«Tutto inizia con la coraggiosa e nobile danza della rivoluzione umana». Il primo passo diventa un incedere vittorioso quando è accompagnato da valenti campioni di kosen-rufu: sulle orme di Nelson Mandela, anche l’Africa avanza verso la pace
Ogni mese in Giappone si tengono riunioni generali dei responsabili alle quali spesso partecipano anche rappresentanti da paesi esteri. Il presidente Ikeda in queste occasioni invia un messaggio rivolto a ogni singola persona per dare nuovo impulso alle attività per kosen-rufu nel mondo
Ogni giorno molti preziosi membri provenienti da varie zone del Giappone e del mondo si riuniscono con gioia nel Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu) qui a Tokyo, e io li osservo da vicino mentre guido il movimento di kosen-rufu. Oggi, miei cari compagni membri, ho chiesto che il mio messaggio vi fosse letto dalla Sala dell’amicizia internazionale Soka a Tokyo insieme ai responsabili provenienti da ventotto paesi e territori che hanno fatto un lungo viaggio per partecipare ai corsi della SGI. Desidero lodare e applaudire tutti voi in segno di profonda gratitudine per i vostri magnifici sforzi e per le importanti vittorie riportate quest’anno in ogni sfera d’attività. I miei più sinceri ringraziamenti ai nostri responsabili della SGI per aver viaggiato fino al Giappone in questo freddo inverno per uno scopo tanto nobile. Membri del Canada! Membri dell’Argentina e del Venezuela! Giovani rappresentanti d’Europa! Membri di Taiwan! Membri di Singapore e Malesia! Membri del comitato esecutivo della SGI della Corea del Sud! E voi membri africani! Vi ringrazio e vi do il benvenuto! E congratulazioni ai miei carissimi compagni membri di Okinawa per la riunione di oggi, pulsante di speranza: i membri di tutto il mondo hanno grandi aspettative nei vostri confronti. Il mio cuore è con voi, al Training Center di Okinawa, un luogo dove ho tanti cari ricordi. Se mi fosse possibile, vorrei unirmi a voi e in ogni Centro culturale in tutta Okinawa, ballando insieme la danza kachashi [danza celebrativa tradizionale del luogo, n.d.r.].
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C’è un passo tratto dagli scritti di Nichiren Daishonin che oggi vorrei condividere con voi: «Quando accade un grande male, seguirà un grande bene. […] la grande Legge corretta si diffonderà sicuramente. Che motivo avete di lamentarvi? Benché non siate il Venerabile Mahakashyapa, dovreste tutti mettervi a ballare! Benché non siate Shariputra, dovreste balzare in piedi e danzare. Quando il Bodhisattva Pratiche Superiori emerse dalla terra, non lo fece forse danzando?» (Grande male e grande bene, RSND, 1, 992). Siamo nati in questo mondo come Bodhisattva della Terra per prendere posto sul palcoscenico delle nostre rispettive missioni e ballare con gioia la danza della realizzazione del nostro voto per kosen-rufu. Neppure la peggiore ingiustizia o calamità può scoraggiarci o intimorirci. Noi recitiamo con forza Nam-myoho-renge-kyo, «la più grande di tutte le gioie» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 124, 54), infondendo nelle nostre vite un’energia vibrante. Ci sfidiamo nell’affrontare ostacoli e nel combatterli, nel fare del nostro meglio per trasformare un “grande male” in un “grande bene”, diffondendo il supremo insegnamento della Legge mistica. Facendo emergere il potere della fede e della pratica dei Bodhisattva della Terra dediti alla realizzazione del voto di propagare ovunque la Legge mistica, possiamo manifestare il potere illimitato e incommensurabile del Budda e della Legge, trasformando questo mondo di saha pieno di sofferenza nella Terra della Luce Tranquilla. Questa è la promessa del Daishonin. Voi, nobili compagni membri di Okinawa, la mia famiglia di Okinawa, che avete superato ogni tipo di avversità insieme a me, state facendo vedere al mondo una brillante danza di armonia umana, promuovendo kosen-rufu nelle comunità. Vi ringrazio davvero di cuore per questo, avete riportato una vittoria totale! Come membri della famiglia Soka, con i cuori vasti come il mare, ripartiamo pieni di spirito da Okinawa, che è diventata un “ponte per tutte le nazioni”, salpiamo per un grande viaggio verso una nuova era di kosen-rufu nel mondo.
