cresciamo un po’ di più. In questo processo la preghiera diventa quella forza potente che ci impedisce di diventare arroganti nella vittoria o devastati dalla sconfitta. Per questo i più forti sono coloro che si basano sulla preghiera» (BS, 166, 41) .
Tutto quello che mi stava succedendo era carburante per la mia rivoluzione umana, per rafforzarmi e crescere come Bodhisattva della Terra.
Cercai di impegnarmi nell’attività e di incoraggiare tutti nonostante la mia forte lotta interiore.
Recitai Daimoku con tutto il cuore per riuscire a essere indipendente e capire quale fosse la mia missione per kosen-rufu.
Nel frattempo mi fu affidata la responsabilità Studenti di territorio. Poco dopo un mio vecchio compagno di scuola mi propose di scrivere per una rivista emergente di cui era direttore.
All’inizio rifiutai, pensando all’umiliazione subita durante la laurea. Non mi sentivo capace. Poi mi ricordai delle parole di Sensei che ci spinge a sfidarci ogni giorno, proprio dove è più difficile, così accettai.
Decisi di seguire il suo esempio e determinai che la mia missione per kosen-rufu sarebbe stata quella di scrivere, in qualsiasi forma, e chissà… magari un giorno anche una sceneggiatura.
Ad oggi sono una delle articoliste più lette di tutta la rivista.
Non solo, grazie all’ampiezza dei temi affrontati posso anche scrivere di cinema, l’altra mia grande passione.
In quest’ultimo anno tante cose sono successe. In particolare, a causa delle restrizioni da Covid-19 ho vissuto sola a casa e mia nonna è rimasta in Calabria con i miei genitori che, dopo aver trascorso dieci mesi con lei hanno capito la gravità della situazione di mia nonna e si stanno muovendo per cercare un aiuto. Gli ostacoli non sono finiti ma io non retrocedo.
«Il saggio si rallegrerà, mentre lo stolto indietreggerà», così recita un passo del Gosho I tre ostacoli e i quattro demoni, che è stato il mio faro in quest’ultimo anno. Non importa quanto impervie saranno le tempeste, se ho fede nel Gohonzon nessuna onda sarà troppo alta da superare.
Negli ultimi mesi ho portato avanti l’attività studenti online mettendo sempre le persone al centro, sostenendoci e incoraggiandoci in questo periodo difficile.
Ho concluso di recente la sessione estiva dando tre esami, e ora sono quasi in dirittura di arrivo. I miei obiettivi attuali sono non perdere mai la consapevolezza del mio valore, scrivere la tesi e realizzare il mio sogno di trascorrere un periodo di studio all’estero.
In qualunque posto andrò sono consapevole di non essere mai sola, perché avrò sempre i miei compagni Soka.
Sono determinata a mettere in pratica questa frase di Sensei che ha accompagnato le fasi cruciali del mio percorso: «Nell’affrontare una sfida si può vincere o perdere, ma al di là del risultato immediato, il fatto di continuare a impegnarci qualsiasi cosa accada è di per sé vittoria!» (NR, 666, 6).
Studenti, continuiamo a illuminare il mondo con la luce della nostra rivoluzione umana!

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