Ereditare il voto di kosen-rufu e trasmetterlo alle prossime generazioni. Questa è la promessa scolpita nel cuore dei partecipanti del secondo corso nazionale della Divisione futuro. Con la consapevolezza di avere al proprio fianco amici meravigliosi con cui condividere questa missione
Dal 17 al 19 luglio, presso il Centro culturale di Firenze, centocinquanta ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia hanno preso parte al secondo corso nazionale della Divisione futuro.
«Il canto dei ragazzi, il giuramento di quelle giovani fenici che stavano per spiccare il volo verso il XXI secolo, riecheggiava nella sala». Prendendo ispirazione da queste parole tratte dal capitolo “Canti di kosen-rufu” de La nuova rivoluzione umana è nato lo slogan del corso “Giovani fenici voliamo verso kosen-rufu“.
La creazione di legami meravigliosi ha scandito il ritmo dei tre giorni di corso. Alcuni hanno ritrovato amici incontrati l’anno precedente, durante il primo corso nazionale, altri si sono conosciuti in questa occasione. In entrambi i casi ogni dialogo è stato l’occasione per accumulare i tesori del cuore. Anche durante le attività sportive, musicali, di danza, o durante i pranzi e le cene, lo scambio di esperienze ha unito i partecipanti, insieme alle canzoni scritte dai ragazzi delle varie regioni e intonate insieme al suono della chitarra.
Il corso è stato incentrato sullo studio di alcuni temi fondamentali: la prospettiva del Buddismo su vita e morte, il potere della convinzione che può cambiare il corso della storia, il significato dell’amicizia basata su un voto condiviso. Con il passare delle ore ha preso forma una trama spontanea, in cui le “giovani fenici” hanno sfruttato ogni attimo per approfondire la fede nella Legge mistica e coltivare la missione in quanto discepoli.
Uno dei momenti più significativi del corso è stata infatti la promessa a sensei, che i partecipanti hanno fatto all’unisono, di dedicare la propria vita a kosen-rufu e alla pace del mondo e di incontrarsi nuovamente tutti insieme nel 2030 (vedi a pag. 19).
I tre giorni di corso hanno lasciato i cuori pieni di gratitudine per aver condiviso momenti così gioiosi e amicizie che sono fiorite nell’attimo di un sorriso e che dureranno per sempre.