Non è facile dialogare con tutte le persone e forgiare legami profondi, ci vuole pazienza e perseveranza, ma è proprio attraverso tali azioni che possiamo migliorare noi stessi. Solo sforzandoci di aiutare gli altri a crescere, anche noi cresciamo. Inoltre, azioni di questo tipo costituiscono l’essenza della pratica buddista
Che gioia iniziare questo “Anno del progresso e delle persone capaci” insieme al maestro Ikeda e alla signora Kaneko, che ogni giorno pregano per la nostra felicità e la nostra vittoria!
Cosa abbiamo deciso di realizzare in questo anno così importante per la storia di kosen-rufu? Quali sono i nostri obiettivi, sia nell’attività che nella vita personale?
Per progredire, afferma sensei, è necessario stabilire una meta chiara. Una volta che la meta è stabilita, diviene chiaro quali azioni e quali sforzi siano necessari per raggiungerla.
Per fare una nuova partenza con spirito completamente rinnovato, è necessario «sconfiggere ogni giorno la propria inerzia e pigrizia. È una lotta quotidiana, da intraprendere ogni singolo giorno. È fondamentale progredire, progredire, progredire» (cfr. NR, 662, 7).
La cosa importante è continuare ad avanzare nonostante le avversità che incontriamo.
E per poter avanzare è necessario ritornare al punto di origine della fede, ricercando sempre il legame diretto con il nostro maestro: questa è la via per compiere la nostra rivoluzione umana e trasformare il karma.
Durante il recente corso autunnale della SGI, il presidente Minoru Harada ci ha incoraggiato a creare un’ondata di shakubuku mirando al 3 maggio come prima tappa (60 anni dalla nomina di sensei a terzo presidente), e poi al 18 novembre (90 anni dalla fondazione della Soka Gakkai).
Piantare i semi della Legge mistica nel cuore di ogni persona e incoraggiarla col desiderio che realizzi un’esistenza piena di gioia e soddisfazione: queste sono le azioni più importanti, l’essenza delle nostre attività, fin dalle origini della Soka Gakkai, quando il presidente Makiguchi affrontava anche dieci ore di treno per far conoscere il Buddismo a una singola persona e incoraggiarla a sperimentare il potere del Gohonzon.
Questo è lo spirito di tutte le nostre attività per kosen-rufu.
Proprio per ripartire da queste basi fondamentali, quest’anno la Soka Gakkai italiana ha dato il via a un cambiamento rilevante nel ritmo delle attività di ogni mese, che inizia con la settimana dell’incoraggiamento, prosegue con la settimana dello studio e trova il suo fulcro nello zadankai che si svolge nella quarta settimana (vedi NR, 664, 20).
Si farà quindi un solo zadankai al mese, per poter dare ampio spazio alle visite a casa, agli incoraggiamenti personali e creare legami umani più profondi.
In diverse occasioni il maestro Ikeda sottolinea che le nostre attività dovrebbero essere dedicate per l’80% agli incoraggiamenti e agli incontri personali, e per il 20% alle riunioni. Ne La nuova rivoluzione umana spiega inoltre che «le riunioni sono importanti, ma di fatto non tutti riescono a parteciparvi […]. Solo andando a trovare personalmente e incoraggiando ogni praticante della nostra zona possiamo rendere solida la nostra organizzazione» (NRU, 8, 77).
Lo zadankai è come «un grande fiume in cui si riversano gli affluenti di tutte le altre attività, quelle volte ad allargare la cerchia dei nostri amici e quelle che servono ad approfondire la fede e la conoscenza del Buddismo» (Saggezza, 1, 304).
Sin dall’origine lo spirito dello zadankai è stato sempre avere a cuore ogni singolo partecipante e incoraggiare le persone che lottano per trasformare il loro karma.
La nostra rete di solidarietà è stata costruita attraverso lo sforzo di andare a trovare e incoraggiare personalmente i compagni di fede.
Non è facile dialogare con tutte le persone e forgiare legami profondi, ci vuole pazienza e perseveranza, ma è proprio attraverso tali azioni che possiamo migliorare noi stessi. Solo sforzandoci di aiutare gli altri a crescere, anche noi cresciamo. Inoltre, azioni di questo tipo costituiscono l’essenza della pratica buddista.
Come scrive il presidente Ikeda, incoraggiare i membri che partecipano regolarmente alle riunioni è semplice, ma questo non basta a garantire la diffusione del Buddismo. Tutto parte dall’incoraggiare fino in fondo la singola persona che abbiamo di fronte:
È fondamentale incoraggiare con tutte le forze
quella “singola persona” che abbiamo di fronte,
quella “singola persona”
con cui abbiamo un legame,
aiutandola a crescere
e a svilupparsi al massimo. (NR, 664, 9)
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Dalla serie di Daisaku Ikeda “Incidiamo il Gosho nel nostro cuore”
Offrire la casa per kosen-rufu è una sorgente inesauribile di buona fortuna
«Il gran maestro [Dengyo] dice: “Quando nella famiglia si onorano assiduamente gli insegnamenti [del Buddismo], i sette disastri saranno sicuramente banditi»
(Dal Gosho Sull’offesa alla Legge da parte del paese, RSND, 2, 962)
Le famiglie permeate dal suono di Nam-myoho-renge-kyo saranno protette dai Budda e dalle divinità celesti di tutto l’universo. Coloro che offrono le proprie case per le attività di kosen-rufu godranno di buona fortuna e benefici incommensurabili ed eterni. Possono superare qualsiasi ostacolo.
I Centri e gli spazi privati in cui si radunano i nobili Bodhisattva della Terra sono i luoghi in cui si svolgono oggigiorno le assemblee del Sutra del Loto. Essi spiccano come luminose cittadelle nelle loro comunità.
Esprimendo la nostra gratitudine per la meravigliosa sincerità dei membri che offrono tali spazi, e mostrando considerazione nei confronti delle loro famiglie e dei vicini, sforziamoci ancora di più di prenderci cura di queste preziose strutture.
(Seikyo Shimbun, 29 novembre 2019)