Sono le azioni umanistiche basate sullo spirito di dare valore a ogni individuo a caratterizzare la SGI. La preoccupazione autentica per chi si ha davanti e il dialogo sincero promuovono l’umanesimo nelle comunità di tutto il globo
Plaudendo la nostra riuscita
insieme ai compagni membri
sotto il cielo luminoso di maggio,
continuiamo ad avanzare e vincere.
Abbiamo adornato il 3 maggio, “giorno della Soka Gakkai”, dei trionfi raggiunti grazie ai nobili sforzi portati avanti in unità, e ora iniziamo una nuova fase di vivace sviluppo. Mettiamoci in viaggio insieme! Andare avanti per l’eternità, sempre avanti, è lo spirito dei maestri e discepoli di Soka. Verso la fine della sua vita, Leonardo da Vinci, il grande genio del Rinascimento, scrisse: «Io continuerò». Continuare è la chiave per arrivare a traguardi straordinariamente creativi. Continuare a sforzarsi e sfidarsi, è la chiave per una grande vittoria.
• • •
Nichiren Daishonin afferma: «È certo che l’ampia propagazione della Legge [kosen-rufu] sarà alla fine raggiunta in tutto Jambudvipa [il mondo intero]». Durante il mese di maggio duecentosettanta membri provenienti da sessantacinque paesi e territori sono venuti in Giappone per partecipare al corso primaverile della SGI. Legati da profondi legami karmici, si sono riuniti per questa occasione da tutto il mondo, in rappresentanza di un terzo dei centonovantadue paesi e territori dove oggi è presente la Soka Gakkai. Sono stato contento di averli potuti incontrare l’8 maggio presso la sede generale della Soka Gakkai a Shinanomachi. Sono arrivati in Giappone per il corso anche dei responsabili di Guam, l’isola che ha ospitato la fondazione della SGI quaranta anni fa (nel gennaio 1975), col desiderio di ripartire con vitalità in vista del cinquantesimo anniversario della sua fondazione nel 2025. Inoltre, hanno preso parte a una cerimonia di Gongyo nel Palazzo del grande voto di kosen-rufu (Kosen-rufu Daiseido), alcuni rappresentanti brasiliani del gruppo Tokushima, spinti da un forte spirito di ricerca, paragonabile a quello della suora laica Sennichi e di suo marito, Abutsu-bo[ref]La monaca laica Sennichi e Abutsu-bo: marito e moglie, vivevano sull’isola di Sado ed erano devoti seguaci di Nichiren Daishonin. Dopo che la pena dell’esilio a Sado venne condonata e Nichiren si ritirò sul monte Minobu, la monaca laica Sennichi mandò il marito a fargli visita portandogli anche delle offerte in tre o più occasioni.[/ref]. Avevo già avuto un incontro indimenticabile con questi membri, che hanno dato un importante contributo alla realizzazione di kosen-rufu in Brasile, trent’anni fa (1985), nella regione di Shikoku. Tutti i membri della SGI nel mondo praticano l’insegnamento del Sutra del Loto e sono Bodhisattva della Terra. Nelle rispettive terre in cui hanno fatto voto di adempiere la loro missione, agiscono come un sole splendente di speranza, infondono incoraggiamento e diffondono ovunque la luce della pace e della felicità. Noi della SGI, esempio dell’unità nella diversità, avanziamo verso la realizzazione di kosen-rufu con compassione.
