La gratitudine non finisce mai, è la vita stessa. Nutrire gratitudine per il Gohonzon significa innanzitutto rispettare la propria vita, la propria Buddità. Per questo il Daishonin scrive: «Potresti pensare di aver fatto offerte alla torre preziosa del Tathagata Molti Tesori, ma non è così. Le hai offerte a te stesso»
L’”Anno dell’apertura di una nuova era di kosen-rufu nel mondo” è iniziato e il Kosen-rufu Daiseido, il Palazzo del grande voto di kosen-rufu, è stato inaugurato. In questo momento che segna una nuova partenza della Soka Gakkai come religione mondiale, sensei ci sta chiedendo con forza di comprendere bene il Buddismo di Nichiren e fare ognuno una profonda rivoluzione umana.
La Legge mistica non si trasmette da sola: la propagazione avviene sempre attraverso il nostro cuore, tramite la persona. In questa epoca così difficile abbiamo una grande missione come Bodhisattva della Terra, perciò è importante che ognuno di noi si risvegli sviluppando una forte fede e una nuova consapevolezza. Una persona che si risveglia profondamente può trasformare il karma in missione.
È fondamentale avere gratitudine verso il Gohonzon, verso Makiguchi, Toda e Ikeda. Il Gohonzon, il maestro e l’organizzazione non sono separati, tutto è parte di kosen-rufu. Quando si sperimenta il Buddismo nella propria vita nasce spontaneo il desiderio di ripagare il proprio debito di gratitudine.
Tra le sei paramita indicate nel Buddismo mahayana per conseguire la Buddità, la prima è la pratica della donazione che include la “donazione del tesoro”, cioè le offerte materiali, la “donazione della Legge” e la “donazione del coraggio” (cfr. D. Ikeda, La vera entità della vita, Esperia, pag. 178).
Un tempo i discepoli sostenevano con le loro offerte la vita del Budda. Per noi oggi partecipare allo zaimu, l’offerta in denaro, significa sostenere l’organizzazione che sta realizzando il desiderio di Nichiren di condurre alla felicità tutte le persone. La Soka Gakkai siamo noi che viviamo nella società e ci impegniamo ogni giorno per questo obiettivo. Non esiste spirito più nobile di questo. Il presidente Toda diceva: «La Soka Gakkai è più importante della mia vita» e utilizzava spesso l’espressione “Soka Gakkai Butsu”, cioè “il Budda Soka Gakkai”, per sottolineare il valore della nostra organizzazione.
Tutti noi abbiamo potuto incontrare il Buddismo grazie alla Soka Gakkai e al presidente Ikeda, e grazie a ciò possiamo cambiare la nostra vita. L’offerta è l’espressione della gratitudine che viene dal cuore; in tal senso lo zaimu non è una questione tecnica, di soldi, ma è lo spirito stesso della fede. Il cuore di una persona non si vede da fuori, ma l’azione di offrire rispecchia la sua vita. Ora che sta aumentando tanto il numero dei membri è fondamentale che ognuno migliori la qualità della propria fede, maturando come essere umano e come buddista. Questo è il significato di hosshaku kempon. Tutto comincia da una singola persona che si alza da sola e coinvolge gli altri in modo che si alzino a loro volta, uno dopo l’altro.
Ci sono persone che pur sperimentando i benefici dell’offerta, non ne trasmettono l’importanza agli altri. Chi ha sperimentato la gioia di offrire dovrebbe sentire naturale il desiderio che anche gli altri possano provare la stessa gioia. Perciò incoraggiamo le persone ad approfondire lo spirito dell’offerta nella loro vita e a sperimentare sempre più i benefici che derivano dalla pratica corretta.
La gratitudine non finisce mai, è la vita stessa. Nutrire gratitudine per il Gohonzon significa innanzitutto rispettare la propria vita, la propria Buddità. Per questo il Daishonin scrive: «Perciò Abutsu-bo è la torre preziosa stessa, e la torre preziosa è Abutsu-bo stesso. Al di fuori di questa consapevolezza tutto il resto è inutile. […] Potresti pensare di aver fatto offerte alla torre preziosa del Tathagata Molti Tesori, ma non è così. Le hai offerte a te stesso. Tu stesso sei un Tathagata da sempre illuminato e dotato dei tre corpi. Dovresti recitare Nam-myoho-renge-kyo con questa convinzione» (La torre preziosa, RSND, 1, 264).