Nelle due riunioni di Firenze (30 maggio) e Milano (4 giugno) e nel discorso tenuto al Garden party (31 maggio) il presidente Ikeda incoraggiò i giovani italiani a creare un’organizzazione basata su rispetto, fiducia e incoraggiamento reciproci, e a risvegliarsi all’immenso valore personale, usando la fede per costruire una felicità indistruttibile
Giovani di tutto il mondo avanzate per la pace
Firenze, 31 maggio 1981
«Il Po che scorre lungo l’Italia, sorge fra le lontane vette delle Alpi e sfocia vicino a Venezia. Anche la corrente di questo grande fiume inizia con una goccia d’acqua sulle Alpi. Allo stesso modo, questo movimento del rinascimento della vita, fra trenta, cinquant’anni diventerà sicuramente come la corrente di un grande fiume. Create un’organizzazione che sia come “una famiglia della fede”, dove il rispetto e la fiducia siano le basi per l’incoraggiamento reciproco. Non siate negligenti sul lavoro. Costruite una vita quotidiana con serietà, passo dopo passo, e ai più giovani raccomando l’impegno nello studio poiché così si attua il principio della “fede uguale a vita quotidiana”. Questa strada può sembrare lunga, ma è la scorciatoia sicura per realizzare kosen-rufu. Siate sempre allegri e gioiosi, pregate con serietà e vivete al meglio, lungo il cammino di kosen-rufu. Voi tutti che state costruendo le basi per i prossimi cinquanta, cento anni, siete i più nobili e appartenete alla grande famiglia Soka, perciò prendetevi cura della vostra salute e del vostro benessere. Fra i membri ci sono tanti giovani Bodhisattva della Terra, vi chiedo di stringere le vostre mani con quelle dei giovani giapponesi e i giovani di tutto il pianeta e avanzare con coraggio per la pace nel pianeta. Giovani di tutto il globo, con il motto “con la Legge, tenendoci mano nella mano” vi prego di impegnarvi con tutte le vostre forze».
Mirando a vent’anni di pratica
Milano, 4 giugno, 1981
È una cosa meravigliosa e nobile vedere un giovane avanzare verso una meta precisa senza distrazioni. Considerando le vostre attuali difficoltà come mezzi per costruire le basi della vostra futura felicità, per favore sforzatevi giorno dopo giorno, mese dopo mese. Vivere in un casa splendida non costituisce necessariamente un’esistenza felice o degna di rispetto. Quella che è chiamata una felicità superficiale, è il più delle volte nient’altro che una falsa felicità. Una condizione così fragile, una volta distrutta è sempre seguita dalla miseria totale. Vorrei che capiste attraverso la vostra esperienza personale nella fede che cos’è la felicità vera e indistruttibile. Questo è quanto ho detto ai membri di Firenze qualche giorno fa. Normalmente occorrono vent’anni perché una persona diventi un individuo eccellente che ha raggiunto il massimo sviluppo come membro della società. La stessa cosa si applica alla trasformazione di un alberello in un albero gigante. Il Buddismo è ragione. Perciò desidero che miriate prima di tutto a raggiungere la pietra miliare dei vent’anni di pratica mantenendo una fede costante. Vedo che i membri anziani più degni di rispetto sono coloro che hanno continuato a praticare per venti e più anni. I benefici del Buddismo nell’Ultimo giorno della Legge sono spesso intangibili. I giovani non devono cercare soltanto i benefici visibili. Se permettete ai fenomeni momentanei di sviarvi, alla fine perderete di vista la vostra integrità. Per favore siate sempre coscienti che la fede è qualcosa che dovete mantenere con costanza, senza interruzioni.