• • •
Nella SGI risplende la luce di una religione mondiale, in esatto accordo col desiderio di Nichiren Daishonin. Ciò che più di ogni altra cosa le permette di fare dinamici passi in avanti in questa direzione, è lo spirito di “alzarsi da soli”. La presenza di individui coraggiosi che si sono risvegliati alla propria Buddità e adempiono la propria missione per kosen-rufu, crea fresche ondate di cambiamento. Quando noi cambiamo, le nostre comunità e il mondo intero cambiano. Proprio perché abbracciamo una filosofia suprema che insegna la dignità e l’uguaglianza di ogni essere umano, siamo in grado di credere nella nostra capacità di alzarci da soli, senza farci sconfiggere dalle avversità. Il Daishonin afferma: «Soltanto Nichiren, senza risparmiare la sua voce, ora recita Nam-myoho-renge-kyo, Nam-myoho-renge-kyo» (Ripagare i debiti di gratitudine, RSND, 1, 658) e «Nichiren è il solo che abbia iniziato a realizzare la missione dei Bodhisattva della Terra» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 341). Questi sono solo alcuni esempi in cui viene sottolineata la lotta che egli portava avanti in solitudine. Si alzò da solo e continuò instancabilmente a combattere. Era certo che sarebbe apparso un numero infinito di successori in grado di portare avanti i suoi sforzi: quei discepoli avrebbero serrato le fila e lo avrebbero seguito (cfr. Le azioni del devoto del Sutra del Loto, RSND, 1, 679). Il vasto sentiero di kosen-rufu si trova nella propagazione dell’insegnamento da una persona all’altra, da maestro a discepolo, costruendo così con costanza una rete di campioni dal cuore di leone. Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, avanzò su questo sentiero senza deviare mai. Ne La canzone dei compagni, composta nella solitudine del centro di detenzione di Tokyo durante la Seconda guerra mondiale, Toda dichiarò: «Mi alzo da solo / adempiendo con orgoglio al grande voto / di diffondere la Legge mistica». Questa è l’essenza dello spirito della Soka Gakkai, fare di kosen-rufu il proprio voto personale e la propria eterna missione. In questa canzone espresse anche l’ardente desiderio che apparissero dei successori: «Non lesino la mia vita, / ma dove sono i giovani portabandiera? / …Unitevi adesso, presto, numerosi!». Oggi i giovani portabandiera stanno entrando in azione, uno dopo l’altro, con crescente vigore in Giappone e nel mondo intero. Lo sviluppo dinamico di kosen-rufu mondiale è iniziato e giovani Bodhisattva della Terra emergono vivaci.
• • •
Un altro requisito essenziale affinché la SGI possa svilupparsi ulteriormente come religione mondiale è rispettare e dare valore a ogni persona. La vita di ogni individuo è preziosa e insostituibile. Tutti gli esseri umani sperimentano le sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte. In questo particolare momento dobbiamo tutti sentirci coinquilini del pianeta Terra. Dal punto di vista esistenziale, siamo tutti uguali; non ci sono distinzioni economiche o sociali. Quando guardiamo tutto dalla prospettiva della vita universale, riusciamo a comunicare con chiunque in quanto esseri umani. Secondo il Sutra del Loto, il dialogo è l’attività più nobile che ci permette di sviluppare il carattere e la nostra umanità. Shakyamuni afferma: «Se dopo la mia morte uno fra questi uomini o donne devoti sarà in grado di trasmettere segretamente il Sutra del Loto a una sola persona, anche solo una frase, allora sappi che egli o ella è l’inviato del Tathagata. È stato inviato dal Tathagata a proseguire la sua opera» (SDL, 232 [209]). In altre parole, coloro che si sforzano sinceramente di diffondere il Sutra del Loto (Nam-myoho-renge-kyo) per la felicità anche di una sola persona, di un amico, sono gli inviati del Tathagata, del Budda. In conclusione, lo sforzo principale per realizzare kosen-rufu nel mondo è impegnarsi nel dialogo con un’altra persona. Vuol dire parlare mossi da una preoccupazione autentica per la persona che è davanti a noi e che sta soffrendo, non importa né dove, né quando, né chi sia. Vuol dire ascoltare i suoi problemi e le sue lotte, condividere il suo dolore e la sua tristezza, recitare e rallegrarsi insieme a lei. Uno dei motivi per cui la SGI si è diffusa in tutto il mondo sta proprio nella natura incondizionata e onnicomprensiva di tali azioni umanistiche basate sullo spirito di dare valore a ogni singola persona. Il socioantropologo turco Nur Yalman, che ho incontrato e con cui ho dialogato molte volte, ha sottolineato l’importanza del dialogo per elevare una religione, che ha avuto origine in un’area o in una regione particolare, allo status di religione mondiale. Ha affermato che il dialogo ci rende consapevoli dell’umanesimo universale che pulsa in culture diverse. Ha poi lodato il fatto che i nostri membri si stiano impegnando a dialogare per promuovere l’umanesimo nelle comunità di tutto il mondo. Yalman ha definito preziosi i continui sforzi della SGI per la pace considerandoli di per sé come un enorme traguardo.
