Dal Gosho
Domande e risposte riguardo all’abbracciare il Sutra del Loto
«Questo è il mio pensiero costante: come posso far sì che tutti gli esseri viventi accedano alla via suprema e acquisiscano rapidamente il corpo di Budda».
Queste parole esprimono il desiderio più profondo del Budda di condurre alla Buddità sia coloro che accettano il Sutra del Loto, sia coloro che vi si oppongono.
Poiché questo è il suo scopo fondamentale, la persona che abbraccia il Sutra del Loto anche per poco tempo agisce in accordo con la sua volontà e, poiché agisce in accordo con la sua volontà, ripaga il debito di gratitudine nei confronti del Budda.
(RSND, 1, 56)
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Incoraggiamento di Daisaku Ikeda
Empatia e cura verso gli altri
Nella vita ci sono tante sofferenze e preoccupazioni di vari tipi.
Perciò è cruciale trasmettere calde parole di incoraggiamento che giungano al cuore di ogni persona.
Considerare i problemi degli altri come se fossero i propri, recitare insieme e continuare ad avanzare lavorando fianco a fianco per kosen-rufu: questo spirito di empatia e cura degli altri è ciò che caratterizza la Soka Gakkai.
Vi prego di ascoltare davvero le altre persone.
Quando pregate sinceramente per la felicità di qualcuno siete in grado di pronunciare parole piene di calore e di saggezza.
È importante anche far emergere il coraggio di continuare in prima persona ad andare avanti e ispirare le persone che sosteniamo a fare lo stesso.
(cfr. Vivere il Gosho, Esperia, 89)
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Intervista sul Buddismo a Daisaku Ikeda
di Clark Strand, estratto da BS, 133, 4
Un dialogo pieno di rispetto
Può aiutarci a comprendere la funzione della recitazione di Nam-myoho-renge-kyo?
Recitare Nam-myoho-renge-kyo equivale a chiamare a gran voce il nome della natura di Budda che esiste dentro di noi e in tutti gli esseri viventi. È un atto di fede verso questa natura universale di Budda, un’azione che ci fa penetrare attraverso l’oscurità fondamentale della vita, cioè l’incapacità di riconoscere la nostra vera natura illuminata.
[…] Quando lasciamo emergere la magnifica vita illuminata che esiste senza eccezioni in ognuno di noi e ci basiamo su di essa, anche le più fondamentali e inevitabili sofferenze di vita e morte potranno non essere vissute necessariamente come dolore, ma piuttosto trasformate in un’esistenza che incarna le virtù di eternità, felicità, vero io e purezza.
In che modo la Soka Gakkai ha portato avanti l’eredità di Nichiren Daishonin?
Tsunesaburo Makiguchi riscoprì il Buddismo del Daishonin come religione dedicata alla felicità della gente comune.
[…] Josei Toda interpretò le parole del Sutra del Loto raggiungendo la rivoluzionaria intuizione che il Budda altro non è che la vita stessa. Sono personalmente convinto che questa sia un’intuizione di profondo significato all’interno della più vasta storia del Buddismo. […] Toda era convinto che la Soka Gakkai fosse l’erede della missione di propagare diffusamente il Buddismo di Nichiren per realizzare una società pacifica, e fece di questo impegno solenne il cardine dell’identità dell’organizzazione.
[…] Come terzo presidente sono stato profondamente ispirato dai miei predecessori. Ho sentito una fortissima responsabilità nel renderne universali gli insegnamenti e nell’assicurarne lo sviluppo a lungo termine.
Lei parla spesso del processo definito “rivoluzione umana”. Quali sono gli aspetti più rivoluzionari del Buddismo come lo insegna la Soka Gakkai?
Il Buddismo è intrinsecamente rivoluzionario. Non riesco a pensare a niente di più radicale dell’Illuminazione.
È un ritorno al nostro stato più naturale e allo stesso tempo un drastico cambiamento.
[…] L’espressione “rivoluzione umana” fu resa famosa dal presidente Toda. È un modo di esprimere il concetto di Illuminazione con un linguaggio contemporaneo.
Attraverso un’intima trasformazione spirituale gli individui possono risvegliarsi a un’autentica comprensione della sacralità della vita. Ciò si oppone al disprezzo e alla sfiducia nei confronti della vita che sono alla radice di tutto il male della società moderna.
Questo cambiamento interiore è quindi la base per realizzare sia la felicità individuale sia una società pacifica. Nel Buddismo del Daishonin le due cose non sono mai separate.
[…] Credere in noi stessi e negli altri, e trattare gli altri come tratteremmo un Budda: questa è la pratica che risveglia e richiama la natura di Budda inerente a noi tutti.
È in questo che risiede il vero significato della propagazione sostenuta dal Daishonin.
È proprio per via del fatto che possiamo fare appello alla fede nella natura di Budda dell’altra persona che possiamo far emergere la compassione da dentro di noi e, desiderando la felicità per tutti, continuare a sviluppare un dialogo pieno di rispetto.
Questo è l’autentico spirito della propagazione, della diffusione del Buddismo da una persona all’altra. Prima di tutto, e soprattutto, implica la costruzione di fiducia e amicizia attraverso un dialogo rispettoso e continuo.