Durante il corso autunnale della SGI tenutosi a Tokyo lo scorso novembre, al quale hanno partecipato 330 rappresentanti da ottantacinque paesi, è stata inaugurata la nuova sede centrale della Soka Gakkai, il Kosen-rufu Daiseido
“One World with Sensei toward 2030“: questo lo slogan lanciato alla fine del corso da Kayoko Asano, responsabile della SGI della Divisione donne e giovani donne. Uno slogan che esprime perfettamente l’atmosfera che ci ha avvolto durante tutto il corso: gioia, entusiasmo, passione, energia, gratitudine, determinazione… Non bastano le parole per descrivere il turbine di emozioni che ha scaldato il cuore di tutti noi partecipanti al corso.
Ogni giorno il presidente Ikeda e la signora Kaneko hanno inviato messaggi e incoraggiamenti che ci hanno dato la spinta per rinnovare con più forza la decisione di dedicare la nostra vita a kosen-rufu, per creare la pace nel mondo e la felicità di ogni persona.
La presenza calorosa e appassionata di trentacinque rappresentanti africani provenienti da diciannove paesi ci ha commosso fino alle lacrime, ricordandoci le parole del presidente Ikeda agli inizi di questo secolo: «Il ventunesimo secolo sarà il secolo dell’Africa!». I membri africani stanno concretizzando con la loro vita le parole di sensei, propagando il Buddismo di Nichiren nel loro continente con la consapevolezza di essere suoi discepoli.
Finalmente gli ideali di pace della Soka Gakkai si stanno diffondendo nei cinque continenti. In ogni momento del giorno e della notte ci sono persone che recitano Nam-myoho-renge-kyo in qualche parte del mondo. Non è straordinario?
Come scrive Nichiren Daishonin: «Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-renge-kyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando ad altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro. Non vuol dire questo “emergere dalla terra”? Infine, al tempo in cui la Legge si diffonderà ampiamente, l’intero paese del Giappone reciterà Nam-myoho-renge-kyo; questo è certo come una freccia che, puntata verso terra, non può mancare il bersaglio» (RSND, 1, 341).
Questa è la “formula” eterna di kosen-rufu: propagare la Legge nella nostra comunità, da persona a persona, per espandere il Buddismo in tutto il mondo.
Il legame di maestro e discepolo
Durante il corso abbiamo partecipato all’inaugurazione della nuova sede della Soka Gakkai, il Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu).
La forte emozione di tutti i partecipanti si leggeva negli sguardi, negli abbracci, negli occhi lucidi e sorridenti, consapevoli di essere testimoni di un momento storico indimenticabile.
Con i rappresentanti di tutto il mondo e i pionieri che insieme a sensei hanno aperto la strada di kosen-rufu, il presidente della Soka Gakkai Minoru Harada ha guidato la cerimonia di Gongyo davanti al Joju Gohonzon della Soka Gakkai, pregando per la realizzazione del grande desiderio di kosen-rufu, il voto condiviso dal maestro e dai discepoli.
Ha poi spiegato che il Gohonzon custodito in questa sala è quello di cui il presidente Toda fece richiesta per lo sviluppo della Soka Gakkai, subito dopo essere stato nominato secondo presidente, ovvero il Gohonzon espressamente affidato alla Gakkai come “vessillo della propagazione”.
Da lì è iniziata l’espansione della Gakkai, con la realizzazione di 750.000 famiglie di praticanti prima della morte di Toda. Successivamente, anche il presidente Ikeda ha guidato il movimento di kosen-rufu pregando davanti a questo Gohonzon, che era custodito nella “Sala di maestro e discepolo” nella precedente sede della Gakkai. Tutto è partito da lì, sia il grande movimento di shakubuku di Toda, sia lo sviluppo di kosen-rufu nel mondo con Ikeda. Lottare condividendo lo stesso cuore del maestro: questo è uno dei significati del Kosen-rufu Daiseido, il centro della nostra fede, che si erge nel quartiere dove i tre presidenti della Soka Gakkai hanno dedicato le loro vite alla realizzazione di kosen-rufu.
Ascoltando le parole del presidente Harada, nei cuori di tutti noi, pervasi da un profondo senso di gratitudine verso il maestro, verso la Soka Gakkai, verso i compagni di fede e in generale verso tutte le persone, vicine e lontane, è emersa ancora più forte la decisione di trasformare questo ventunesimo secolo in un secolo di pace e felicità.
Sensei ha scritto in un messaggio: «Sono veramente felice che abbiate potuto inaugurare questa nuova partenza in un momento così importante, in cui la Soka Gakkai sta compiendo questo grande balzo in avanti come religione mondiale, riuniti qui nel Kosen-rufu Daiseido che rappresenta la principale palestra per kosen-rufu nel mondo. È finalmente giunta l’epoca d’oro della Soka Gakkai. Apriamo quindi una nuova pagina nella storia della propagazione di kosen-rufu rinnovando la nostra determinazione, come se fossimo rinati, basandoci sullo spirito di “alzarsi da soli” e facendo di questo corso l’occasione per una nuova partenza».
Tutto parte da una singola persona
Anche il vicedirettore Shigeo Hasegawa ha sottolineato che la nuova sede della Soka Gakkai è il centro da cui partire come religione mondiale, dove si riuniscono coloro che portano avanti il movimento di kosen-rufu con lo stesso spirito del maestro, con lo spirito di “alzarsi da soli”, il punto di origine della Soka Gakkai.
Nel momento in cui decidiamo fermamente di alzarci da soli, tiriamo fuori la forza che ci permette di realizzare grandi risultati. Siamo noi la base di ogni cosa; per questo non possiamo lasciarci sconfiggere in nessun aspetto della vita. È la fede che ci permette di vincere su tutte le nostre debolezze. Partendo dalla preghiera di una singola persona si può aprire una nuova era nel mondo: la forza della Gakkai ha origine da questo.
Perché il Buddismo di Nichiren si è potuto espandere in così tanti paesi? Perché la Gakkai ha messo in pratica in modo corretto lo spirito del Daishonin, proprio come lui ha insegnato, e ha sempre curato ogni singola persona.
Lou Marinoff ha affermato di recente: «La storia dello sviluppo di una realizzazione mondiale in genere si può calcolare dopo secoli di storia, tuttavia la Soka Gakkai è riuscita a realizzare una grande crescita dopo qualche decina di anni. I nostri elogi dovrebbero essere rivolti al presidente Daisaku Ikeda, che ha consentito questo sviluppo».
Il Daishonin ha mostrato la strada che un essere umano deve percorrere per diventare felice. Ha insegnato che questa strada porterà sicuramente alla felicità, ma spetta a noi continuare o meno a percorrerla, senza farci sviare dal dubbio o influenzare dalle funzioni demoniache, senza perdere di vista la via di maestro e discepolo. Da ciò dipende il futuro della nostra organizzazione.
Se portiamo avanti la fede con spirito coraggioso, con il “cuore del re leone”, quali che siano le difficoltà o le sofferenze che incontriamo, potremo trasformare il nostro karma e diventare felici.
Nichiren dichiara che abbracciando e propagando il Sutra del loto le persone «godranno di pace e sicurezza nell’esistenza presente e nasceranno in circostanze favorevoli nelle successive»: questa è la promessa del Sutra del Loto, e noi discepoli abbiamo ereditato la missione di propagare la Legge tra tutte le persone.