“Do you like Italy? I love Italy”

Settembre, ore 9.30. Quando, con altri membri dello staff, ho raggiunto il cancello d’entrata delle scuole medie superiori Soka nel Kansai (Osaka), per insegnare per due giorni l’inglese ai suoi giovanissimi studenti, ho trovato ad accoglierci all’entrata insegnanti e allievi con un sorriso gioioso che rifletteva l’intento del suo fondatore, il presidente Ikeda. L’accoglienza nelle scuole Soka ricopre un ruolo fondamentale poiché pone le cause per una forte intesa fra le persone.
Quando mi è stato assegnato il mio gruppo di studenti sono rimasto colpito dai loro sguardi luminosi, dalla sincerità con cui dialogavano e dalla loro motivazione nell’imparare l’inglese, ognuno determinato a portare l’educazione Soka nel mondo. Il mio gruppo aveva una simpatia particolare per l’Italia, e quando gli ho insegnato le espressioni “Do you like Italy? I love Italy” me le hanno ripetute all’infinito, anche il giorno della mia partenza!
Riguardo ai professori sono rimasto colpito da due aspetti: il rispetto per gli studenti e il sostegno costante nei loro confronti. Per esempio, il preside della scuola ha incoraggiato tutti nel suo inglese stentato facendo il discorso di apertura del corso senza leggerlo su carta, quindi con molti errori, dando l’esempio in prima persona di come sia naturale imparare sbagliando. In quel momento afferrai che avrei imparato insegnando.
Le scuole Soka in Kansai incoraggiano un’educazione volta a creare valore e forniscono una direzione precisa ai suoi studenti sul perché studiare sia importante e, inoltre, sono ben organizzate: l’attività fisica è parte integrante del percorso educativo, infatti qui gli studenti praticano quotidianamente con impegno svariati sport come baseball, rugby, kendo e judo. Anche i club sono molto importanti, infatti ogni studente cerca di aderire almeno a uno. Ci sono club dove imparano a cantare in coro (sono davvero bravi!), club di dibattito, dove imparano a esprimere opinioni divergenti con rispetto e club di danza dove esprimono la loro creatività. Ogni classe ospita quarantacinque studenti e ci sono ventiquattro classi per un totale di 1.080 studenti.
Alla fine di questi due giorni intensi ho capito che mentre insegnavo ai miei studenti l’inglese, loro insegnavano a me il linguaggio del cuore, ispirando la mia determinazione per il futuro.