Tamotsu Nakajima ha indicato un punto fondamentale per migliorare le nostre attività: creare unità tra i quattro gruppi e lavorare insieme verso una direzione comune
Iniziamo bene questo 2020! Cosa vogliamo realizzare entro la fine di quest’anno? Quanto siamo migliorati? Il prossimo 3 maggio saranno sessanta anni dalla nomina del presidente Ikeda. Il nostro movimento è presente in 192 paesi. Facciamo parte di un’organizzazione che è presente in tutto il mondo. La vittoria di un paese incoraggia tutti gli altri, è un movimento mondiale.
Come responsabili siamo stati nominati dal maestro Ikeda e stiamo portando avanti la visione che lui ha verso i prossimi secoli.
Siamo all’inizio di questo movimento.
Con questa consapevolezza ognuno può rendere ancora più bello ciò che abbiamo costruito. Con le nostre azioni possiamo creare valore, oppure fare del male. Non c’è alternativa: o fai bene o fai male. La parola kudoku in giapponese vuol dire “togliere il male e dare gioia”.
Il succo è che dobbiamo migliorare sempre.
È importante che ognuno rifletta su cosa può fare come responsabile della propria zona. Prima di tutto è importante creare unità tra i quattro gruppi. Una volta che siamo uniti, cosa facciamo? Ogni singola persona è importante. Cerchiamo di lavorare insieme verso una direzione comune.
Cerchiamo di trovare, in base alla situazione e alla zona, il modo per creare unità anche nei vari livelli di responsabilità, cercando di dialogare e condividere con tutti in modo che non si creino spaccature e gerarchie.
Ognuno ha una funzione diversa. Tutti insieme, condividendo, vogliamo avere più risultati possibile. La difficoltà è inventare qualcosa che coinvolga tutti. Per questo è importante studiare il Buddismo e ritornare al motivo per cui siamo qui: realizzare la felicità di tutte le persone, realizzare kosen-rufu. Ciò che conta è creare legami umani. Siamo tutti diversi e andare avanti uniti non è facile. Il punto centrale è avere l’atteggiamento di imparare, dal Gosho, dal maestro e dagli altri.