Tutto dipende dalla rivoluzione umana di ognuno. Il nostro cambiamento è la base di ciò che riusciamo a fare, perciò ogni giorno, in ogni momento, cerchiamo di migliorare noi stessi. Il cambiamento di un essere umano riesce a trasformare qualsiasi cosa e a vincere su tutto
Desidero ringraziarvi con tutto il cuore per gli sforzi compiuti finora per lo sviluppo di kosen-rufu in Italia. Grazie all’impegno di tutti nella prima metà di quest’anno abbiamo svolto le nostre attività in armonia e alla fine di agosto si è tenuto il corso estivo nazionale, con circa tremila partecipanti. È stata l’occasione per ripartire nella fede uniti al nostro maestro Ikeda e ai compagni di fede. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte per il successo del corso!
Ora, in questa seconda metà dell’anno, la prossima tappa sono gli esami di Buddismo di primo e secondo livello che si terranno il 25 ottobre, in cui saranno coinvolti non solo coloro che affrontano l’esame, ma anche tutte le persone che li sostengono nella preparazione.
Vorrei inoltre ricordare il nostro scopo dell’anno: realizzare in ogni gruppo due nuovi membri, di cui almeno uno giovane, e ricreare legami con due membri che non stanno partecipando alle attività. Non è un semplice obiettivo numerico perché alla base c’è la compassione e il desiderio che ogni persona diventi felice, ma è necessario avere la decisione di fare shakubuku, di far conoscere il Buddismo a tutte le persone con cui condividiamo un legame.
Prima di iniziare a recitare Daimoku è importante decidere di realizzare ciò che abbiamo stabilito. Quando una persona decide, emergono enormi capacità e si può trasformare qualunque cosa. Il Sutra del Loto è una “spada” bellissima, ma senza coraggio, senza decisione, non si può utilizzare. Nichiren scrive: «Una spada sarà inutile nelle mani di qualcuno che non si sforza di lottare. La potente spada del Sutra del Loto deve essere brandita da un coraggioso nella fede. Allora egli sarà forte come un demone armato di una mazza di ferro» (RSND, 1, 365).
Bisogna rinnovare sempre la nostra determinazione e tornare al punto di partenza: qual è il motivo per cui pratichiamo? Qual è il compito di un responsabile? Lo scopo delle nostre riunioni è fare in modo che ogni persona pratichi bene, in accordo con lo spirito del Daishonin, e ottenga i benefici della fede. Gongyo, Daimoku, studio, shakubuku: sono questi gli aspetti fondamentali da curare ogni giorno, insieme al nostro miglioramento personale. Tutto dipende dalla rivoluzione umana di ognuno. Il nostro cambiamento è la base di ciò che riusciamo a fare, perciò ogni giorno, in ogni momento, cerchiamo di migliorare noi stessi. Il cambiamento di un essere umano riesce a trasformare qualsiasi cosa e a vincere su tutto.
Il compito dei responsabili è recitare Daimoku per la felicità di tutti e agire per sostenere ogni persona, migliorando sempre le nostre attività affinché tutti siano contenti di parteciparvi. Prenderci cura di ogni persona giorno per giorno, facendo in modo che nessuno si allontani: questa è la nostra responsabilità, e dipende dal nostro senso di missione. È grazie all’attività con i membri che un responsabile può fare la propria rivoluzione umana e migliorare la propria vita. Anche per questo dovremmo sempre ringraziare ogni persona. Essere buddisti significa ringraziare e lodare gli altri, senza mai offenderli e disprezzarli.
Dal punto di vista del Buddismo bisogna sempre ricominciare daccapo, non importa quel che abbiamo fatto fino a ieri. Per noi ciò significa tornare ogni volta al Gosho e alle guide del presidente Ikeda. Non c’è niente da aggiungere, non c’è nulla da inventare. Solo studiare bene e mettere in pratica. Questo è il compito di noi discepoli.
È proprio come scrive sensei: «Quando lottiamo e dedichiamo i nostri sforzi alla causa di kosen-rufu, nel momento in cui leggiamo gli scritti di Nichiren Daishonin, il “ruggito del leone” che scaturisce dalle sue auree parole risuonerà con forza e passione nella nostra vita e l’immenso potere del Budda eromperà dal profondo del nostro cuore» (NR, 564, 5).