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Allenarsi a crescere insieme - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 23:24

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    Allenarsi a crescere insieme

    Creare legami personali forti e imparare a riconoscere il proprio valore sono i fili conduttori che la Divisione giovani italiana ha scelto per il 2014: ciascuno con le sue peculiarità può curare un aspetto specifico affinché i prossimi mesi possano essere il terreno di una ulteriore crescita personale e collettiva

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    Creare legami personali forti e imparare a riconoscere il proprio valore sono i fili conduttori che la Divisione giovani italiana ha scelto per il 2014: ciascuno con le sue peculiarità può curare un aspetto specifico affinché i prossimi mesi possano essere il terreno di una ulteriore crescita personale e collettiva

    Le attività del 2014

    Da qualche anno l’obiettivo nazionale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai è che in ogni gruppo due principianti, di cui uno giovane, decidano di abbracciare il Gohonzon e diventare membri della Soka Gakkai. Quest’anno i giovani italiani hanno deciso di ribadire che l’obiettivo di tutti i membri della Soka Gakkai è proprio quello di due nuovi membri per gruppo considerando che un risultato così importante si realizzerà soltanto grazie all’unità tra le quattro Divisioni. Oltre a questo, giovani donne, giovani uomini, studenti e futuro propongono attività specifiche volte alla crescita delle singole Divisioni.

    Divisione giovani donne
    «Le giovani donne – racconta Silvia Larese, responsabile nazionale giovani donne – sanno che per il raggiungimento dell’obiettivo nazionale il loro contributo dovrà essere in qualche modo più incisivo, essendo numericamente maggiori rispetto ai giovani uomini. Mentre la sfida per far progredire kosen-rufu avanza, procede anche la nostra rivoluzione umana: il passo in avanti che le giovani donne vorrebbero fare quest’anno è quello di imparare a essere se stesse e a non sentirsi inadeguate». L’intenzione è quella di attivare la quinta guida dell’Ikeda Kayo-kai che il presidente Ikeda ha dato loro nel 2009: “Aprite il cancello dell’eterna vittoria di maestro e discepolo” investendo le donne della stessa missione della figlia del re drago.
    «Il Sutra del Loto – spiega sensei – rappresenta una filosofia di vita che può trasformare la storia umana. È un insegnamento per l’Illuminazione delle donne, in particolare, e apre la strada verso la giustizia, la dignità e la felicità di tutta l’umanità» (www.ilvolocontinuo.it, Le cinque guide eterne dell’Ikeda Kayo-kai). Nel Gosho Il sutra della vera riconoscenza il Daishonin scrive: «Affermo che l’Illuminazione delle donne viene esposta come modello [per l’Illuminazione di tutti gli esseri viventi]» e «nel Sutra del Loto il primo posto spetta al conseguimento della Buddità da parte delle donne» (RSND, 1, 827).
    «Ognuno decide come sfidarsi prosegue Silvia – per fare la propria rivoluzione umana e far progredire kosen-rufu. Personalmente quest’anno ho deciso di sostenere le giovani responsabili di capitolo: la struttura dei capitoli riproduce in piccolo quella di tutta l’organizzazione, ma le dimensioni sono tali che gli obiettivi numerici diventano volti, nomi e cognomi. Inoltre sarà per me una preziosa occasione per fare attività insieme alle responsabili di territorio e centro. Unite dall’atteggiamento di itai doshin (diversi corpi, stessa mente): faremo visite a casa, shakubuku e cercheremo di sviluppare un’attività creativa volta alla realizzazione del nostro obiettivo!».

    Divisione giovani uomini
    Solitamente la lotta quotidiana dei giovani uomini ha caratteristiche diverse da quelle delle giovani donne, data la peculiarità di ciascuno. Invece Francesco Santangelo, responsabile nazionale giovani uomini, ci racconta che negli ultimi anni le difficoltà che incontrano sono le stesse delle giovani donne: «L’ambiente esterno trasmette segnali di sfiducia e la lotta è imparare a riconoscere il proprio valore».
    Nel messaggio per celebrare il completamento della nuova sede generale della SGI a Tokyo, Daisaku Ikeda parla proprio del riconoscere tale valore in ognuno di noi spiegando il significato delle otto colonne a sud e a nord della nuova sede. Queste rappresentano gli otto caratteri del Sutra del Loto che contengono il messaggio lasciato dal Budda per gli esseri viventi dell’Ultimo giorno della Legge (cfr. NR, 526, 6). «Dovrai alzarti e salutarla da lontano, mostrandole lo stesso rispetto che mostreresti a un Budda» (SDL, 435). Questo è lo spirito della Soka Gakkai, che basa ogni sua attività proprio sul prendersi cura di ogni singola persona come se fosse un Budda. E ogni singola persona include anche se stessi. Francesco racconta che, personalmente, nel 2014 focalizzerà la sua attività sul dedicarsi soprattutto agli incoraggiamenti individuali, cuore a cuore, facendo visita ai giovani uomini e sostenendoli nel fare shakubuku.

