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Accumulare buona fortuna nella vita - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:52

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Accumulare buona fortuna nella vita

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Molti amano i fiori che sbocciano sulla terra, così belli e profumati, ma pochi ne ammirano le radici che tenacemente li sostengono in profondità. Eppure il grande scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe ha decantato in una poesia lo spirito orgoglioso di quelle piante che, all’apparenza insignificanti, hanno in realtà radici profonde e forti.

Giù nel profondo
sono interrato;
per questo i miei fiori
son belli tondi.

La “vittoria” dei fiori, che appaiono in tutta la loro bellezza, non è altro che la “vittoria” delle loro radici. Nella vita accade la stessa cosa. Le radici della perseveranza, che si fortificano resistendo al freddo inverno delle avversità, con l’arrivo della primavera fanno sbocciare i loro “fiori di gioia”.
Dobbiamo essere orgogliosi degli sforzi profusi nella pratica buddista anno dopo anno: basandoci sulla Legge mistica abbiamo affrontato problemi economici, di lavoro, di salute, difficoltà legate alla cura di familiari anziani e altro. In questo modo abbiamo piantato delle radici che ci porteranno benefici incommensurabili.
Nel Buddismo le azioni positive sono paragonate alle radici e vengono chiamate “radici del bene” da cui si sviluppano effetti positivi. Lodando una sua discepola, la monaca laica di Kubo, Nichiren Daishonin scrive: «Quando le radici sono profonde le foglie non appassiranno […] Come sono profonde le radici della tua fede!» (RSND, 2, 710).
Questa donna non si lasciò mai vincere né dal dolore, quando suo marito si ammalò e morì, né dalle difficoltà che comportò educare da sola una bimba piccola, né dalla persecuzione di Atsuhara che dovette subire insieme ad altri discepoli.
In un’altra lettera il Daishonin le garantisce che grazie alle grandi “radici del bene” che aveva piantato, suo marito avrebbe sicuramente conseguito la Buddità e sua figlia sarebbe diventata una donna felice e ammirata in futuro come la degna figlia di una grande madre. Le espresse inoltre la sua gioia vedendo come la figlia stava coraggiosamente portando avanti la sua fede seguendo l’esempio della madre (cfr. RSND, 2, 767).
Credo che queste parole possano essere interpretate come un elogio alle nostre compagne delle Divisioni donne e giovani donne, che senza sosta sviluppano preziose “radici del bene”, nobili cause positive nella loro vita quotidiana.
In quest’epoca, in cui le prospettive per il futuro sono incerte e molte persone vivono in preda all’inquietudine, è importante la speranza che gli amici della SGI sono in grado di trasmettere, mostrando nella loro vita evidenti prove concrete della Legge di causa ed effetto e testimoniando le parole del Daishonin secondo le quali «gli esseri umani prosperano immancabilmente se pongono buone cause» (Il terzo giorno dell’anno nuovo, RSND, 1, 899).
Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, un giorno pronunciò queste parole di incoraggiamento: «Anche nei casi di estrema sofferenza o nelle situazioni più critiche, arriverà comunque il momento in cui si potrà trovare una soluzione. Continuate a lottare con determinazione! La pratica buddista di Nichiren Daishonin ci dà il potere di creare infinite possibilità, dal momento presente verso il futuro».
Due pionieri del nostro movimento, marito e moglie, residenti nell’isola di Rishiri (situata venti chilometri a nord dello Hokkaido), non si sono mai persi d’animo nonostante l’ostracismo subito a causa della loro fede, e hanno continuato a dedicarsi a kosen-rufu. Non solo si sono impegnati di propria iniziativa nella distribuzione e promozione del quotidiano Seikyo Shimbun, ma hanno anche protetto con atteggiamento fermo e risoluto alcuni compagni di fede dalle persecuzioni di preti ingrati che avevano tradito la fiducia dei membri. Ricordo queste loro parole: «Qualunque cosa ci venisse detta, abbiamo sempre piantato i semi della Legge mistica e affondato le radici anche in terreni paragonabili alle rocce più dure, parlando con coraggio della grandezza della Soka Gakkai». La cerchia di fiducia e le relazioni con il Buddismo di Nichiren che questa coppia ha aiutato a creare con tante persone, oggi ha dato vita a un movimento diffuso in tutta l’isola. Le loro quattro figlie hanno frequentato dei corsi per corrispondenza dell’Università Soka e i numerosi nipoti stanno magnificamente avanzando sullo stesso cammino di fede dei loro nonni.
Vincere nella vita non significa ottenere successi immediati o risultati appariscenti. Gli anni in cui ci dedichiamo con costanza e sincero impegno alla causa di kosen-rufu, con il tempo diventeranno le “buone cause” che ci permetteranno di conseguire una vittoria assoluta e ci assicureranno la felicità e la prosperità, nostre e delle persone a noi care.
Anche quest’anno i nostri amici della SGI, in Giappone e nel resto del mondo, hanno accumulato innumerevoli “buone cause” senza risparmiare sforzi, che spesso nessuno nota, per la propagazione della Legge mistica, la felicità della gente e il benessere della società. Io recito Daimoku cercando di trasmettervi la profonda gratitudine che ho verso tutti voi, ricchi delle immense cause positive che avete posto.
Nel prossimo “Anno dell’apertura di una nuova era di kosen-rufu nel mondo” contribuiamo tutti a creare una vasta e solida rete di “radici del bene” per far sbocciare fiori di speranza, felicità e pace in tutto il pianeta!

Godiamo pienamente e liberamente
della nostra vita
e insieme
accumuliamo giorno dopo giorno
immense cause positive.

(traduzione di Marcella Morganti)

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