• • •
Un ulteriore requisito per permettere alla SGI di continuare a svilupparsi come religione mondiale è creare felicità per tutta l’umanità, mettendo alla guida le donne e le madri, che sono il terreno della vita. Il Daishonin scrive: «Io, Nichiren, non ho fatto altro che adoperarmi per mettere i cinque o sette caratteri di Myoho-renge-kyo in bocca a tutti gli esseri viventi del paese del Giappone. Così facendo ho dimostrato la compassione di una madre che si adopera per mettere il latte in bocca al suo bambino» (Sul rimproverare Hachiman, RSND, 2, 876). La compassione del Budda non è da ricercarsi lontano. È esemplificata dalle azioni amorevoli di una madre. Se lo spirito delle donne che proteggono e nutrono la vita illuminerà tutti gli esseri umani, allora ci sarà pace nel mondo. Basta la parola madre a riscaldare il cuore. Quando una madre sorride, tutto attorno a lei sorride e trova pace. Il 10 maggio, il giorno della madre, i membri che partecipavano al corso della SGI hanno fatto dei meeting di scambio con i membri locali della prefettura di Chiba, proprio nel luogo in cui è nato il Daishonin. I membri della Divisione donne, i soli di Soka, hanno brillato luminosi nelle discussioni che sono fiorite all’interno di queste riunioni di cittadini globali, che hanno visto la partecipazione anche di molti amici e persone della comunità locale. Niente è fonte di ispirazione più grande delle esperienze di pratica condivise dai nostri membri della Divisione donne. Tsunesaburo Makiguchi, fondatore della Soka Gakkai, dichiarò che “la religione finora è stata troppo teorica ed è mancata una dimostrazione pratica della sua efficacia”. Egli lodava le esperienze raccontate ai meeting dai membri che avevano trasformato la propria vita grazie alla pratica buddista e chiamava queste esperienze “diamanti”. I nostri membri, specialmente quelli della Divisione donne, avendo raggiunto la prova concreta della felicità e condividendo le esperienze di fede con gli altri, sono stati una potente forza trainante per lo sviluppo di kosen-rufu in ogni paese del mondo. Nella mia Proposta di pace del 2015, ho parlato della pratica della SGI di condividere le esperienze personali come di un mezzo per costruire una reazione a catena di empowerment attraverso confini geografici e generazionali (cfr. BS, 170, 14). Le riunioni della SGI dove i membri condividono l’esperienza di aver superato ogni tipo di problema e sofferenza, traboccano di una calorosa empatia onnicomprensiva, di un potente coraggio e di una speranza che sostengono tutti. Nel momento in cui incoraggiamo i nostri amici dicendo loro che il karma si può definitivamente trasformare, sforzandoci di creare una bellissima rappresentazione dell’esistenza basata sul cambiamento interiore che sia fonte d’ispirazione, allarghiamo la gioiosa rete della rivoluzione umana.
• • •
Sessant’anni fa, il 3 maggio 1955, durante una riunione generale della Soka Gakkai tenutasi nel quartiere Ryogoku di Tokyo, Toda annunciò la sua determinazione di portare avanti kosen-rufu, cioè di diffondere ampiamente la Legge mistica, che lui descriveva come “la formula per condurre tutte le persone alla felicità”. Nei meeting successivi del capitolo Adachi e di altre aree, incitò i membri a non dubitare del potere della fede e chiamò il Gohonzon una “macchina per produrre felicità”. Ci esortò a tirare fuori una potente forza vitale e a realizzare la felicità per noi e per gli altri attraverso una forte fede basata sul Gohonzon. Noi abbiamo una fede che ci assicura una vittoria assoluta! Una fede piena di convinzione è la forza trainante per realizzare kosen-rufu. Quindi, mettiamoci in viaggio! Animati da uno spirito invincibile, nella bellissima unità di “diversi corpi, stessa mente”, scaliamo le irte montagne di kosen-rufu e della vita, una dopo l’altra, e stringiamoci le mani con gioia in segno di vittoria! L’anno 2030, il centesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai, segna un’importante pietra miliare nello sviluppo del nostro movimento nel ventunesimo secolo. Allora i membri della Divisione giovani e della Divisione futuro, che oggi sono in rapida crescita, saranno al centro del palcoscenico. Creiamo un futuro dorato. Miei amati discepoli, possiate avere un ruolo attivo nelle vostre comunità e in tutto il mondo, col sole dell’umanesimo buddista che risplende nei vostri cuori, fonti luminose di speranza per tutti!
Con fiducia alzati
lì dove adempirai il tuo voto,
facendo risuonare i passi
del progresso di kosen-rufu nel mondo.
15 maggio 2015