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Un’organizzazione per la pace globale - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:19

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Un’organizzazione per la pace globale

Sono passati 45 anni dal 26 gennaio del 1975, quando, sull’isola di Guam, fu fondata la Soka Gakkai Internazionale (SGI). Quella prima Conferenza mondiale per la pace aprì la strada all’espansione di kosen-rufu mondiale. In queste pagine riportiamo alcuni passi de La nuova rivoluzione umana in cui vengono raccontati gli avvenimenti di quella storica giornata e il significato della fondazione della SGI

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Sono passati 45 anni dal 26 gennaio del 1975, quando, sull’isola di Guam, fu fondata la Soka Gakkai Internazionale (SGI). Quella prima Conferenza mondiale per la pace aprì la strada all’espansione di kosen-rufu mondiale. In queste pagine riportiamo alcuni passi de La nuova rivoluzione umana in cui vengono raccontati gli avvenimenti di quella storica giornata e il significato della fondazione della SGI

Il sole della pace si era levato e un nuovo sipario si era alzato su kosen-rufu mondiale. Il 26 gennaio 1975 una grande ondata di pace si sollevò da Guam, l’isola di smeraldo, la più meridionale delle Isole Marianne, nel Pacifico occidentale, dove si riunirono 158 rappresentanti provenienti da cinquantun paesi e territori per la prima Conferenza mondiale per la pace.
Durante la conferenza fu fondata la Soka Gakkai Internazionale, un organismo composto da organizzazioni affiliate alla Soka Gakkai provenienti da tutto il mondo.
Shin’ichi Yamamoto ne fu nominato presidente, su richiesta di tutti i presenti. Fu una svolta storica verso la creazione di un secolo di vita e di pace.

La mattina del 26 gennaio, il giorno della prima Conferenza mondiale per la pace, Shin’ichi si trovava su una spiaggia dell’isola di Guam.
Ricordò di quando si era recato insieme al suo maestro, nell’estate del 1954, ad Atsuta, il villaggio natale di Toda situato nello Hokkaido. Osservando il Mar del Giappone al tramonto, Toda aveva detto a Shin’ichi: «Costruirò una solida base per kosen-rufu in Giappone, ma sarai tu ad aprire la strada di kosen-rufu in tutto il mondo». Shin’ichi aveva inciso queste parole nel proprio cuore, come se si trattasse di un testamento spirituale.
E ora, ricordando quelle parole, Shin’ichi si rivolse interiormente a Toda: “Sensei! Oggi si riuniranno membri provenienti da cinquantun paesi e territori di tutto il mondo, per una conferenza mondiale di pace. Kosen-rufu si sta diffondendo in tutto il mondo, preannunciando la pace globale”.
Quel giorno, Shin’ichi fu nominato presidente della SGI con decisione unanime di tutti i presenti. Quel momento segnò l’inizio di una nuova fase epocale nella storia di kosen-rufu.
Mostrando il suo profondo apprezzamento per gli sforzi sinceri di tutti i partecipanti, Shin’ichi parlò del significato di quella prima Conferenza mondiale per la pace: «Si potrebbe dire che si tratti di una piccola conferenza, una riunione di persone senza fama provenienti da vari paesi e territori. Ma io sono convinto che la riunione di oggi risplenderà nei secoli a venire, e il vostro nome sarà senza dubbio inciso non solo nella storia della diffusione mondiale del Buddismo, ma nella storia del genere umano».
I volti dei partecipanti risplendevano di entusiasmo e i loro occhi brillavano di determinazione.
Le parole di Shin’ichi divennero ancora più appassionate: «Il sole del Buddismo di Nichiren Daishonin ha cominciato a levarsi all’orizzonte. Piuttosto che ricercare lodi o gloria per voi stessi, spero che dedicherete le vostre nobili vite a piantare i semi della pace della Legge mistica in tutto il mondo. Io farò lo stesso. A volte vi guiderò in prima fila, altre volte sarò al vostro fianco, altre ancora veglierò su di voi da dietro le quinte. Ma vi sosterrò sempre con tutto il cuore».

Shin’ichi concluse con un appello accorato ai partecipanti: «In quanto coraggiosi e compassionevoli discepoli del Daishonin, completamente dediti alla verità e alla giustizia, vi prego di vivere la vostra vita intera in modo positivo ed edificante, lottando per la prosperità dei vostri paesi, per la felicità delle persone e per la preziosa esistenza del genere umano».
Molti dei problemi che affliggono l’umanità – dal rischio di una guerra nucleare alla distruzione dell’ambiente naturale, dalla discriminazione alla povertà e alla fame – trascendono i confini nazionali e regionali, e necessitano di una risposta globale.
I praticanti buddisti hanno inoltre la missione di liberare il mondo dalla miseria e dalla sofferenza: per tutti questi motivi Shin’ichi riteneva che fosse essenziale fondare un’organizzazione internazionale.
Quel giorno, sull’isola di Guam i membri di tutto il mondo si alzarono per realizzare la pace insieme a Shin’ichi Yamamoto, il presidente della SGI, fieri di essere suoi discepoli.
«Spero che dedicherete le vostre nobili vite a piantare i semi della pace della Legge mistica in tutto il mondo!». Tutti stavano riflettendo profondamente su quella determinazione.
Alla fine della conferenza, Shin’ichi disse: «Sta sorgendo una nuova ondata di pace globale proprio ora, da Guam. Adesso non è ancora visibile, ma nei prossimi cinquanta o cento anni il significato di questa giornata diventerà chiaro a tutti. Quello che farete da questo momento in poi determinerà il futuro del mondo».

Per realizzare una pace duratura di cui possa beneficiare l’intero genere umano, è necessario infondere nel cuore delle persone uno spirito compassionevole rivolto a tutti gli esseri viventi, in accordo con il principio buddista della sacralità della vita. Tale principio si basa a sua volta sul riconoscimento che tutte le forme di vita possiedono intrinsecamente il supremo e nobile stato vitale della Buddità. È il processo che chiamiamo kosen-rufu.

(cfr. NRU, 21, 1)

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