    Divisione studenti
    Su un recente numero de Il Nuovo Rinascimento la Divisione studenti si è in parte raccontata condividendo obiettivi e linee guida per i prossimi mesi d’attività. Lo spirito che il presidente Ikeda chiede di far emergere da questa Divisione è quello di studiare anche per chi non ha potuto e non può farlo al fine di accumulare conoscenza per trasformarla in saggezza e metterla al servizio della società, per il bene delle persone. I giovani studenti italiani hanno deciso inoltre di sostenere la mostra Senzatomica, che sta “viaggiando” in tutto il paese, promuovendo dialoghi sul disarmo interiore all’interno delle università e partecipando attivamente alla realizzazione dell’iniziativa.
    In particolare, l’attività di quest’anno è mirata a far emergere i giovani in ogni ateneo: a questo scopo gli studenti stanno organizzando recitazioni settimanali in case vicine alle facoltà e incontri mensili in vista delle riunioni regionali che si terranno il prossimo giugno (cfr. NR, 522, 16).
    Chiara De Paoli, vice responsabile nazionale studenti, racconta riguardo a una delle difficoltà per chi studia: «L’impegno dello studente in molti periodi non concede tregue e non ha orari; proprio per questo molti studenti fanno fatica a partecipare alle attività. Il punto però non si riduce al decidere di restare a casa sui libri o partecipare a una riunione, quanto nel realizzare grandi risultati in ogni ambito della vita con il desiderio di rispondere alle aspettative del presidente Ikeda. Qualunque azione fatta, con questo desiderio nel cuore, mi ha permesso di avere sempre una risposta positiva per la mia vita e di velocizzare anche i tempi nello studio! Cosa che quando siamo sotto esame non è affatto facile!». Cristina Ropa, sua corresponsabile, racconta che ispirandosi alla vita del presidente Ikeda e recitando Daimoku per studiare al meglio, ha finalmente superato un esame per lei molto difficile: «Lo spirito con cui sensei affrontava le lezioni del suo maestro mi ha incoraggiata a impegnarmi ogni giorno sempre di più e nel seguire, a mia volta, il suo esempio: “Queste lezioni all”università Toda’ furono per me continui stimoli spirituali paragonabili a tante scintille incandescenti. A venticinque anni annotai sul mio diario: ‘Ogni mattina devo costruire me stesso affinché possa seguire le lezioni a mente lucida. Con spirito invincibile. Con tenacia. Con forza di volontà’. L’allenamento impartitomi in quegli anni ha forgiato la mia identità facendomi diventare quello che sono ora”» (NR, 498, 6).
    In linea con la Divisione studenti europea, i giovani studenti italiani ogni mese approfondiranno alcuni testi del presidente Ikeda per affrontare e trasformare i vari aspetti della vita dello studente.

    Divisione futuro
    Negli ultimi due anni l’attività della Divisione futuro è partita a livello regionale in tutta Italia: «Il nuovo obiettivo – racconta Jasmina Cipriani, responsabile nazionale Divisione futuro – è che l’attività cresca e metta solide basi per fare in modo che i “futuro”, col sostegno dei giovani, possano fare attività là dove vivono. Questo darà a tutti la possibilità di incontrarsi e praticare con più costanza. Quest’anno cade il cinquantesimo anniversario della fondazione della Divisione futuro, nata in Giappone nel 1964, e vorremmo che fosse l’occasione per creare ancora più unità basandoci sullo studio del Gosho. A questo aggiungiamo il desiderio di continuare a collaborare con Il Nuovo Rinascimento e Il Volo Continuo».
    I responsabili nazionali della Divisione futuro vogliono basare la loro attività sulle visite a casa: «Gli appartenenti a questa Divisione sono giovanissimi – continua Jasmina Cipriani – e difficilmente seguono un’attività di tipo istituzionale all’interno dell’organizzazione proprio per permettere loro di praticare il più liberamente possibile. Però questo fa sì che raramente qualcuno vada a trovarli a casa per fare Gongyo insieme o incoraggiarli. Eppure anche loro, come tutti, sono immersi nelle lotte quotidiane ed è importante aiutarli a percepire il proprio valore attraverso le guide del presidente Ikeda. Purtroppo la società odierna manda messaggi scoraggianti nei confronti della gioventù, mentre il presidente Ikeda vede nei più giovani potenzialità infinite. Pertanto è importante aiutarli a creare rapidamente un legame con il maestro, perché vuol dire farsi allenare da lui e diventare persone con salde radici che possono fare la differenza ed essere in grado di cambiare le cose. Il nostro desiderio è che possano percepire la Gakkai come la loro organizzazione e che si sentano sostenuti a tal punto dalla Divisione giovani da desiderare di fare altrettanto quando saranno loro ad aiutare i più piccoli».

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