Recentemente sensei ha scritto: «Adesso è il tempo di abbattere il muro degli ostacoli per creare una grande espansione» (Ai miei amici, 26 giugno). Mi ha colpita molto questo incoraggiamento, l’ho sentito rivolto proprio a noi che adesso ci troviamo al giro di boa di questo Anno della vittoria Soka, un anno cruciale in cui porre le cause per una grande vittoria nel 2020, come ha affermato il presidente Harada all’inizio del 2019.
A volte sembra che i nostri sforzi non producano il risultato desiderato. Allora diamo spazio al dubbio, alla paura di non farcela, e questo ci impedisce di dare valore a ciò che stiamo facendo istante per istante.
Ma proprio quello è il momento di «abbattere il muro degli ostacoli» che ci impediscono di credere, e sicuramente il muro più alto è quello dentro il nostro cuore. Spesso c’è un senso di impotenza che aleggia sulle nostre attività e non ci consente di fare quel salto di qualità che tutti desideriamo.
Nella Proposta di pace di quest’anno sensei parla dell’importanza di sradicare la “patologia della rassegnazione” che si cela nella profondità del nostro essere. E ci esorta a non rassegnarci di fronte alle difficoltà e a raccogliere tutte le nostre capacità interiori per far fronte alle sfide che abbiamo davanti. Dice che il mondo attuale ha un disperato bisogno di un cambio di direzione.
«Quando facciamo del bene agli altri – scrive – lo stiamo facendo a noi stessi»: ogni giorno ognuno di noi sta facendo passi in questa direzione, mentre portiamo avanti le nostre attività per kosen-rufu. Nel trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese il Daishonin ci esorta ad accendere la speranza nel cuore delle persone, a raccogliere tutte le forze e vincere quel senso di rassegnazione che non ci fa credere nella possibilità di creare una vita e un mondo migliore.
Per quanto la situazione possa essere difficile, la nostra vita è piena di dignità e di possibilità illimitate di rilanciare, da adesso verso il futuro, e ribaltare anche la situazione più stagnante, più complicata.
Il momento cruciale è ora, è importante perciò rideterminare i nostri obiettivi, superando quel pensiero oscurato che ci porta a pensare che non ce la possiamo fare.
Un aspetto concreto da tenere presente come responsabili è prenderci cura dei simpatizzanti, incoraggiarli passo dopo passo, aiutandoli a sperimentare il potere del Gohonzon e a far emergere tanti benefici nella loro vita. Così naturalmente sentiranno il desiderio e l’importanza di ricevere il Gohonzon.
Quando recitiamo Daimoku con una persona e la incoraggiamo con tutto il cuore, la sua vita fiorisce, così come è fiorita la nostra.
Un altro punto importante è sfidarci personalmente nel diffondere il Buddismo, perché, come dice sensei, “l’unica via per cambiare il karma è fare shakubuku”. Più facciamo shakubuku, più fioriscono i benefici nella nostra vita.
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