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Nelson Mandela (1918-2013), ex presidente del Sudafrica e campione dei diritti umani, morto il 5 dicembre scorso, una volta ha scritto: «Sono convinto che l’alluvione del disastro personale non può mai fare annegare un rivoluzionario determinato, né la montagna di disperazione che accompagna quella tragedia può soffocarlo». Nel 1990, dopo ventisette anni di prigionia durante i quali combatté per la giustizia e la libertà, Mandela fu finalmente liberato. Nello stesso anno gli detti il benvenuto a Tokyo. Rimase incantato dai balli e dai canti dei giovani che erano venuti a salutarlo. Ricordo nitidamente il suo sorriso: amava i giovani e si impegnava molto per il loro sviluppo. Oggi, un costante flusso di valenti campioni di kosen-rufu in Africa sta seguendo il sentiero dell’indomita convinzione che Mandela ha percorso fino alla fine della sua esistenza. Una responsabile della Divisione donne africana ha detto: «La vita è molto impegnativa, ma noi non cederemo. Perché? Perché dentro di noi abbiamo la capacità di superare le difficoltà. Il Buddismo di Nichiren Daishonin ci ha insegnato questo. Se noi risplendiamo nella società, risplenderà il secolo dell’Africa». Lo spirito invincibile è lo spirito della Gakkai. Tutto inizia con la coraggiosa e nobile danza della rivoluzione umana, in cui ognuno si sforza di far risplendere il più possibile la propria vita lì dove si trova in questo momento. In Kajadifu-bushi, canzone tradizionale di Okinawa che si danza durante molte celebrazioni e festival, troviamo i seguenti versi: «A cosa può essere paragonata la felicità di questo giorno? A un bocciolo sul quale ha trovato riposo la rugiada». Anche nella SGI stanno fiorendo molte persone capaci e legami di amicizia meravigliosi. Come «un amico nella stanza delle orchidee» (RSND, 1, 24), noi della SGI, regno traboccante di gioia insuperabile, costruiamo dei legami ancora più belli con i membri delle nostre comunità e società, guardando a un futuro più splendente per tutta l’umanità.
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Nichiren Daishonin scrive: «Myo significa rivitalizzare, rivitalizzare significa ritornare a vivere» (RSND, 1, 132). La Legge mistica è una infinita fonte di energia che rinvigorisce ogni cosa. Quando viviamo basandoci su questa Legge, possiamo trasformare le sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte e avanzare per sempre sul sentiero di eternità, felicità, vero io e purezza. Otterremo la completa pace della mente e saremo in grado di trasformare quanto di negativo accade nelle nostre vite in qualcosa di positivo, in accordo col principio buddista di “trasformare il veleno in medicina”. Il Daishonin ci assicura che, grazie alla nostra pratica buddista, «diventeremo più giovani» (RSND, 1, 410). Perciò, nell’anno che sta arrivando, possano i giovani avanzare con sempre maggiore energia e i membri del gruppo Molti Tesori con nuovo vigore! Continuando a sforzarci nel dialogo, invitando una persona dopo l’altra a unirsi a noi nella danza della felicità e della vittoria nella vita, allarghiamo il nostro movimento di pace, cultura ed educazione con lo scopo di costruire la solidarietà fra gli esseri umani e un mondo più sicuro. Recitando Nam-myoho-renge-kyo, l’invincibile ruggito del leone, sfidiamoci di nuovo nel 2014!
(8 dicembre 2013)
Traduzione di Francesca Fanciullacci