«Shin’ichi fissò uno a uno i responsabili riuniti. Avevano il viso crucciato e nessuno apriva bocca. Seguì un lungo silenzio. Quando Shin’ichi chiese a un responsabile che cosa ne pensasse, questi, quasi mormorando disse: “Non ci si può opporre al flusso dei tempi”. Che cuore pavido! Un brivido di dolore trafisse il cuore di Shin’ichi. […] Se si accetta di lasciarsi trasportare dalle circostanze, dove va a finire lo spirito della Gakkai? La cosa importante non è forse una profonda e salda determinazione di voler proteggere fino in fondo la Gakkai per il bene di kosen-rufu? […]
Pensando al futuro della Soka Gakkai, Shin’ichi rivolse ai massimi responsabili un invito che sembrava quasi un grido: “Io sono un leone. Non ho paura di nulla. Siate leoni anche voi. Altrimenti poveri membri!”» (NRU, vol. 30, cap. 1 “La grande montagna”, p.te 16 e 17).
In questi giorni sto approfondendo lo studio del volume 30 de La nuova rivoluzione umana, e queste frasi mi hanno colpito tanto. Più volte mi sono chiesta che cosa effettivamente avrei risposto o come mi sarei sentita se fossi stata a quella riunione.
Questo passo si riferisce al 1979, quando sensei prese la decisione di dare le dimissioni da presidente della Soka Gakkai. I rapporti con la Nichiren Shoshu ormai erano in crisi e Shin’ichi, per evitare ritorsioni verso i membri, decise di dimettersi.
Ciò che mi ha più colpito è stato l’atteggiamento di alcuni responsabili e come Shin’ichi ha reagito di fronte a quell’atteggiamento.
Ho sentito quasi fisicamente il dolore provato da Shin’ichi in quel momento.
Oggi il nostro maestro si aspetta che ognuno di noi si senta responsabile della Soka Gakkai, ma noi, quanto ne siamo consapevoli? Leggendo e rileggendo questi brani, ogni giorno sto cercando di approfondire, e sicuramente queste riflessioni mi portano a sforzarmi ancora di più, sia nella mia vita personale che nello shakubuku. Ma soprattutto sento che ogni giorno posso fare di più, che non mi posso arrendere “al flusso dei tempi”, agli eventi quotidiani che mi portano a pensare che sono troppe le cose da fare…
Di fronte alle difficoltà prima pensavo: “Cosa farebbe sensei?”, ma dopo aver letto queste parole così forti mi chiedo: “Cosa posso fare io per non deludere il mio maestro che sta dedicando tutta la vita a costruire e a proteggere la Soka Gakkai, per creare un futuro migliore per l’umanità?”.
Non c’è più tempo per le scuse. Posso solo impegnarmi ogni istante della mia vita a trasmettere la Legge mistica, per realizzare il suo sogno e quello di Toda. E così facendo realizzo la mia rivoluzione umana, la mia felicità.
Determinazione, coraggio, impegno costante: ecco dove mi sta portando lo studio del volume 30 de La nuova rivoluzione umana.
Mentre penso al mio maestro, immagino di potergli dire con il cuore pieno di gioia: “Anch’io sono un leone, anch’io non ho paura di nulla!”.