Desidero esprimere il mio profondo affetto e la mia vicinanza a tutti coloro che provengono dall’isola di Kuchinoerabu, nella prefettura di Kagoshima, recentemente colpita dall’eruzione del vulcano. Sto pregando con tutte le forze affinché voi tutti siate incolumi, in buona salute, e possiate ritornare al più presto a condurre una vita tranquilla e serena.
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Finalmente è giunto il mese della Divisione donne, che rappresenta il sole splendente della pace. Per l’occasione in tutto il Giappone si terranno riunioni generali a livello di gruppo. Esorto tutti i compagni di fede a pregare, colmi di gratitudine, per il grande successo di queste riunioni. È tradizione della Soka Gakkai avere cura delle piccole riunioni, nelle quali avvengono scambi da cuore a cuore.
Il maestro Makiguchi appena veniva a sapere che si sarebbe tenuta una riunione di discussione, era il primo ad accorrere. E quando arrivava la prima persona, faceva in modo di dialogare con lei con molta cura. Lo stesso faceva con la seconda e la terza che arrivava. In questo modo, meticolosamente, dialogava sull’umanesimo, colmo di speranza.
Anche il maestro Toda soleva ripetere: «Va bene anche una sola persona. L’importante è spiegare la Legge mistica con tutte le forze, raccontare le proprie esperienze e dialogare cuore a cuore su kosen-rufu e sulla vita».
Entrambe le parti in questo modo potranno far ritorno a casa colme di emozioni.
Le riunioni buddiste sono incontri di incoraggiamento tali che tutti si rallegrano pensando: «Ho fatto bene a partecipare a questo incontro», «Sto molto meglio», «Mi sono divertito».
Nel Sutra del Loto si legge: «Dovrai alzarti e salutarla di lontano, mostrandole lo stesso rispetto che mostreresti a un Budda» (pag. 435).
Dobbiamo rispettare al massimo, con tutto il cuore, coloro che ricercano la Legge e far tesoro di ognuno come se fosse un Budda.
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Non esiste una vita priva di sofferenze. Anche se ricerchiamo fama e ricchezza, Nichiren Daishonin afferma che «queste realizzazioni non sono che una semplice prosperità acquisita in sogno, una gioia immaginaria» (RSND, 2, 36).
La felicità brilla nel cuore di chi non si arrende assolutamente davanti a qualsiasi difficoltà. La pratica buddista serve per forgiare un cuore di questo tipo.
Quanto è nobile e forte l’essere umano che ha fede! Attraverso il suo esempio nell’affrontare e vincere le avversità, egli trasmette coraggio e speranza a coloro che soffrono. Insieme continuiamo a pregare, a dialogare e ad avanzare, finché non avremo realizzato ognuno la propria missione in questa esistenza.
(31 maggio 2015)