A Milano un confronto ispirato al libro di dialoghi tra Daisaku Ikeda e Felix Unger, per ripartire dalla tolleranza e dall’empatia
Milano, 26 ottobre – Combattere l’individualismo attraverso l’ascolto dell’altro, partendo da un confronto tra religioni, istituzioni e giovani. Questo è stato lo scopo della conferenza “Siamo umani – L’urgenza dell’empatia e della compassione”, che ha preso il titolo dall’omonimo libro frutto del dialogo tra il presidente della Soka Gakkai Internazionale Daisaku Ikeda e il cardiologo e accademico Felix Unger.
Sabato 26 ottobre al Centro Ikeda di Milano per la Pace è stato ospite proprio il professor Felix Unger, che, di fronte a un pubblico di oltre cinquecento persone, ha dialogato con un gruppo di otto universitari in uno scambio generazionale su tematiche legate all’attualità. Sul palco anche l’Imam Yusuf Abd al-Hakim Carrara, vicepresidente Co. Re. Is. (Comunità Religiosa Islamica); Diana De Marchi, presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano; Carlo Borghetti, vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia; Mauro Ciullo, in rappresentanza dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
I giovani hanno posto domande a tutti i relatori, dando vita a un dibattito vivace e positivo in cui sono emerse diverse posizioni comuni sul ruolo della religione, sulla percezione dell’altro e sulla tolleranza. Tra i temi affrontati: il dialogo interreligioso come lotta spirituale contro violenza e odio, la necessità di superare l’individualismo e il materialismo e il ruolo delle donne in una società non violenta. Tutti i relatori hanno sottoscritto e firmato l’Appello alla resilienza e alla speranza del premio Nobel Adolfo Pérez Esquivel e Daisaku Ikeda.
«L’appello non ci lascia insensibili e offre vie di uscita per risolvere i problemi» ha affermato l’Imam Yusuf Abd al-Hakim Carrara, che ha aggiunto: «Firmiamo a nome della comunità religiosa islamica italiana perché oggi più che mai c’è bisogno di unità di intenti per sconfiggere i mali di questo tempo».
La conferenza si è incisa nei cuori dei giovani che hanno partecipato. Valeria ha commentato: «Come è vero che in questi tempi sempre più lontani dalla dimensione umana dell’individuo, urge un salvataggio di tutto ciò che rende l’essere umano tale! Questo progetto ambizioso procede anche grazie a momenti come la conferenza di Felix Unger. Riflettere sulla nostra dimensione umana, sulla necessità di coltivarla e agire attivamente perché questa sia il presupposto imprescindibile di ogni nostra azione, questo è il primo passo per “essere umani”».
Anche Giada è rimasta colpita dall’incontro: «La conferenza di Unger è stata un’esperienza unica nel suo genere. Avere la possibilità di seguirla da così vicino è stato un beneficio inaspettato. È bello vedere persone molto diverse tra loro, anche non praticanti, che si riuniscono per parlare dell’importanza di questi temi così attuali».
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Siamo umani – L’urgenza dell’empatia e della compassione
Il volume Siamo umani – L’urgenza dell’empatia e della compassione (edizioni Piemme) è un dialogo tra Felix Unger, medico cardiologo di fama mondiale che nel 1986 ha realizzato il primo trapianto di cuore artificiale in Europa, e il maestro Ikeda.
In un momento in cui assistiamo al prevalere dell’individualismo e alla svalutazione della vita umana, questo dialogo propone un confronto molto attuale sui pericoli della perdita di umanità.
«La tolleranza nasce dallo scambio con gli altri e presuppone un punto di vista civile. È un esempio di aritmetica umana in cui la somma di uno più uno non fa due, ma tre» – afferma il medico Felix Unger – «Quando un’opinione entra in relazione con un’altra opinione, ne nasce una terza, punto di partenza di nuovi dibattiti».